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La terra non è mai sporca
 
La terra non è mai sporca 2018-07-20 13:51:56 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    20 Luglio, 2018
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Un bene inestinguibile: la terra

Carola Benedetto è indologa, autrice e regista. Luciana Ciliento è interprete e condirettrice del Festival “Per sentieri e remiganti”. Le due, insieme, hanno scritto: La terra non è mai sporca. Un testo particolare, che si basa su un assunto fondamentale: la terra è una sorta di “grande giardino” della reciproca conoscenza, per giungere a scoprire il mistero del mondo. La terra è: pianeta, suolo, polvere. In questo si dipinge un grande mosaico: le terre alte dell’alpinista, il vuoto sotto i piedi del funambolo, l’agricoltura del futuro, il luogo dello spirito, il posto che accoglie la vita. Terra e sociale, terra e politica, terra e spirito, terra e utopia, terra e confini, terra e identità attraverso i racconti di:

“Pierre Rabhi: contadino-poeta, e padre dell’agroecologia; Paolo Marin, agronomo e referente tecnico di progetti agricoli; Roberto Moncalvo: presidente della Coldiretti. Swami Hamsananda Giri: monaca, vice presidente Unione Induista Italiana; Nahail Tajadod, scrittrice; Jorge Bakkerm Sveva Sagramola, conduttrice televisiva. Andrea Loreni, funambolo; Alexander Vilenkin, cosmologo, Daniele Nardi, alpinista, Eugenio in Via Di Gioia, gruppo musicale; Jadav Payend, attivista ambientale, Beppe Tenti, esploratore; Tiziano Guardini, stilista, Giuseppe Verdi, compositore; Michelangelo Pistoletto, artista, Maria Teresa Pisani, capo del Programma Commercio Sostenibile; Paola Deda, Presidente della Sezione Forestale dell’UNECE; Creative Carbon Scotland.”

Poiché lo stesso Jean-Claude Carrière sostiene che:

“la terra è l’elemento da cui sono venuto e da cui tornerò. E’ lei che mi ha dato la vita ed è lei che mi aspetta.”.

Dunque la terra assume vari connotati, ad unirli la musicalità di ogni racconto, di ogni ricordo, di ogni viaggio, di ogni sensazione. La voce della terra, forte decisa e saggia aleggia per tutto il libro. La terra è paradigma e simbolo di vita, di fertilità, di magia indefessa e misteriosa. Ogni voce un narrato differente per un unico, affascinante, tema. Il testo, dicono le stesse autrici, è nato in

“un viaggio e con il viaggio si è costruito, incontrando persone molto diverse tra loro, ma accomunate dal profondo legame con la terra. (…) Perché come dice Pierre Rabhi,

“la terra è di tutti.”.

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