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Aiuto! Con tutti questi sexy miliardari arrapati in giro, mi sa che gli serve davvero un po’ di bromuro …

Sylvia Day, già scrittrice romance di discreto successo, si è cimentata, con la benedizione della E. L. James in una sua personale variante di 50 Sfumature: la storia è la stessa, ma DAVVERO sempre la stessa, solo che con una rilettura un po’ più matura e disinibita.
Primo punto a favore della variante: Eva Tramell (e già questo cognome ci riporta ad un’altra ben torbida Tramell: ricordate l’eroina di Basic Instinct, rimasta nei nostri peggiori incubi per l’accavallamento a sforbiciata?) non è la solita ingenuotta di campagna.
Eva è bellissima, è sexy e sa di esserlo, ed è figlioccia di un supermiliardario che la mantiene alla grande, con loft nell’Upper East Side e autista per portarla in palestra.
Eva vive in una New York abitata solo da maschi fotomodelli, fasciati in smoking Brioni o completi Armani; ci sono, nell’ordine: il conquilino, arcibellissimo modello bisessuale (e dedito ad orge compulsive); l’istruttore di arti marziali, stupendo e fascinoso; il capo gay (ma comunque stupendo).

Eva (che, a questo punto, possiamo definire, amabilmente, “Kulona”) al suo primo giorno di lavoro, si reca al Crossfire, un grattacielo in cui, se prendi l’ascensore, puoi solo aspettarti incontri che ti mozzano il fiato: “Alzai la testa e un paio di occhi blu incontrarono i miei. Il dio del sesso era il solo occupante dell’ascensore”.
E proprio nell’esatto istante in cui varca la soglia del Crossfire, Eva ammalia e travolge incondizionatamente Gideon Cross, il proprietario del grattacielo, nonché il proprietario del suo loft, nonché il proprietario di tutti i locali in cui va a divertirsi, nonché della palestra in cui va ad allenarsi, nonché dell’albergo 5 stelle in cui va a sollazzarsi, ecc. Praticamente Eva allunga un piede a New York, e scopre che ogni mattonella è di Gideon.

Ora, se il miliardario americano n. 5 nella classifica di Forbes si innamora di voi, potreste correre il rischio di beccarvi uno come Bill Gates, che è miliardario e americano e pure ancora abbastanza giovane, ma che rifugge a qualsiasi tentazione. E invece no, di Kulona si innamora perdutamente uno che è “Alto. Moro. Snello e muscoloso. Occhi blu. Schifosamente ricco”, alias “Mr. Tenebroso e Fatale” (parole di Eva). Anzi, per dirla in modo più sobrio: il “superconduttore sessuale in completo italiano” (sempre parole di Eva).
Insomma, gli identici si attraggono: Kulona incontra Kulone!!

(*SPOILER) Secondo punto a favore di questa variante: entrambi i protagonisti hanno migliaia di sfumature nere dentro di loro. Anzi, tra Eva e Gideon è una lotta per chi è il più tormentato:
- Gideon pensa di fregarla con i suoi demoni interiori. Eva è già scesa all’inferno ed è allegramente risalita.
- Gideon ha un fratellastro che puzza di malvagio. Eva ha avuto un fratellastro davvero malvagio.
- Gideon, di notte, ha gli incubi e parla come se fosse posseduto. Ad Eva hanno pure ucciso il gatto.
- Gideon si illude (poveraccio) d’essere freddo e calcolatore, ma Eva (che va da anni in analisi e ha fatto fare un master alla sua Dea interiore) lo spiazza da subito con scena da conigli selvaggi in limousine, tanto che lui finisce per sembrare uno studentello alla festa di fine anno e deve riprendersi col brandy.

Personalmente, trovo che la Day scriva meglio, in modo più avvincente e senza le pause narrative e le ripetizioni di scena che appesantivano la ben più nota trilogia.
Lettura leggera, se volete divertirvi e scacciare via i pensieri. Sempre di pacchianata erotica si tratta, ma almeno è più briosa (e, soprattutto, almeno per ora, ci risparmia fantozziane scene del “giochiamo al dominatore”…).