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Quartine

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Frammenti di una saggezza immortale, versi di insuperato lirismo e intensa spiritualità, questo sono le "Quartine" di 'Omar Khayyam. Come tutti i classici solcano i millenni, sconvolgono e consolano ogni lettore, anche quello contemporaneo, bisognoso delle certezze profonde che solo la grande poesia è capace di elargire. Tra i massimi poeti della storia universale, Khayyam fu anche scienziato, astronomo, matematico e filosofo. A lui si devono progressi decisivi nell'algebra e nella comprensione delle dinamiche che regolano il sistema solare.



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Quartine 2017-08-08 11:41:49 Laura V.
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Laura V. Opinione inserita da Laura V.    08 Agosto, 2017
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"Carpe diem" in salsa orientale

Apprezzato scienziato e filosofo, nonché poeta estremamente colto e a tratti irriverente, ’Omar Khayyam (XI-XII secolo d.C.) è una delle personalità più illustri non solo della Persia e, più in generale, del mondo islamico, ma anche del panorama culturale universale.
È celebre per le sue Quartine (Rob?yy?t), giunte fino a noi in discreto numero e tradotte per la prima volta in Occidente intorno alla metà dell’Ottocento con grande successo di pubblico: versi, i suoi, dove metrica, saggezza e spiritualità si uniscono in un mix poetico dal superbo fascino destinato ad attraversare i secoli e a superare così l’oblio del tempo.
Le continue esortazioni a riempire la coppa e a bere (vino, non acqua – curioso “topos” in una società musulmana come quella persiana in cui viveva l’autore), a pensare al presente, a vivere l’attimo che fugge inesorabile, così come l’estrema fragilità dell’umana esistenza e l’incombenza della morte sono i temi ricorrenti della poesia di ’Omar Khayyam, temi che non si discostano da quelli della grande poesia classica senza tempo a partire addirittura dai lirici greci.

Tante le quartine su cui riflettere; eccone una tra le più belle e significative dell’intera raccolta:

“Non ricordare il giorno trascorso
E non perderti in lacrime sul domani che viene:
Su passato e futuro non far fondamento
Vivi dell'oggi e non perdere al vento la vita.”

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