Narrativa italiana
Romanzi storici
La congiura dei loquaci
La congiura dei loquaci
1598
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Letteratura italiana
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Una comunità in cui l'omertà è regola aurea improvvisamente comincia a parlare, ad accusare. Che gioco sociale c'è dietro, che concetto di giustizia? Nel novembre del 1944 a Racalmuto, il paese di Sciascia e di Gaetano Savatteri, viene ucciso il sindaco durante la passeggiata serale, di fronte a molti testimoni. Invece di tacere come norma e obbligo in tali circostanze, costoro diventano loquaci e tutti accusano uno zolfataro, un personaggio odioso soprannominato "Centoedieci", che presto viene giudicato e condannato. Eppure è tanto evidente a tutti la sua innocenza che ne nasce un detto nel paese: "Tantu paga Centoedieci". Sul fatto vero accaduto nel periodo torbido e confuso seguito allo sbarco angloamericano in Sicilia è costruito questo «romanzo senza passione» che vuole riflettere e scoprire.
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