Saggistica Arte e Spettacolo La protesta è tutta un rap
 

La protesta è tutta un rap La protesta è tutta un rap

La protesta è tutta un rap

Saggistica

Editore

Casa editrice

Che sia sorto per la strada o nei centri sociali italiani, il rap è sempre stato uno dei principali protagonisti delle lotte sociali e politiche delle generazioni succedutesi in questi ultimi quarant'anni. Narrare fatti realmente accaduti nelle periferie delle grandi città americane: questa è la volontà che ha portato alla nascita della musica rap, di cui si ripercorrono gli sviluppi in questo breve saggio, mettendo a confronto l'esperienza americana e quella italiana. Partendo dalle sue origini di fenomeno sociale-musicale che aveva lo scopo di allontanare i ragazzi delle periferie dall'ambiente criminale delle gang, passando al rap politicamente schierato degli anni Ottanta americani (quello dei "Public Enemy" e dei "RUN DMC") e a quello italiano del fenomeno delle posse, fino ad arrivare all'attuale rap che continua a urlare e dichiarare stati d'animo dì insofferenza sociale e politica soprattutto del mondo giovanile, quello che emerge è come il rap si sia dimostrato e si dimostri tutt'ora come un efficace strumento di comunicazione culturale di disagio sociale. In appendice una breve analisi dei rapper "Club Dogo", uno tra i gruppi italiani più rappresentativi, negli anni Duemila, del rap "cattivo" e di protesta.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuti 
 
4.0  (1)
Approfondimento 
 
5.0  (1)
Piacevolezza 
 
5.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
La protesta è tutta un rap 2018-02-18 07:47:58 ornella donna
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuti 
 
4.0
Approfondimento 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    18 Febbraio, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La ribellione corre sul filo della musica

Marco Picco con La protesta è tutta un rap firma un saggio socio-politico profondo, documentato e molto preciso anche da un punto di vista della ricerca delle fonti. La tesi del saggio è che il rap, genere musicale particolare, è visto come mezzo espressivo preponderante per esprimere un disagio sociale. E’ considerato un tramite per esprimere dissenso e disapprovazione, per ovviare ad una ingiustizia o iniquità perpetrate all’interno della società. Tale considerazione è estremamente innovativa nel suo genere.

Ma che cosa è il rap? E’ una musica fortemente sincopata su base ritmica, uniforme, nella quale il monologo, spesso di contenuto politico, prevale sul canto. E’

“una tecnica vocale di canto dalle origini più disparate, soprattutto di black music, che consiste nella esecuzione di allitterazioni, assonanze e rime senza note su basi ritmiche uniformi, cadenzate e spesso già assemblate e registrate, con frequenti accompagnamenti strumentali o più spesso elettronici, in alcuni casi con suoni emessi con dischi girati manualmente. Esso fa parte delle quattro arti della cultura “Hip-Hop” nata negli Stati Uniti d’America. Questa tecnica vocale è eseguita da un Mc, mentre il DJ accompagna l’MC. I quattro elementi della cultura hip hop sono il writing, la break dance, il Rapping o Mcing e il DJing. Questa cultura è nata presso la comunità afraamericana e latinoamericana di New York nei primi anni settanta, come un riadattamento americano del DJ style, uno stile di reggae giamaicano ritenuto il principale precursore di questo genere.”

Dopo questa specificazione parliamo nel dettaglio della struttura del saggio, strutturato in cinque capitoli:

“Il primo sarà dedicato alla storia e alle origini della musica rap negli Stati Uniti, evidenziando il contesto sociale ed economico in cui è sorto. Il secondo riguarderà l’evoluzione sociale della musica rap in America negli anni Ottanta e Novanta. Il terzo sarà dedicato al contesto italiano, dalle origini del rap fino alla fine degli anni Novanta. Il quarto capitolo sarà invece caratterizzato da un confronto sociologico tra il rap americano e quello italiano del nuovo millennio. Completa questo studio una breve monografia dei Club Dogo, uno dei gruppi italiani maggiormente significativi nel panorama musicale rap, una sintesi conclusiva e un’appendice in cui vengono riportati i testi di alcuni brani dei Club Dogo.”

Bisogna dire che la musica rap nasce come esigenza di ribellione perché dava voce al popolo. Fu utilizzata anche come strumento contro il razzismo tra bianchi e neri in America soprattutto negli ambienti dove la tensione tra le due “razze” era alle stelle, ossia negli anni Novanta. A partire dagli anni Novanta l’hip hop è diventato parte di molte classifiche musicali ed oggi è diffuso in tutto il mondo influenzando vari generi. Sebbene questo genere musicale abbia varcato i confini delle produzioni underground per acquisire un forte successo commerciale, negli Stati Uniti rimane vasta e fortissima la presenza di produzioni indipendenti. Ciò dimostra come il rap sia sì un fenomeno musicale, ma soprattutto una componente di una cultura ormai radicata all’interno del territorio statunitense. Questo genere si divide in più sottogeneri, tra cui il gangsta rap, l’hardcore ra, il G-funk, l’alternative rap e altri sottogeneri. Le principali ere storiche dell’hip hop/rap sono la cosidetta Old school hip hop (1970-1985), dagli esordi al debutto in mainstream, e la Golden age hip hop (1985-1993), in cui iniziarono a riscuotere successi sia il movimento East Coast che quello West Coast. Allora cominciò anche la storia moderna del genere, con la nascita di Gangsta rap e G-funk, di derivazione West Coast. Gli anni dal 1993 ad oggi riguardano l’hardcore hip hop, il “Bling-bling”, gli stili underground e i successi in ambito mainstream, che definiscono in larga parte l’hip moderno. Al successivo confronto tra il rap americano e quello italiano il saggio si propone di fornire una risposta precisa in riferimento ai contesti socio-culturali delle metropoli americane e quelle italiane. Ma non solo la riflessione conduce, inevitabilmente, ad una attualità tutt’ora presente nella sua intima valenza politica, domandandosi se è oppure no. La conclusione non può che essere una:

“Il rap ha uno scopo sociologico: quello di raccontare situazioni critiche di persone in difficoltà, cercando di smuovere le coscienze di tutta la popolazione americana a prescindere dalle origini di razza e dall’estrazione sociale.”

Dunque il rap come il più alto e profondo strumento per comunicare con tutta la società e i suoi problemi. Un saggio ottimamente scritto, con una prosa precisa e frizzante, ma particolarmente consapevole e ricercata anche nella raccolta delle fonti e a sostegno delle proprie tesi. Un saggio giovane e completo di elevata caratura saggistica, che vede la musica come tramite per urlare e per esporre gli stati più profondi dell’insofferenza sociale e politica di tutto il mondo in una visione totalitarista ed infinita dell’essere umano, e della sua peculiarità di uomo sociale.


Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Tre sorelle
Surrender
La donna vendicativa
Gli spettri
Mozart. Il teatro dal mondo
Dizionario del bibliomane
Il Purgatorio di Dante
Chagall. Autoritratto con sette dita
Natale in casa Cupiello
L'Inferno di Dante
Venezia salva
Antigone. Una riscrittura
Antigone
Meraviglie. Alla scoperta della penisola dei tesori
Sarri prima di Sarri
Eroi. Le grandi saghe della mitologia greca