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Piccolo paese
 
Piccolo paese 2017-11-22 20:29:55 Bipian
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Bipian Opinione inserita da Bipian    22 Novembre, 2017
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Una candela per ricordare il Ruanda

Ho deciso di comprare questo romanzo perché non avevo mai letto nulla a riguardo del genocidio ruandese del 1992, una delle pagine più sconvolgenti della storia dell'umanità recente.

La trama si concentra sulla tarda infanzia di Gabriel nel periodo immediatamente precedente alla guerra civile del Ruanda. Come l'autore, anche il protagonista ha madre ruandese di etnia tutsi e padre francese, vive nel vicino Burundi nella capitale Bujumbura in una casa signorile situata in un vicolo a fondo cieco. E' questo il suo regno, il territorio delle scorribande con i suoi amici, che giocano a diventare grandi tra gli alberi di mango e le siepi curate di bouganville. Finché arriva la guerra civile a scompigliare e a sfregiare per sempre la sua vita, costringendolo alla fuga in Francia.

L'uso quasi esclusivo dell'imperfetto per rendere la sensazione del passato perduto, lo stile essenziale, asciutto, e i fatti raccontati solamente se rientranti nel cono visuale o nell'orecchio di Gabriel, sono alcune caratteristiche del romanzo, nel complesso discretamente apprezzabile e di rapida lettura.

La strage tra hutu e tutsi viene descritta dal punto di vista di chi si trova alla periferia del vortice, ma che deve spostarsi per non esserne risucchiato. L'autore non indugia mai sugli aspetti truculenti della tragedia e non cade nella facile retorica del sensazionalismo. Piuttosto accende un'umile candela sulla desolante vicenda utilizzando una storia tra le tantissime per raccontare al mondo, ma soprattutto a se stesso, cos'è successo in quell'angolo di mondo ignorato dall'occidente.

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Commenti

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E' raro trovare recensioni a libri di autori africani subsahariani, complimenti per questa tua lettura!
Dici bene: "angolo di mondo ignorato dall'occidente"... lo è il Ruanda, così come tanti altri luoghi poveri del continente africano. La stessa guerra civile ruandese e il massacro che ne è seguito sono stati purtroppo presto dimenticati... :(
In risposta ad un precedente commento
Bipian
23 Novembre, 2017
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Grazie Laura.
Avevo sentito per radio la recensione di questo primo romanzo del giovane autore G. Faye e mi aveva colpito. Sono d'accordo: dobbiamo condividere e parlare di queste tragedie per evitare che si ripetano.
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