Saggistica Storia e biografie Il commando di Hitler
 

Il commando di Hitler Il commando di Hitler

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Tra le unità speciali operanti nelle Seconda guerra mondiale, la Divisione Brandenburgo va senza dubbio annoverata tra le più leggendarie (e, per molti versi, ancora avvolta da un alone di mistero), per gli straordinari exploit messi a segno nelle maggiori operazioni belliche che impegnarono i tedeschi pressoché su tutti i fronti nelle diverse fasi del conflitto: dall'invasione della Polonia e di Danimarca e Norvegia, alla campagna di Francia; dall'operazione "Barbarossa" alle operazioni nel Mediterraneo e nei Balcani. Questo reparto di milizie "irregolari" e d'élite nacque da un'idea di Theodor von Hippel, capitano dell'Esercito tedesco, il quale, nel corso del primo conflitto mondiale, era rimasto impressionato dalle tattiche di guerriglia adottate dal generale Paul von Lettow-Vorbeck in Africa e da T.E. Lawrence in Medio Oriente. Divenuto uno strenuo sostenitore dell'efficacia di un'azione militare basata sull'impiego di piccole unità altamente addestrate e in grado di infiltrarsi tra le linee nemiche in incognito per gettarvi lo scompiglio con missioni di sabotaggio, e garantire in tal modo la conquista di importanti nodi strategici, von Hippel presentò le sue proposte alla Reichswehr, vedendosi però opporre un rifiuto dalle tradizionaliste gerarchie di mentalità prussiana. Successivamente le sue idee incontrarono l'approvazione del comandante della Abwehr (il servizio segreto germanico), ammiraglio Canaris, cosicché von Hippel poté, in poche settimane, costituire una prima compagnia di uomini scelti: oltre ad un addestramento che impartiva loro le più disparate tecniche di guerriglia e li preparava all'autosufficienza in ogni genere di situazione, i soldati dovevano conoscere almeno una lingua straniera per poter operare in qualsiasi paese, in particolare ai confini del Reich, dove le loro missioni (sovrintese dall'OKW) contribuirono a creare forti tensioni, dando così a Hitler il pretesto per un'invasione. La prima prova sul campo della Divisione Brandenburgo fu un successo militare senza precedenti: il ruolo da essa svolto a metà del 1939 fu determinante ai fini del Blitzkrieg che permise ai tedeschi di invadere e soggiogare la Polonia. Ma gli attriti fra la Abwehr e le SS, culminati nel 1944, portarono al declino della Divisione Brandenburgo, quando i suoi uomini furono mandati allo sbaraglio sul fronte russo. Questo volume presenta in modo dettagliato le vicende e le missioni di questa unità scelta, offrendo inoltre numerose e drammatiche testimonianze di prima mano.



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Il commando di Hitler 2009-07-28 23:04:36 prupitto
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prupitto Opinione inserita da prupitto    29 Luglio, 2009
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IL COMMANDO DI HITLER

In questo ampio e documentato saggio,l'autore-noto storico tedesco-prende in considerazione la genesi,lo sviluppo e l'epilogo della Divisione Brandeburgo.Come e' ampiamente noto nel gennaio del 1935,Canaris divenne direttore della ABWEHR e poco dopo aver siglato una serie di accordi con l'intelligence italiana-via Roatta-,con quella estone e con quella nipponica-via Oshima-,ristrutturo' l' ABWEHR in tre dipartimenti istituendo nel 1939-in collaborazione con il cap.von Hippel e il maggiore Magrerne-il Battaglione Brandeburgp.La sua finalita' era quella di di attuare operazioni di ricognizione,sabotaggio e di sostegno alla avanzata della fanteria e dei reparti corazzati.Una delle prime operazioni alle quali venne destinata la Brandeburgo nel 1940, fu l'occupazione dei ponti sulla Mosa in Olanda ,l'attacco alle chiuse marittime di Newport in Belgio,il sequestro della documentazione del Deuxieme Bureau a Parigi,la distruzione delle chiuse di Folkestone e l'occupazione del porto di Weymouth. Altrettanto di rilievo furono le operazioni condotte per salvaguardare le infrastrutture petrolifere romene,per distruggere le fortificazioni campali dei partigiani titini , per l'occupazione dell'isola di Evvia nel golfo di Volos e dell'istmo di Corinto nel 1941.Sul fronte orientale,l'attacco alla fortezza di Brest-Litovski-per impadronirsi degli archivi-,l'occupazione di Lvov e l'attacco con alianti alle fortificazioni dell'isola baltica di Oesel alla fine del 1941 -con lo scopo di neutralizzare le batterie nemiche per facilitare l'attacco della fanteria-sono alcune delle operazioni piu' significative. Sullo scacchiere mediorientale,Canaris pose in essere una Brigata araba-costituita all'interno della Brandeburgo-per pianificare operazioni in Iran,Iraq e Afghanistan allo scopo di appoggiare movimenti indipendentisti, di assicurarsi rifornimenti alimentari e petroliferi o di distruggere le raffinerie petrolifere come quella di Abadan nel giugno del 1941 con l'operazione AMINA. Di particolare interesse furono sia le missioni in India condotte con la Legione Asad Hindi-allo scopo sia di proteggere Chandra Bose sia di promuovere la sollevazione antibrittanica-sia quelle nello scenario africano- nel quale ,attraverso l'operazione THEODORA, fu compiuto un lavoro di ricognizione militare nella zona di confine tra la Libia e l'Africa centrale francese-sia infine quella in Russia attraverso l'operazione ZEPPELIN la cui finalita' era quella di infiltrare in massa agenti nei campi di prigionia russi per svolgere attivita' di informazione/disinformazione,di sabotaggio e di controguerriglia.A partire dal 1943,avvenne il primo importante cambiamento nella Brandeburgo determinato dal passaggio del comando al col. von Pfulstein che strutturo'la Brandeburgo in una vera e propria divisione.Sotto il suo comando,prosegui' la campagna antipartigiana contro i Russi e contro i titini(prevenendo per esempio i possibili sbarchi nemici lungo al costa istriana nel maggio del 1944 anche attraverso operazioni anfibie).L'epilogo della Brandeburgo giunse a compimento nel settembre del 1944 quando venne assimilata sia nella divisone Panzer-nello specifico venne inclusa nel corpo d'armata Grossdeutschland-sia nelle Waffen SS al comando di Skovzeny.In conlusione,significativa sono le riflessioni amare dell'autore:mentre infatti da una parte i vertici della intelligence tedesca si misero al servizio del nemico pur di avere salva la vita ,dall'altra parte gli uomini valorosi della Brandeburgo fecero una fine drammatica concludendola loro vita o sui campi di battaglia-ne morirono tremila- o nei campi di prigionia.

Gagliano Giuseppe

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