Narrativa italiana Romanzi storici Le lunghe notti di Anna Alrutz
 

Le lunghe notti di Anna Alrutz Le lunghe notti di Anna Alrutz

Le lunghe notti di Anna Alrutz

Letteratura italiana

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A quasi settant’anni dalla morte, Anna Alrutz, che in vita è stata una braune Schwester, una delle infermiere specializzate volute da Hitler, non è che un fantasma, una voce senza corpo che vive e rivive brandelli della sua breve esistenza. Nel 1927, dopo la morte della sorella, contravvenendo al volere della famiglia, Anna lascia Medicina per iscriversi alla nuova scuola per infermiere e diventa una braune Schwester. Richiamata a Gottinga dal suo ex professore, il ginecologo Hartmann, diventa la sua assistente personale e svolge con lui un compito molto particolare, voluto per decreto da Hitler: sterilizzare il più alto numero di donne, per “purificare” la futura razza ariana. Anna crede nell’ordine e nel benessere sociale che ne consegue ma quando nella clinica viene ricoverata l’amica Helene, apre gli occhi e quel che vede è, improvvisamente, l’orrore.



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Le lunghe notti di Anna Alrutz 2015-02-04 09:26:35 Mephixto
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Mephixto Opinione inserita da Mephixto    04 Febbraio, 2015
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Costretta a ricordare ...

Le Lunghe Notti di Anna Alrutz, romanzo breve ma intenso, che sostenuto da una scrittura elegante e allo stesso tempo fluente ha la capacità di coinvolgere e d trasportare il lettore. Un romanzo dalla trama originale e intrigante.
Nulla da dire a Ilva Fabiani, anzi, tanto di cappello; con le parole ci porta a rivivere il crepuscolo di uno dei peggiori momenti del europa di metà secolo scorso, attraverso l’evanescente figura esoterica di Anna Alrutz. Si perché Anna altri non è che un soffio di vento, una brezza costretta a sorvolare gli sbagli di una giovane donna anch’essa caduta preda del fascino nazista e per questo costretta a rivivere per l’eternità una vita che oserei dire sprecata . Anna ci porterà o meglio, ci racconterà la sua storia e con essa rivedremo i suoi errori, i suoi amori e le sue delusioni. Ma chi era Anna ? Anna era una infermiera del Fuhrer : un elemento scelto di quella macchina perfetta e inesorabile che era il Reich . Anna era una giovine adolescente, Anna era una donna, Anna era una figlia, Anna era...
Avremo tra le mani un romanzo fatto di ricordi, pentimenti e redenzione, un romanzo intimo e intenso che ci porterà verso il tragico e forse giusto epilogo . Non mancherà la sensazione di inquietudine nel ascoltare il lamento di Anna che sarà accompagnato da un velo di triste compassione e un pizzico di speranza.

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Le lunghe notti di Anna Alrutz 2014-05-03 07:21:42 Michela Bussoli Segre
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Opinione inserita da Michela Bussoli Segre    03 Mag, 2014

Emozionante

Emozionante perché racconta con uno stile tagliente e scarno la vita di una giovane donna dai primi del novecento al 1935, cercando di rispondere alla terribile domanda: perché l'educazione e la cultura non ci salvano dalle dittature? Poetico e avvincente, l'ho letto in tre giorni, l'ho portato pure in ufficio, non riuscivo a staccarmi. Davvero commovente alla fine. Lo stile ricorda Steinbeck, l'idea di un fantasma che parla Spoon River. Io lo consiglio vivamente.

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