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L'ora di lezione. Angosce e responsabilità degli insegnanti 2015-01-09 21:31:44 Laura Zanatta
Voto medio 
 
3.6
Stile 
 
3.0
Contenuti 
 
3.0
Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Opinione inserita da Laura Zanatta    09 Gennaio, 2015

Incontro fortunato.

Un saggio breve che spiega cosa significhi insegnare al giorno d’oggi in una società orfana di padri e di punti di riferimento, e che indica come dovrebbe essere un bravo insegnante: colui che stimola la voglia e la curiosità di riempire i buchi, le mancanze, senza mai fornire risposte pronte e finite ma lanciando spunti di riflessione. Qui sta l’erotica dell’insegnamento: accendere negli studenti l’amore per il sapere. Sembra un libretto di semplice lettura, ma in realtà è denso di concetti e di spunti per altre letture. Come ogni saggio, spesso si fa riferimento ad altri autori (da Lacan a Pennac, passando per Platone) e in alcuni passaggi molto tecnici mi sono un po’ persa. L’inizio è stato interessantissimo per me (ho scoperto i tre tipi di scuola -Edipo, Narciso e Telemaco-, ho amato il gesto di Socrate e la definizione di studente come “ vite storta” che non deve essere per forza raddrizzata…), ma poi l’ho trovato anche ripetitivo. La parte più emozionante è arrivata alla fine. Dopo tutta la spiegazione tecnica e a volte di difficile comprensione, è sembrato che l’autore volesse fare un esempio di tutto ciò che aveva esposto fino a quel momento, con una nota autobiografica. E così è entrata in scena lei, Giulia, l’insegnante che gli ha letteralmente cambiato la vita perché gli ha fatto amare lo studio, facendogli accettare la “stortura della sua vite”, l’eccezionalità che c’è in lui (come in ognuno di noi). Lei è stata il faro che ogni studente vorrebbe avere nella nebbia della propria adolescenza.
Non so dire quanto questo libro mi sia piaciuto, di sicuro mi ha fatto molto riflettere. Mi ha dato la conferma di una convinzione che ho da tempo: tutto ciò che siamo e tutto ciò che pensiamo è anche frutto di incontri fortunati che la vita ci ha riservato. Le persone più importanti sono quelle che anche senza essere per forza in cattedra, ti insegnano qualcosa che ti cambia per sempre.

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E mi dicevi che non saresti stata all'altezza...va là, bravissima! :)
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12 Gennaio, 2015
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Grazie!!! :-)
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