Saggistica Storia e biografie 1938. L'anno cruciale dell'ascesa di Hitler
 

1938. L'anno cruciale dell'ascesa di Hitler 1938. L'anno cruciale dell'ascesa di Hitler

1938. L'anno cruciale dell'ascesa di Hitler

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La presentazione e le recensioni di "1938. L'anno cruciale dell'ascesa di Hitler", opera di Giles MacDonogh edita da Bruno Mondadori. Il 1938 è l’anno in cui tutto cambia, per i tedeschi e per il mondo intero. Fino a quel momento, il cancelliere Adolf Hitler poteva ancora sembrare un dittatore in grado di influire sulle sorti della sola Germania, un paese debole, oppresso dal debito pubblico e da crisi sociali. Nonostante i suoi sogni di espansione, alla ricerca di “spazio vitale”, e l’aperta ostilità nei confronti delle disposizioni di Versailles, il Führer non si era ancora lanciato in alcuna impresa estera e gli ebrei di Germania, anche se spogliati del proprio ruolo nella vita pubblica tedesca, continuavano a condurre una vita relativamente normale. Entro il capodanno del 1939 ogni cosa è mutata: l’epurazione degli oppositori al regime è sostanzialmente completa, Hitler ha assunto il controllo totale delle forze armate accentrando più cariche nella sua persona, la Germania ha invaso l’Austria e le aree di lingua tedesca della Cecoslovacchia, mentre le altre nazioni d’Europa, per impotenza o indifferenza, si limitano a stare a guardare. Anche l’antisemitismo nazista nel 1938 prende un nuovo corso. A Vienna come a Berlino, gli ebrei vengono derubati, battuti, imprigionati e deportati in modo sempre più sistematico. In migliaia finiscono uccisi o costretti all’esilio. È il banco di prova della soluzione finale. Ogni mese del 1938 è cadenzato da mosse impreviste ed eventi sensazionali, come l’annessione dell’Austria al Reich, nelle prime settimane di marzo, l’incontro di maggio tra Hitler e Mussolini, che gettò le fondamenta di un’alleanza decisiva, l’occupazione dei Sudeti a ottobre e, a novembre, il devastante pogrom della Notte dei cristalli, per mezzo del quale non meno di 30 000 ebrei furono rinchiusi nei campi che gli ufficiali nazisti stavano ampliando e potenziando fin dai primi mesi dell’anno.

Giles MacDonogh , storico e scrittore, è autoredi numerosi libri tra cui Frederick the Great (1999), The Last Kaiser (2000) e After the Reich (2007). Collabora con “The Financial Times”, “The Times” e “The Guardian”.



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1938. L'anno cruciale dell'ascesa di Hitler 2012-04-03 17:12:22 misu
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misu Opinione inserita da misu    03 Aprile, 2012
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1938: sull’ orlo del bartaro di un conflitto

1938 fu uno di quei anni che segnarono gli eventi storici. L’Europa si trovò sull’orlo di un altro confilitto, solo venti anni dopo dalla fine della prima guerra mondiale.
Oggi si definirebbe il 1938 con il termine, molto usato dalla stampa quotidiana, un anno terribile per i capi di stato, i vertici militari nonché per il cittadino comune.
Partendo dall’anno menzionato sulla copetina del libro risulta chiaro, che il testo, che abbiamo di fronte , affronta un breve periodo storico. Infatti si concentra su un lasso di tempo molto breve : un anno.
È chiarò che si presuppone che il lettore che prenderà in mano questo libro, abbia delle nozioni storiografiche di ciò che era accaduto prima. Senza di ciò la lettura risulterebbe meno chiara e comprensibile dato che siamo direttamente catapultati nel mezzo degli eventi di quell’anno fatidico per la storia.
Il sottotitolo ci da un’ altra informazione fondamentale: l’anno curciale dell’asecesa di Hitler.
Dunque, ci accingiamo a percorrere mese dopo mese gli eventi che hanno detreminato l’ascesa defintiva di Hitler come capo supremo del popolo tedesco ed delle froze armate nonché statista.
Aprendo il libro troviamo due capitoli, l’introduzione e il prologo, che ci danno un’ infarinatura superficale della situazione interna e esterna della Germania e successivamente un bilancio. degli eventi.
Mese dopo mese scopriamo le mosse di Hitler: la sua partita vinta con le forze armate (la Wehrmacht), l’annessione dell’Austria al Terzo Reich, la breve crisi dei rapporti con Mussolini,la politica razziale attuata contro la comunità ebraica diventata oramai da tempo bersaglio delle persecuzioni razziali naziste, la crisi dei Sudeti, le minacce bellicose di Hitler alla Cecoslovacchia, il confronto con le forze armate restie ad entrare in guerra, la paura popolare di dovere affrontare un altra guerra, la politica britannica e francese di compromessi e trattative a oltranza, il ruolo di Mussolini, la confernenza di Monaco nonché alla fine la guerra mancata.
La lettura del testo risuta piacevole e scorrevole ricca come è di particolari interessanti che ci offrono uno sguardo dettagliato degli eventi descritti dall’autre. Si tratta di un testo per certi versi particolare e molto specifico che mira a mostrarci nei minimi dettagli gli eventi di un anno passato alla storia. Un testo storico senza dubbio scritto con maestria dall’autare che ha saputo dosare al punto giusto particolarismi e nozionismi non sconfiando mai nel superfluo, in modo tale da non annoiare il lettore interessato all’ aromento.
In sostanza un testo di nicchia storiografica utile per chi desideri approfondire le sue conscenze storiografiche di un’ epoca.
In conclusione un libro sicuramente da leggere con la dovuta attenzione per potere capire come non scoppiò allora la guerra in Europa.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Si consiglia di leggere un manuale di storia contemporanea nonché dei testi storiografici del perido storico tra le due guerre mondiali, della seconda guerra mondaile o che affrontano la storia della Germania.
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