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Jamaica Kincaid, ormai lontana dai Caraibi, ci racconta la storia di un matrimonio un matrimonio finito. Il suo, forse: l'epoca, la casa (nel Vermont), il marito (musicista), i figli (un maschio e una femmina), la professione della signora Sweet (scrittrice) corrispondono in tutto e per tutto alla vita reale dell'autrice. Come sempre, tuttavia, la sua corrosiva, inconfondibile prosa è più estranea all'autobiografismo di quanto non appaia a prima vista: la stessa Kincaid ha del resto dichiarato che "il protagonista di questo romanzo è il Tempo".



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Vedi adesso allora 2014-12-17 22:09:44 mia77
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mia77 Opinione inserita da mia77    18 Dicembre, 2014
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Vedi adesso allora di Jamaica Kincaid

Questo romanzo ci racconta la storia di un matrimonio, un matrimonio fi­nito (forse quello della scrittrice stessa). Infatti i mestieri dei protagonisti, i nomi dei figli e la storia raccontata,
corrispondono in tutto e per tutto alla vita reale dell'au­trice.
Jamaica Kincaid, invece, sostiene di parlare della presenza e della persistenza del passato nel presente; di come sotto l'apparente ordine della vita quotidiana prema il caos, mettendo in continua tensione la nostra esistenza, i rapporti con gli altri, lo stare al mondo. Quindi, secondo l'autrice, il vero protagonista del romanzo dovrebbe essere il tempo: il tempo che passa, il modo in cui lo percepiamo, il significato che assume, e il fatto che, malgrado tutto, per quanto ne passi non arriveremo mai a conoscere nel profondo le persone con cui lo trascorriamo. È un romanzo di sperimentazione, dove si trova confusione dei piani temporali (il passato, il presente e il futuro si incrociano continuamente).
In questo libro si nota il potere delle parole, spesso gridate, a volte sussurrate, ma sempre molto incisive.
La scrittura è realistica e razionale (fin troppo), senza illusioni e sentimentalismi.
Leggendo la biografia dell'autrice, penso che in questo romanzo ci sia molto della sua vita reale e del suo amore-disamore per la madre, che ne ha condizionato tutta l'esistenza.
Nel complesso non è un brutto romanzo, ma a me sinceramente non è piaciuto.

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