Saggistica Storia e biografie Lei così amata
 

Lei così amata Lei così amata

Lei così amata

Saggistica

Editore

Casa editrice

Annemarie fu scrittrice, fotografa, giornalista; colta, ricca e bellissima, "sembrava incarnare tutta la storia d'Europa". Sullo sfondo della società letteraria cosmopolita degli anni Trenta fu una donna sempre in attesa, in fuga, che non smetteva mai di cercare: parole per i suoi libri, immagini per i suoi reportage, donne da sedurre, uomini da incantare. Senza realizzare mai il suo sogno di vivere di scrittura. Avrebbe potuto avere una vita agiata e oziosa invece ha scelto di portare il suo corpo androgino, il volto nobile, i fluenti capelli biondi tagliati corti continuamente in viaggio: ha attraversato l'Europa in guerra, l'Afganistan, l'Iran, il Congo da sola per far fotografie, alla ricerca di un senso. Scelse di essere fedele a se stessa pagandone le conseguenze. Ruppe con la famiglia, con una madre che detestava la sua libertà, e scivolò in una vita errabonda, in amicizie appassionate e distruttive, come quella con i terribili figli di Thomas Mann che la iniziarono alla tossicodipendenza, fino alla morte. Melania Mazzucco, con l'attentissimo e appassionante "Lei così amata", toglie dall'oblio "una vita che riassume in sé i grandi classici delle esperienze della gioventù del '900: dalla ribellione contro la società borghese, al desiderio di essere eterni adolescenti, senza doveri e responsabilità. Eppure è anche la storia di un'utopia: di essere salvati dalla scrittura. Quella che si infila nelle crepe della vita".



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0  (2)
Contenuti 
 
5.0  (2)
Approfondimento 
 
5.0  (2)
Piacevolezza 
 
4.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Lei così amata 2020-05-15 15:30:46 annamariabalzano43
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
annamariabalzano43 Opinione inserita da annamariabalzano43    15 Mag, 2020
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un capolavoro di sintesi tra verità documentaria e

Meravigliose pagine di atmosfera decadente che fanno pensare al Visconti de La morte a Venezia, film tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Mann, quelle del romanzo-documento di Melania Mazzucco “Lei così amata”. Ed è inevitabile pensare a Mann, poiché la sua arte e la sua figura sono sempre presenti in tutta la narrazione che si svolge intorno al personaggio di Anne Marie Schwarzenbach, scrittrice di nazionalità svizzera nata ai primi del novecento e morta nel 1942. Una vita breve trascorsa nell’ansiosa ricerca di dare un senso alla sua tormentata esistenza, sempre in viaggio tra l’Europa e il resto del mondo, con l’aspirazione di descrivere le realtà con le quali veniva a contatto in qualità di giornalista e scrittrice.
Un fisico gracile e delicato, palesemente androgino, attraente nella sua fragilità, Anne Marie non è molto diversa nell’aspetto dal Tadzio di Mann. “Si vede androgina, esigente, severa. Un angelo del Botticelli e un’aggressiva Giovanna d’Arco”. La sua insicurezza le condiziona la vita nella tormentata ricerca di un legame duraturo che tuttavia non riesce a stabilire né con le donne che ha amato né con gli uomini a cui si è legata. Il tempo e il destino la condannano all’emarginazione, inevitabile in quell’ambiente dell’alta borghesia a cui appartiene e che si trova ad appoggiare l’ascesa del nazismo da lei deprecato e osteggiato.
Conosce il tradimento e l’abbandono degli amici più cari, dei gemelli Mann, in particolare, Erika e Klaus, che lei ama entrambi, ma che la lasciano sola nelle sue inquietudini ricorrenti. Neanche Klaus che con lei ha condiviso l’esperienza devastante della droga, ha il coraggio di seguirla e entrambi conosceranno separatamente la solitudine e la disperazione. Il viaggio di Anne Marie procederà attraverso l’inferno delle carceri e dei manicomi americani. A un passo dalla follia, riesce a riemergere, ma per breve tempo rifiutando di aggrapparsi a colui che, unico, le aveva offerto un porto sicuro, il marito Claude.
Il suo interminabile peregrinare è una continua fuga dalla vita e dalla morte. “Mi hanno spinta a partire la paura di vivere e il desiderio di morire. Ma anche il desiderio di vivere e la paura di morire” Anne Marie è in fondo alla ricerca di quella libertà che le è sempre stata negata, che le è stata concessa solo in apparenza, in un mondo imbarbarito. La ricerca della libertà è anche ricerca d’amore e dunque la sua vita s’è sempre dibattuta tra Eros e Thanatos perché Anne Marie è consapevole che solo la morte può restituirle la libertà. I suoi libri non sono apprezzati, sono considerati il frutto di una gioventù degenerata, senza valori, e scrivere è un segno di debolezza, come lo è l’arte in genere. Ed è qui che la vicenda di Anne Marie si lega più significativamente all’opera di Thomas Mann che pone sempre al centro il conflitto tra arte e società.
Una prosa bellissima, una capacità di entrare nell’animo dei personaggi e di esprimerne i sentimenti, Melania Mazzucco è una delle migliori scrittrici del nostro tempo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore
Lei così amata 2012-05-07 14:19:34 silvia71
Voto medio 
 
