Gialli, Thriller, Horror

Il delitto ha le gambe corte

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Il delitto ha le gambe corte
Si chiama Catherine Rovelli, ha investito un pusher ed è scomparsa nel nulla. Poi c'è Long Lai, un ristoratore cinese scappato di casa che Contrera ha l'incarico di riportare alla sua famiglia, e che già nelle prime pagine lo atterra con due calci ben assestati. E soprattutto c'è uno stalker, spuntato fuori dal nulla o giù di lì, che minaccia l'ex moglie e l'ex figlia di Contrera, come le chiama lui, costringendolo a ritornare temporaneamente sotto il tetto coniugale, con tutte le implicazioni tragicomiche di quella convivenza forzata. Insomma, stavolta Contrera è alle prese non con uno ma con ben tre casi che fino alla fine sembrano irrisolvibili. Eppure, grazie alle sue scalcinate qualità e al talento di trasformare gli errori in punti di forza, riuscirà a trovare il bandolo della matassa. Perché alla fine Contrera scava sempre nelle contraddizioni umane. Senza fornire risposte, cercando solo di sopravvivere e, magari, di capirci qualcosa. Scapperebbe ogni volta, se potesse, preda di quel bisogno ciclico di autodistruzione che fa di lui quello che è, un simpatico inetto sempre sull'orlo dell'abisso e sempre capace di uscirne, un po' sporco di melma ma con un mezzo sorriso a sfumargli il dolore, perché tanto «la vita è orribile a qualunque ora». Lui è Contrera, un investigatore privato dalla vita sgangherata, un cialtrone di talento che riceve i clienti con una birra in mano in una lavanderia a gettoni di Torino. Impossibile non affezionarsi a lui e al suo mondo: la figlia ribelle dai capelli viola, il cognato capace di bassezze sempre più raffinate, i tanti personaggi che affollano il quartiere multietnico – vivo, e ferito – di Barriera di Milano. Tanto più in questa nuova indagine, dove Contrera si mette sulle tracce di una bellissima assassina inciampando in guai domestici e sentimentali. Per ritrovarsi alla fine impelagato in un mistero che getta le radici nei mali del nostro tempo e che lui affronta come ci ha già abituato: da inesorabile sbruffone, con la battuta pronta e il coraggio di chi cerca la verità a ogni costo.

Letteratura italiana

L'ultima volontà

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5.0 (1)
L'ultima volontà
Un ex brigatista rosso ammette in punto di morte di non aver compiuto la strage per cui ha scontato decenni di galera. Non è stato lui ad aver massacrato, nel 1986, tre carabinieri nella campagna emiliana. Una confessione al contrario che significa solo una cosa: i veri assassini sono ancora in libertà. E sono potenti. Hanno depistato, intorbidito le acque, creato un labirinto di specchi in cui la verità sembra irraggiungibile. Ma l'ex colonnello dell'Arma Annibale Canessa non si fermerà di fronte a nulla pur di fare giustizia, ed è per questo che riunisce la sua squadra: il fido maresciallo Ivan Repetto, Piercarlo Rossi detto il Vampa, miliardario e aspirante uomo d'azione, l'atipico hacker Matteo Bernasconi. Con loro affronta un'indagine che lo porterà a esplorare i recessi più oscuri della storia italiana, un caso che affonda le radici nelle ombre della Resistenza e della Liberazione, e le allunga fino ad oggi, nei palazzi romani della politica. Una pista di sangue lunga settant'anni, costellata di morti innocenti e di segreti inconfessabili. Mentre il colpevole continua a tessere le sue trame, l'ex colonnello si ritroverà faccia a faccia con l'anima nera di un Paese in pace, ma mai pacificato. Con la terza avventura di Annibale "Carrarmato" Canessa, Roberto Perrone torna ad affondare le mani nelle pieghe più oscure della storia d'Italia. Senza fare sconti a nessuno.

Letteratura italiana

La logica della lampara

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3.9 (6)
La logica della lampara
Sono le quattro e trenta del mattino. Dalla loro barca il dottor Manfredi Monterreale e Sante Tammaro, giornalista di un quotidiano online, intravedono sulla costa un uomo che trascina a fatica una grossa valigia e la getta fra gli scogli. Poche ore dopo il vicequestore Vanina Guarrasi riceve una chiamata anonima: una voce femminile riferisce di aver assistito all'uccisione di una ragazza avvenuta quella notte in un villino sul mare. Due fatti che si scoprono legati e dànno il via a un'indagine assai più delicata del previsto. La scontrosa Vanina, la cui vita privata si complica di giorno in giorno, dovrà muoversi con cautela fra personaggi potenti del capoluogo etneo. Ma anche grazie all'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè, con il quale fa ormai «coppia fissa», sbroglierà un intrigo che, fino all'ultimo, riserva delle sorprese.

Letteratura italiana

331 metri al secondo

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4.5 (1)
331 metri al secondo
Milano, quattordici anni fa. Chon ha dodici anni e l'udito di un pipistrello. Riesce a cogliere un bisbiglio a distanza di trenta metri. Ecco perché, quando sente due uomini correre su per le scale del palazzo in cui vive e sfondare la porta di casa, si nasconde e resta immobile sotto il divano. Poi, solo spari e sangue. Chon diventa l'unico sopravvissuto all'agguato nel quale perde la vita tutta la sua famiglia. Sotto choc, si sottrae al controllo della polizia e si rifugia nelle gallerie sotterranee della metropolitana, dove rimane per sessantaquattro giorni, senza mai vedere la luce. È qui che incontra Lara, una sua coetanea che è appena scappata di casa e che gli cambierà la vita per sempre... Milano, oggi. Chon ha ventisei anni. Vive in periferia, in una villa abbandonata, e lavora come saldatore nel cantiere di due grattacieli di lusso, la Torre Ghiaccio e la Torre Vento. Lassù, dove l'aria sfiora spesso la temperatura di 0 °C, la velocità del suono raggiunge esattamente i 331 metri al secondo. Col passare del tempo il suo udito si è fatto più potente. La città è una sorgente di rumori intollerabili per lui, condannato dalla sua iperacusia a sentire ogni voce di gioia o dolore che si solleva dal suolo. Ed è per questo che Chon è diventato un informatore del Fermo, vicecomandante del Nucleo Investigativo. Solo tenendo le orecchie aperte, Chon riesce a scoprire piani segreti e crimini efferati. Ma quello che nessuno sa è che Chon da anni aspetta solamente una cosa: l'uscita di galera degli assassini dei suoi genitori. E quel giorno è appena arrivato...

Letteratura italiana

Km 123

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Km 123
Tutto inizia con un cellulare spento. A telefonare è Ester, a non rispondere è Giulio, finito in ospedale a causa di un brutto tamponamento sulla via Aurelia. A riaccendere il telefonino, invece, è Giuditta, la moglie di Giulio, che ovviamente di Ester non sa nulla. Potrebbe essere l'inizio di una commedia rosa, ma il colore di questa storia è decisamente un altro: un testimone, infatti, sostiene che quello di Giulio non sia stato un incidente, ma un tentato omicidio, e la pratica passa dagli uffici dell'assicurazione a quelli del commissariato… Andrea Camilleri, maestro indiscusso del giallo d'autore italiano, ci regala un pasticciaccio pieno di humour e altrettanto mistero, in cui tutti i personaggi – e noi che leggiamo con loro – indizio dopo indizio si convincono di aver indovinato la verità.

Letteratura italiana

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