Gialli, Thriller, Horror

La pista di ghiaccio

Valutazione Redazione QLibri
 
5.0
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4.1 (7)
La pista di ghiaccio
Molti anni prima che lo facessero gli sceneggiatori dei grandi serial americani, Roberto Bolaño aveva usato nel suo romanzo d'esordio quella che potremmo chiamare la tecnica delle «confessioni incrociate». In questo congegno narrativo - dove con una trama decisamente noir, che gira attorno al ritrovamento di un cadavere, si intersecano diverse storie d'amore - tre sono infatti le voci che si alternano: quella di un messicano in esilio, attratto dalla cupa e sfuggente Caridad, che vive da clandestina in un campeggio della Costa Brava e va in giro con un coltello nascosto sotto la maglietta; quella del gestore del campeggio, affascinato dalla bellissima Nuria, campionessa nazionale di pattinaggio; e quella di un funzionario socialista, un ciccione pateticamente innamorato della capricciosa pattinatrice, per la quale, stornando fondi pubblici, fa costruire una pista di ghiaccio dentro una grande villa fatiscente di proprietà del Comune. Seminando sapientemente indizi preziosi e tracce fuorvianti, Bolaño riesce a creare la rarefatta atmosfera di suspense di un thriller - anche se sa perfettamente che la legge non finisce sempre per trionfare, che non tutti gli assassini vengono arrestati e non tutti gli innamorati vivranno felici e contenti - e conduce la narrazione di questo «giallo notturno e cubista» con la consueta, ipnotica visionarietà.

Letteratura straniera

Come una bambola di stracci

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2.3 (1)
Come una bambola di stracci
In una galleria di Manhattan qualcuno ha battezzato una nuova forma d'arte. Il corpo inerme di Dean Star, artista eccentrico e promettente, giace sul pavimento, steso in un ventaglio di sangue. Un cartellino dà il titolo all'opera. Morto. Solo gli ingenui ignorano che la morte di un artista fa lievitare il valore delle sue creazioni. E Kathy Mallory, detective della Crimini Speciali di New York, ingenua non lo è davvero. Il caso per molti aspetti riecheggia un omicidio avvenuto dodici anni prima. stessa modalità, stessa ambientazione, persino le stesse persone a fare da cornice alla scena del crimine. A quell'epoca era stato il padre adottivo di Kathy a incastrare l'assassino, un artista fanatico su cui molti avevano voluto far cadere le colpe. Ma Mallory non crede alle coincidenze, e il dubbio che si trattasse dell'uomo sbagliato si insinua nella sua testa come un tarlo. E l'indagine assume tutto un altro sapore.

Letteratura straniera

I piccoli fuochi

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4.8 (1)
I piccoli fuochi
Martin Bora, il nobile soldato della Wehrmacht, sente sempre una grande nostalgia quando è costretto a rivedere, nel fuoco della guerra e nel piombo dell'occupazione, i luoghi dove visse la sua dorata gioventù. Siamo a Parigi, nell'autunno del 1940; Bora era stato inviato nella ex Ville Lumière invasa dagli "amabili conquistatori", per un incarico adatto a un uomo colto come lui: controllare le mosse di Ernst Jünger, il grande scrittore, l'eroe della patria, l'amante della guerra, che però ha col regime di Hitler un infido rapporto. Ma presto, non senza sollievo, lascia la città per una nuova missione. È stata uccisa la moglie bretone, e ricchissima, di un commodoro della Marina del Terzo Reich, per giunta amico del capo supremo dei servizi Canaris, nonché uomo vizioso e dalle molte amanti. In casi come questi le alte sfere si rivolgono a Bora per il suo acume di investigatore, nonostante la sua mente sia troppo libera. In Finistère, Martin rincontra Jünger, che sembra votato a incomprensibili fini, e avvia il suo lavoro affondando lo scandaglio dell'inchiesta nei tanti piccoli fuochi accesi dall'indipendentismo bretone: fatto di tradizionalismo celtico, strani riti, croci calvario e "case maledette". Ma è la pista giusta? A cosa mira il grande Jünger ? E chi è veramente quello strano bretone, quel prete spretato capace di riaccendere ad uno ad uno tutti i fantasmi da cui il rigido ufficiale sassone è inseguito?

Letteratura straniera

La palude

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3.7 (3)
La palude
Ottobre 2017: in una spettrale brughiera nell’Inghilterra del Nord viene ritrovato il corpo di Saskia Morris, una quattordicenne scomparsa l’anno prima a Scarborough, nello Yorkshire. Contemporaneamente un’altra ragazza della stessa età, Amelie Goldsby, è strappata alla morte da uno sconosciuto, che in una notte di tempesta sente le sue urla strazianti provenire dal mare e riesce a trarla in salvo. Anche Amelie era sparita in circostanze misteriose, e ora, sotto shock, dice di essere stata rapita e tenuta segregata da un uomo, ma è incapace di ricordare il minimo dettaglio utile a mettere la polizia sulla pista giusta. Le indagini si concentrano sulla sparizione nel 2013 a Scarborough di un’altra quattordicenne mai più ritrovata, Hannah Caswell. C’è un fil rouge che unisce tre coetanee così diverse tra loro per carattere ed estrazione sociale? Si fa sempre più strada l’idea di un omicida seriale: l’ispettore capo Caleb Hale è al centro di una gogna mediatica in cui ormai si fa riferimento al «killer della brughiera» il quale, indisturbato, sequestra ragazzine inermi. La polizia sembra brancolare nel buio quando, suo malgrado, si trova implicata in quella spirale di violenza anche Kate Linville, sergente investigativo di Scotland Yard, che è a Scarborough per vendere la casa di famiglia e che per una strana combinazione fa conoscenza con i genitori di Amelie. Aiutata dal suo fiuto di poliziotta e di donna, sarà Kate a trovare il bandolo di una matassa dove, a intrecciarsi, sono segreti vergognosi e colpe inconfessabili che riemergono dopo tanti anni...

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L'angelo nero

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3.0 (1)
L'angelo nero
"L’angelo nero" di Kjell Ola Dahl è ambientato nelle atmosfere fredde di Oslo dove ogni passo risuona nel ghiaccio e nel buio della città. L’ispettore Gunnarstranda stavolta deve investigare, sempre accompagnato da Frolich, sul caso di un poliziotto morto. Il cadavere viene ritrovato proprio vicino alla centrale di Oslo, a Gronlands torg, e il fiuto da detective di Gunnarstranda gli suggerisce che qui c’è in gioco qualcosa di losco, qualcosa che ha a che fare con i compromessi e i corrotti all'interno del suo corpo di polizia. Appena inizia le indagini, le carte spariscono, i documenti si polverizzano e nessuna prova è più a disposizione di Gunnarstranda e della sua squadra investigativa, ma il protagonista di "L’angelo nero" non si arrenderebbe mai di fronte ad un ostacolo. Anzi tutto questo gli fa pensare che ha ragione e che deve proseguire così, su questa strada, cercando il colpevole proprio all'interno della polizia. Forse il morto però, proprio come lui, aveva capito qualcosa e deciso di denunciare i suoi colleghi e adesso lo stesso destino potrebbe capitare a Gunnarstranda e a Frolich. Vale davvero la pena rischiare la vita? Per i personaggi creati dalla fantasiosa penna di Kjell Ola Dahl assolutamente sì.

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