Gialli, Thriller, Horror

I sotterranei di Bologna

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I sotterranei di Bologna
La trama e le recensioni di I sotterranei di Bologna, romanzo di Loriano Macchiavelli edito da Mondadori. Bologna svela il suo volto più sinistro al sergente Sarti Antonio, quando gli mostra il cadavere di Zodiaco Mainardi galleggiante nelle acque di un antico approdo. L'ucciso è in odore di mafia e nella sua casa viene trovata della droga. La soluzione del mistero sembrerebbe semplice. Troppo semplice per Sarti Antonio, che ha imparato a non fidarsi delle apparenze. E la fine poco chiara di altri personaggi lo convince che ci sia ben altro su cui far luce. Con la sensazione che in alto qualcuno stia tessendo trame indecifrabili, inizia un'indagine che lo porta a stretto contatto con il potere politico, con la curia, con la magistratura. Incontra importanti personaggi che lo conoscono, lo stimano, lo temono. Ma non lo aiutano. I suoi alleati saranno imprevedibili personaggi, che tra antichi canali, fogne e sotterranei lo porteranno a conoscere una Bologna inimmaginabile, un mondo sepolto dove la legge non si avventura. Quel mondo in cui Mainardi è stato ucciso e trascinato via dal terrificante "ruggito del drago". Loriano Macchiavelli, bolognese, è il creatore di Sarti Antonio, uno dei più popolari poliziotti italiani. Autore di numerosissimi romanzi gialli, dal 1997 collabora con Francesco Guccini con il quale ha scritto alcuni romanzi di successo.

Letteratura italiana

Festa di piazza

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Festa di piazza
La trama e le recensioni di Festa di piazza, romanzo di Gian Mauro Costa edito da Sellerio. Sempre alle prese con lavoretti occasionali, Enzo Baiamonte, l’atipico detective del Libro di legno, è ingaggiato per curare l’impianto elettrico per la festa della Madonna Addolorata del suo quartiere palermitano. Nel contesto rionale la sua mente non riesce a star ferma e, al solito, si fissa su una di quelle piste che la fantasia gli fa scorgere. E, nel confuso andirivieni di famiglie allargate, piccoli commerci, cortili vocianti, feste di borgo, faccende di vicinato,il mistero diventa realtà. Gian Mauro Costa è nato e vive a Palermo, dove lavora. Giornalista de «L’Ora» e adesso della Rai, ha pubblicato con Sellerio i romanzi Yesterday (2001) e Il libro di legno (finalista al Premio Scerbanenco 2010), primo romanzo con protagonista Enzo Baiamonte e Festa di piazza (2012).

Letteratura italiana

Giallo uovo

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Giallo uovo
La trama e le recensioni di Giallo uovo, romanzo di Carlo Flamigni edito da Sellerio. Questo «mistery romagnolo», potrebbe sembrare un cupo romanzo criminale dell’epoca classica. Una gang capeggiata da un Padrone potente e taciturno secondo regola, è il luogo di odi incrociati e segrete ambizioni di ogni risma. Tra i tanti, Amalia, dark lady carnale e crudele nonostante genitori anarchici idealisti, decide di imprimere una svolta al suo rapporto con l’amante, capo operativo della cosca, un essere di nessuna umanità sposato senza sentimenti con l’enorme Minerva, figlia del Padrone. Minerva vigila su tutto e su tutti, immobile nelle sue stanze come un ragno al centro della tela, sicché Amalia, per emarginarla e prendere il suo posto nel cuore dell’amante e nella gerarchia, escogita un complotto. Assolda, tra gli scagnozzi della banda, il più emarginato, Primo Casadei, detto Terzo, uno che sembra capitato lì per caso, ma che si rivela un abile e freddo agente coadiuvato dalla sua squadra di strambi amici. Le cose però si complicano e si intrecciano, si bagnano di molto sangue e sfociano in un incomprensibile mistero risolto dall’abilità deduttiva di Primo. Ma questo, solo guardando la nuda trama. Nella sua realtà questa storia, al contrario dei romanzi criminali dell’epoca classica, non è accompagnata da nessun cattivo umore. Tutto, com’è tipico dei romanzi di Carlo Flamigni, si stempera in un andamento comico brillante, un divertimento pieno di battute, di situazioni surreali e popolaresche, di personaggi del tutto favolosi ma che le circostanze ambientali rendono veri e vari come la vita. Per i lettori che già conoscono la saga di Primo Casadei, è qui, in questo primo romanzo della serie, la genesi di quel gruppo di inverosimili investigatori: il vecchio Proverbio che parla solo per modi di dire, la cinese Maria che ha imparato, anziché l’italiano, il romagnolo, le due gemelle, il gigantesco Pavolone, e gli altri che hanno animato le successive avventure, è qui che sono nati e hanno visto segnato il proprio destino e scolpito il loro carattere. Ed è già presente in questo Giallo uovo, il vero intento comunicativo dell’autore, scienziato e medico insigne, nonché figlio della sua terra: contrastare con l’umorismo e la favola l’opaco pregiudizio che fa della morale una gabbia dolorosa anziché la regola per essere felici insieme; rendere omaggio a una lingua e, dunque a una civiltà regionale, il romagnolo, «ruvida, essenziale, destinata a scomparire». Carlo Flamigni (Forlì), professore di Ginecologia e Ostetricia nell’Università di Bologna, è membro del Comitato Nazionale per la bioetica e si occupa principalmente di Fisiopatologia della Riproduzione e di Endocrinologia ginecologica. Con questa casa editrice ha pubblicato Un tranquillo paese di Romagna (2008), Circostanze casuali (2010), Senso comune (2011) e Giallo uovo (2012).