4.6
Stile 
 
5.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    07 Mag, 2012
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Lei così amata

La Mazzucco elabora un romanzo complesso e incredibile attorno alla figura di una donna il cui ricordo col passare degli anni si è sbiadito fino ad essere dimenticato: si tratta di Annemarie Schwarzenbach (1908-1942), cittadina svizzera , figlia di aristocratici e industriali, scrittrice e giornalista.
Quella di Annemarie fu una vita complicata, corrosa da un mal di vivere, dalla ricerca continua e disperata di un felicità che sguscia via, compromessa dall'uso di droghe, annientata dalla solitudine, sfruttata da amici non sinceri.
Quale è l'intento della Mazzucco? Scrivere una biografia?
Ebbene no.
La penna poderosa e geniale dell'autrice, partendo da un lavoro di ricostruzione fedele e minuzioso, ci regala l'anima di una donna d'altri tempi, estremamente moderna nella sua forma mentis, nel suo sentire, nel suo provare emozioni, nel suo bisogno di svincolarsi dagli stereotipi impostigli dalla famiglia e dalla società cui appartiene; un'anima libera e intrappolata al tempo stesso, un'anima incompresa anche da chi la dovrebbe amare incondizionatamente, un'anima che cerca appagamento e serenità.
I dolori e le inquietudini di Annemarie bucano queste pagine prepotentemente, non per rispondere ad un puro dovere cronachistico; bensì per farne il simbolo di tutte le persone che si sentono nate in un tempo ed in un luogo sbagliato, di tutte le persone che si gettano a capofitto in esperienze folli e pericolose alla ricerca di una luce sfuggente, di tutte le persone in fuga da una vita stretta e insoddisfacente.

La narrazione calda e corposa della Mazzucco riporta alla vita una donna dimenticata dalla storia e dalle cronache, una donna scomoda da ricordare, una donna ribelle e controcorrente che scandalizzò la sua epoca tanto da interpretare la sua diversità e la sua tristezza come sintomo di pazzia.

Un ritratto forte e affascinante, che trasmette tanta commozione al pubblico; un racconto che scorre come un fiume in piena, impetuoso e inarrestabile.
Per chi conosce lo stile raffinato e rigoglioso dell'autrice, questo romanzo ne conferma la grandezza e la potenza di un narrare in profondità, entrando nel cuore del suo personaggio, cogliendone le sfumature, i pensieri, come pochi sono in grado di fare.
Per coloro che non conoscono la Mazzucco, l'impatto provocato da questa lettura, a tratti può essere soffocante, in quanto l'autrice non concede pause, ma ti trascina in una galleria di osservazioni e di analisi, dove il particolare assurge ad elemento chiave per comprendere l'animo dei sui protagonisti.
Ben studiata e pertinente l'amalgama creata tra i fatti realmente accaduti e documentati dai diari dell'epoca, e le immagini partorite dalla fantasia dell'autrice; nessuna stonatura, nessuna incongruenza, anzi, la fluidità narrativa è impeccabile.

E' una lettura impegnativa ma preziosa, ricca, avvolgente, che ci consente di confermare la Mazzucco tra le più grandi narratrici italiane contemporanee.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Il bacio della medusa
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Eleonora d'Aquitania
I diciotto anni migliori della mia vita
Tutankhamen
L'origine degli altri
Il tribunale della storia
Memorie dalla Torre Blu
Nulla è nero
Non per me sola. Storia delle italiane attraverso i romanzi
A riveder le stelle
Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina
The Queen. Diario a colori della regina Elisabetta
Margaret Thatcher. Biografia della donna e della politica
L'arte della fuga
Dante
Autunno a Venezia. Hemingway e l'ultima musa
Passione sakura