Dettagli Recensione

 
Petronille
 
Petronille 2021-06-24 09:17:25 Mian88
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    24 Giugno, 2021
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Amélie e Pétronille

Con questo ventitreesimo romanzo intitolato “Petronille” di Amélie Nothomb ci troviamo di fronte a un titolo auto-diegetico e caratterizzato anche da un connotato di autofiction e dunque una storia con aspetti di veridicità e altrettanti di invenzione ma che tra loro ben si mixano per realizzare un quadro completo. E così da un lato conosciamo Amélie, aristocratica figlia di un diplomatico e con una vita iniziata nella dimensione nipponica ma sempre condizionata dall’attività del padre e dall’altro conosciamo Pétronille Fanto, proletaria figlia di gente di sinistra, convinta dei suoi ideali e alter ego di Stephanie Hochet, scrittrice i cui lavori vengono citati. Amélie è amica di Pétronille con la quale è “convigna” ovvero, dal francese “convigne”, compagna di bevute (come da consueto autoironico neologismo). A unire due donne così diverse vi è l’amore per la scrittura e per le bollicine, per quello champagne che in più di una occasione ha loro concesso di incontrarsi in diversi periodi del loro vivere.
Due figure tra loro eclettiche e differenti che si stimano e che sono l’una incuriosita dall’altra e da quel mondo originario cui ciascuna appartiene. Due figure che concepiscono e vivono quello stesso scrivere in modo opposto anche e proprio a causa del ceto originario di appartenenza. Soprattutto Pétronille giunge per la sua caparbietà al voler vivere di parola scritta dovendo di poi far i conti con le difficoltà economiche.

«E se Pétronille si metteva in pericolo fino a quel punto, era per conoscere quell'esaltazione suprema, quella dilatazione estatica del sentimento dell'esistenza.»

Un libro che coinvolge per le emozioni che la scrittrice vive e prova, un elaborato che ci porta a conoscere di un altro tassello della vita dell’autrice belga e che giunge con la solita sensibilità e profondità – anche filosofica – che le appartiene. Non manca anche quella graffiante ironia che le è propria seppur in modo più sottile. Consigliato a chi già conosce della sua produzione, inadatto per un primo e acerbo approccio.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Un'estate
Le schegge
Perdersi
Dipendenza
Gioventù
Infanzia
Nuoto libero
Il ragazzo
Gli anni
Le inseparabili
Abbandono
Chiamate la levatrice
Un pollastro a Hollywood
Fuga da Bisanzio
Operatori e cose
Primo sangue