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Il lupo e il filosofo
 
Il lupo e il filosofo 2017-02-21 11:12:33 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    21 Febbraio, 2017
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Brenin, il re

Del titolo “Il lupo e il filosofo” riconosco il fulcro nella piccola congiunzione: e.
Che significa unione, coesione, condivisone.
Un percorso durato undici anni in cui Mark Rowlands, giovane filosofo festaiolo, si trovo’ a tu per tu col curioso annuncio che lo vide rincasare con un cucciolo di lupo. Non un cane lupo, un esemplare puro al 96% che in eta’ adulta arrivo’ a pesare 68 chili per 90 centimetri di altezza.
Un soggetto pericoloso certo, ma anche impavido, incontaminato, forte.
Questo non e’ il punto di partenza per un banale romanzo sugli animali e nemmeno l’inizio di un saggio di filosofia classica. E’ la vicenda che vide un uomo e una bestia di natura selvaggia abbandonare parte delle proprie radici in nome della coesistenza. Il lupo divenne luce, ispirazione del filosofo in un lungo ed appassionato percorso di vita.

“Il lupo non c’e’ piu’, e quindi non c’e’ piu’ nemmeno quello spazio. Questi sono i pensieri della radura. Sono i pensieri che esistono solo nello spazio tra un lupo e un uomo.”

Io che fuggo dalla filosofia classica ho trovato questo scritto estremamente edificante e di facile approccio, le riflessioni di Rowlands sono applicate alla vita e non e’ necessaria alcuna base se non un po’ di pazienza ed un cervello, per masticarle. La presenza di Brenin e’ una costante anche nei momenti in cui si tace, il rispetto e l’amore dell’uomo sono imprescindibili.
Il risultato e’ amalgama di una storia di aggregazione di due specie agli antipodi e di una lunga riflessione sulla natura umana e sulle sue falle: la schiavitù del calcolo, l’innata tendenza alla prevaricazione, la snervante rincorsa della felicita’ ad opera di creature temporali incapaci di godersi il momento.

Il mio rapporto col libro e’ stato intenso ed estatico, un lavoro di qualita’ che ha reso il battito accelerato, aggravato irrimediabilmente da un’emorragia di empatia e fascinazione fino all’inevitabile commozione letale.
“Ma quando (qualcuno) e’ degno di essere ricordato, allora essere la persona che lui ha contribuito a formare e vivere la vita che lui ha contribuito a modellare non sono solo il modo in cui lo ricordiamo : sono il modo in cui lo onoriamo. Io ricordero’ sempre il mio fratello lupo.”

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Commenti

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una convivenza particolarissima!
il tuo commento infonde grande curiosità , sono certa che in tanti correranno a leggere questo testo
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