Saggistica Scienze umane L'animale irrazionale
 

L'animale irrazionale L'animale irrazionale

L'animale irrazionale

Saggistica

Editore

Casa editrice

La presentazione e le recensioni di L'animale irrazionale, saggio di Danilo Mainardi edito da Mondadori. L'uomo è l'unico tra gli animali ad aver saputo sviluppare nel corso della sua evoluzione maggiori capacità razionali, senza però abbandonare la propensione a credere nella fede religiosa, nelle superstizioni e nei miracoli.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
2.2
Stile 
 
3.0  (1)
Contenuti 
 
2.0  (1)
Approfondimento 
 
2.0  (1)
Piacevolezza 
 
2.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Scorrevolezza della lettura
Contenuti*  
Interesse suscitato
Approfondimento*  
Grado di approfondimento dei temi trattati
Piacevolezza*  
Grado di soddisfazione al termine della lettura
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
L'animale irrazionale 2013-09-04 10:34:00 Todaoda
Voto medio 
 
2.2
Stile 
 
3.0
Contenuti 
 
2.0
Approfondimento 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Todaoda Opinione inserita da Todaoda    04 Settembre, 2013
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ne carne ne pesce

"L'animale irrazionale" per impostazione più che un saggio sembra un lungo articolo scientifico di etologia, ma sia che lo si voglia considerare un saggio, sia che lo si voglia considerare un articolo, ci si poteva aspettare ben di più. Se vuole essere un articolo scientifico infatti esso risulta deficitario di alcune parti fondamentali come, tralasciando "l'abstract" e le "references", l'introduzione, le procedure e i risultati. Di fatto, il libro, di scientifico mantiene soltanto la lunga discussione sul lavoro svolto dall'autore. Questa in verità, data appunto la lunghezza e la materia, potrebbe essere considerata da alcuni più che sufficiente per classificare il testo come "scientifico", occorre però considerare che la mancanza delle tre sezioni sopra menzionate, e soprattutto quella della parte legata alle metodologie, fa perdere alcune delle prerogative essenziali di questa tipologia di articoli, ovvero la specifictà, il dettaglio e l'integrale riproducibilità degli esperimenti in esso discussi. Senza queste caratteristiche un articolo scientifico non ha alcun valore e non è neppure da considerarsi scientifico.
Dunque qui più che di scienza forse si tratta di divulgazione della scienza o come si diceva prima di attualità, di saggistica, tuttavia, anche in questo caso il bersaglio risulta mancato: se voleva essere esclusivamente un saggio di divulgazione mentre l'autore lo scriveva doveva, come dire, "rimettersi alla clemenza delle masse", ovvero doveva considerare che non tutti i fruitori del prodotto finale, i lettori, sarebbero stati degli etologhi e neppure tutti avrebbero avuto una conoscienza scientifica (talvolta neppure un' infarinatura iniziale) tale da permettere loro di capire alcuni dei passaggi, dei metodi o delle analisi, qui date per scontate. Se l'intento era quello di scrivere un saggio che catturasse l'attenzione anche dei "non addetti ai lavori" il ritmo della trattazione poi doveva essere decisamente più sostenuto, e avvalorato da più esempi, più aneddoti. Le uniche parti simpatiche qui invece sono quelle in cui a supporto delle sue teorie l'autore inserisce le descrizioni dei comportamenti di alcuni degli animali da lui contemplati; ma queste, come si diceva, sono sporadiche e il tessuto narrativo che le lega è eccessivamente prolisso.
Va infine anche considerato che le divagazioni finali che l'autore aggiunge a mo di conclusione del suo lavoro, con tutti quei parallelismi tra uomo e animale, non sono esattamente condivisibili da tutti e senza dubbio alcune paiono a dir poco forzate.
In sostanza "L' animale irrazionale" è un libro troppo poco specifico per essere considerato un articolo scientifico e troppo poco articolato per essere considerato un saggio di divulgazione, un libro che può risultare sì un' interessante introduzione all'etologia animale per chiunque incominci a dedicarsi agli studi di questa scienza, ma certamente non un libro adatto ad un lettore comune o a un etologo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Un animale selvaggio
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Ci vediamo in agosto
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.2 (5)
Sepolcro in agguato
Valutazione Utenti
 
4.9 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Lucy davanti al mare
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il miracolo Spinoza
A proposito del senso della vita
Vietato scrivere
L'amore sempre
Homo Deus
Eros il dolceamaro
Quando i figli crescono e i genitori invecchiano
Questo immenso non sapere
Un mondo sbagliato
Il metodo scandinavo per vivere felici
Storia dell'eternità
Basta dirlo
Contro il sacrificio
Il corpo elettrico
Il grido di Giobbe
Verso un sapere dell'anima