Poesia Poesia straniera La verità, vi prego, sull'amore
 

La verità, vi prego, sull'amore La verità, vi prego, sull'amore

La verità, vi prego, sull'amore

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

"I temi di queste poesie sono l'amore e la disonestà, i due poli tra i quali ci siamo trovati a soggiornare nel nostro secolo, pronti a gloriarci della loro occasionale divergenza ma bravissimi, anche quando siamo sfortunati, a conciliarli fra loro, a fonderli insieme. Ci sono buone ragioni se i versi del poeta oscillano tra la più intensa tenerezza e parossismi di indifferenza, e se da queste oscillazioni nasce uno stridente lirismo che non ha precedenti". Così scrive Iosif Brodskij presentando queste dieci poesie di W. H. Auden, composte negli anni Trenta.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0  (1)
Contenuto 
 
3.0  (1)
Piacevolezza 
 
3.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La verità, vi prego, sull'amore 2016-05-09 07:27:01 Mian88
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    09 Mag, 2016
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Poesia e Disincanto

Nato a York, in Inghilterra, il 21 febbraio 1907 da padre medico e insegnante e madre infermiera, Wystan Hugh Auden, poeta conosciuto principalmente per la raccolta intitolata “Collected Poems”, dopo gli studi ad Oxford visse per un anno a Berlino e al suo ritorno in Inghilterra fu assunto come maestro elementare, professione che portò avanti per 5 anni ovvero tra i 1930 e il 1935. A partire da tale data si guadagnò da vivere come letterato, inizialmente preparando commenti per film documentari e successivamente raccogliendo in volume le esperienze dei suoi viaggi in Islanda e Cina. Alla fine degli anni ’30 si trasferì a New York, dove dal 1941 al 1945 si dedicò all’insegnamento nelle università per tornare all’attività di libero scrittore soltanto al termine di questo periodo; e nel 1946 divenne cittadino americano. Gli anni che seguirono lo videro soggiornare in Europa, prima ad Ischia e ancora in Austria. Solanto nel 1972 lasciò definitivamente New York per rientrare a Oxford. Morì a Vienna il 29 settembre 1973.
Le poesie presenti in questa raccolta furono composte tra il 1932 e il 1939 e molte furono scritte per la musica di Benjamin Britten e per l’interpretazione del soprano Hedli Aderson. Nonostante siano state redatte a cavallo tra le guerre la sensazione imminente nella lettura è quella della premonizione, è infatti chiaro dalle parole di disillusione del poeta che già nell’aria erano presenti le basi per il nuovo conflitto che si sarebbe intavolato da lì a pochi anni. I temi trattati sono molteplici e vanno dall’amore alla disonestà mediante un linguaggio che rasenta intensa tenerezza a parossismi di indifferenza. Sono versi che non lasciano illusioni né a chi ama, né a chi è amato. Sono tragiche ma anche ironiche, seducono e temprano al tempo stesso. Entrano dentro e scuotono l’anima.
Stilisticamente mantengono una forma tradizionale ovvero sono versioni moderne della folk ballad (ballata popolare) e si avvalgono di un timbro tagliente e da asciutta precisione nelle loro immagini e nella semplicità di dizione. L’opera è munita di testo a fronte, potete dunque leggere le parole di Auden anche in lingua originale; e francamente, ve lo consiglio.

”Sospiri per follie compiute e dette
attorcono i nostri angusti giorni,
ma devo benedire e celebrare
che tu, mio cigno, avendo
tutti i doni che Natura
impulsiva ha dato al cigno,
la maestà e l’orgoglio,
vi aggiungessi ieri notte
il tuo amore volontario”
da “Canzone”, pag. 25

“Anima e corpo non hanno confini:
agli amanti che giacciono sul suo
tollerante declivio incantato
in preda al deliquio ricorrente,
solenne la visione manda Venere
di soprannaturale armonia
di universale amore e speranza;
mentre un’astratta intuizione acccende,
in mezzo ai ghiacciai e tra le rupi,
dell’eremita l’estasi carnale”.
Da “Ninnananna” pag. 45

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

E' flebile la mia voce e altre poesie
La terra desolata
Poeta nero
L'angelo e altre poesie
Sono fluito e altre poesie
Un'ombra fuggitiva di piacere
L'amore è un cane che viene dall'inferno
Iside ha segnato il mio tempo
Il poeta è un fingitore
Il Corvo e altre poesie
Concerto per Gerusalemme
Undici pianeti
Preghiera del mare
Dimentica chi sono
Ogni parola un essere
Cammino orgogliosa per la mia strada