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I paesaggi perduti
 
I paesaggi perduti 2021-01-17 14:24:44 Emilio Berra TO
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Emilio Berra  TO Opinione inserita da Emilio Berra TO    17 Gennaio, 2021
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Oates autobiografica

Un libro autobiografico questo della Oates.
Si tratta di un 'libro di formazione' di una scrittrice che indaga sul proprio passato. "Lo scrittore è una persona che capisce quanto sia profondamente misterioso ciò che è 'familiare' " .
Una famiglia normale ma a suo modo complessa, come in fondo ogni famiglia. E c'erano i 'segreti di famiglia', di cui la bambina percepiva 'qualcosa', ma solo dopo venne a sapere : un nonno biologico morto ammazzato, la madre cresciuta in una famiglia adottiva, una nonna ebrea che rischiò di essere uccisa dal proprio padre ... "Le vite dei nostri genitori, nonni, antenati: 'una cosa ha portato all'altra' . Un abisso vertiginoso fra allora e oggi" .
Ovviamente ci sono i paesaggi, che si sedimentano dentro di noi ; "le case della nostra prima infanzia sono le case che ricorrono nei sogni" .

Il tempo degli studi, l'ambiente universitario, le delusioni, la consapevolezza che "sulle nostre ferite costruiamo monumenti di sopravvivenza. Quando sopravviviamo". Poi l'amore e il matrimonio. Sugli aspetti più privati, però, "è sempre sbagliato mettere a nudo l'intimità, anche per celebrarla" .
Quella bambina solitaria, che amava la solitudine, avrà un destino di scrittrice : "la scrittura veniva dalla parte più profonda di me, e non c'entrava col concetto di 'guadagnarsi da vivere' " .

Un libro interessante, ma di livello medio. Certamente ben lontano dal cianciare di se stessi alla Carrere. Ma piuttosto distante anche dai vertici di bellezza e profondità di altri autori come M. Yourcenar, Modiano o Lalla Romano.


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Commenti

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Ciao Emilio, il nome della Yourcenar infatti, non si può nemmeno concepire vicino alla Oates, con tutto il rispetto dovuto. Di Oates ho letto solo due romanzi e li ho trovati entrambi interessanti ma che rimangono comunque, a mio avviso, nell'ambito della letteratura di consumo, chiamiamola così. Non mi è rimasto nulla della loro lettura e seppur riconosco all'autrice un certo stile narrativo originale e attento a stupire, nello stesso tempo trovo che lei metta a volte troppa carne sulla brace e manca quindi un'indagine approfondita di un determinato tema.
Ioana, oltre a questo, ho letto un altro suo libro ("L'età di mezzo") . Mi è piaciuto abbastanza, e l'ho trovato un gradino sopra alla produzione di consumo. Però , hai ragione : c'è un po' tanta carne al fuoco.
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