Letteratura italiana

Hanno ammazzato la Marinin

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3.1 (4)
Hanno ammazzato la Marinin
È la vigilia di Pasqua e Genova è sommersa da una pioggia torrenziale. Cullata dalle sua­denti note di una musica jazz, Nadia Mor­bel­li, redattrice quarantenne magra come un’ac­ciuga e dai capelli rosso fuoco, è immersa in un più che meritato bagno caldo, quando improvvisamente nel palazzo salta la luce. Lì per lì non ci fa troppo caso. Tre giorni dopo, però, suona alla porta un agente di polizia per comunicarle che proprio quella sera, sul suo stesso pianerottolo, è stata ammazzata «la Marinin», la petulante vicina di casa. Una vecchiaccia davvero tremenda. Un ladro alle prime armi colto sul fatto? Può darsi. Ma al­lora perché non ha toccato l’argenteria e i soldi lasciati sul comò? La tentazione è troppo forte e Nadia si fa subito prendere dalla sin­drome di Maigret, spronata anche dalle in­triganti conversazioni col dottor Prini, vice­questore-letterato, ruvido d’aspetto ma di modi fin troppo gentili... Così, tra un salto alla bocciofila, quattro chiacchiere davanti a uno stoccafisso alla ligure, e i tête-à-tête con Prini che assumono sempre più l’aria di un flirt, Nadia comincia a individuare una pista davvero interessante. Una pista che af­fonda le radici in quelle terre e in un pezzo oscuro di storia d’Italia.

Letteratura italiana

Continuum. Il soffio del male

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4.8 (1)
Continuum. Il soffio del male
Vigilia di Natale, colline bolognesi. Nella cripta di una chiesa sconsacrata, vengono ritrovati i cadaveri di cinque uomini. Le vittime sono state crocifisse e, all’interno della loro bocca, sono state inserite alcune larve di vespa. Un macabro rituale o uno spietato regolamento di conti, dato che quegli uomini erano criminali della zona? È questa la domanda che tormenta il commissario Francesco Negronero, cui viene messa a disposizione una squadra speciale alle sue dirette dipendenze per risolvere il caso. L’unico indizio, però, è un altro terribile atto di sangue, avvenuto in Sicilia quasi trent’anni prima: il massacro di un’intera famiglia mafiosa, diventata famosa come la «Strage di San Valentino». Ma in pochi sanno che, pure in quell’occasione, il capo famiglia era stato trovato crocifisso e che, nella sua bocca, era stata rinvenuta la larva di una vespa… Tre anni dopo, Bologna. Una giovane donna appena arrivata da Città del Messico viene fermata all’aeroporto dalla polizia. È in evidente stato confusionale e, tra le braccia, stringe un neonato. Morto. Prima di entrare in uno stato catatonico, la donna pronuncia poche parole apparentemente senza senso. Ma non per il commissario Negronero: dopo anni di indagini infruttuose e mosse azzardate che hanno compromesso la sua reputazione e la sua carriera, quello è il primo lampo di luce nelle tenebre che circondano un’organizzazione criminale potentissima, eppure invisibile. Ossessionato dalla ricerca della verità, Negronero si lancia quindi sulle tracce di un nemico inafferrabile e spietato, pronto a sacrificare tutto, anche la sua stessa vita, pur di fermarlo. Tuttavia ben presto scoprirà che quel nemico non è soltanto un criminale geniale. È il male assoluto.

Letteratura italiana

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