Narrativa straniera Letteratura rosa Patricia Brent, zitella
 

Patricia Brent, zitella Patricia Brent, zitella

Patricia Brent, zitella

Letteratura straniera

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La trama e le recensioni di "Patricia Brent, zitella", romanzo di Herbert G. Jenkins edito da Elliot. Una giovane sola e indipendente, un Lord che vuole sposarsi a ogni costo, un gruppo di zitelle ficcanaso per una divertente, romantica commedia divenuta ormai un classico della narrativa inglese. Siamo a Londra, durante la Prima guerra mondiale. La giovane Patricia lavora per un personaggio politico dalle scarse capacità e alloggia alla pensione Galvin, presso la quale risiede una variegata comunità che si ritrova ogni sera a cena attorno allo stesso tavolo. Un giorno, per caso, la ragazza ascolta una conversazione tra due ospiti che parlano di lei con accenti pietosi, sottolineando come la ragazza “non abbia nessuno che la inviti fuori”. Sentendosi umiliata, in un momento di rabbia Patricia annuncia di aver ricevuto per l’indomani un invito al ristorante dal suo fidanzato. Nulla di strano, se non fosse che il fidanzato non esiste né si intravede all’orizzonte. Pensando di essersela cavata con una piccola bugia e un pranzetto solitario, il giorno dopo, giunta al ristorante, si rende conto invece di essersi cacciata in un bel pasticcio, quando nota alcuni ospiti della pensione seduti a un tavolo con l’evidente scopo di spiarla. Per paura di essere scoperta, Patricia si avvicina a un giovane ufficiale chiedendogli di aiutarla a tenere il gioco. È così che fa la conoscenza di Lord Peter Bowen, ed è da lì che prende il via una divertente, raffinata e modernissima commedia degli equivoci: il giovane, infatti, non si limita a sostenerla nella messinscena al ristorante ma, con il passare dei giorni, si fa sempre più insistente perché il fidanzamento si concretizzi, tra lo sgomento di Patricia e molti, spassosi malintesi. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1918, questo romantico e brillante romanzo ebbe un tale successo commerciale da essere trasposto in una versione cinematografica, e ha conosciuto una duratura fortuna editoriale che lo vede tuttora ristampato.

Herbert G. Jenkins Nacque in Inghilterra nel 1876 e fondò l’omonima casa editrice Herbert Jenkins Ltd. Scrisse numerosi romanzi e saggi. Due suoi romanzi (tra cui Patricia Brent, zitella) e molti suoi racconti sono diventati film. Morì all’età di quarantasette anni a Londra.



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Patricia Brent, zitella 2012-06-18 04:42:11 Foschia75
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    18 Giugno, 2012
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Carezzevole commedia degli equivoci

Era da tanto che volevo leggere questa "morbida" e carezzevole commedia degli equivoci!
Questo è uno di quei romanzi senza tempo (pensiamo che ha ormai quasi un secolo), che meritano di essere letti senza indugi, per la piacevolezza, la leggerezza e il sense of humor di certe situazioni.
Qui non ci sono personaggi scontati o sbiaditi, ognuno ha un posto e una mossa precisa da fare sulla scacchiera che è il romanzo. Già dalle primissime pagine, si entra nella vita "affollata" di Patricia, che vive in una pensione con una "gamma" di personaggi a cui piace vivere nella vita degli altri, ed in particolare in quella di questa ragazza di ventiquattro anni (ai tempi considerata grandicella per non essere sposata), segretaria senza abitudini mondane che diventa il bersaglio di tutti i coinquilini.
Lei sembra una donna sbiadita e anonima, invece oltre l'apparenza si dimostra una persona dotata di intelligenza e profondità d'animo, anche se si costruirà un guscio anti-uomini dettato dalle convenzioni del tempo e dall'egida della zia Adelaide. Quest'ultima, il cui nome le si addice assai....è l'unica parente in vita della povera Patricia, che suo malgrado deve sottostare alle stravaganze dell'ingombrante e a tratti imbarazzante zia. Vogliamo parlare dei "pittoreschi" e quanto mai impiccioni coinquilini? Qui si apre un catalogo di svariate personalità....ci sono le donne annoiate e di una certa età che non potendo più avere una vita all'esterno della pensione, si infilano nei panni dell'unica persona che ancora possa condurre una qualche vita all'esterno, Patricia....e poi ci sono gli uomini che vivono sotto lo stesso tetto, e che vedono in quest'ultima una ventata di giovinezza e ingenuità da ammirare.
Dal giorno dell'incontro fortuito con il fidanzato immaginario diventato reale, Patricia si ritroverà catapultata in una vita più dinamica e allegra, scandita da incontri con persone lontane dalla sua abituale cerchia, che senza che lei se ne accorga, la porteranno a cambiare modo di vedere l'amore, gli uomini e il suo impettito atteggiamento verso il prossimo.
Il personaggio di Patricia, racchiude tante interessanti sfumature, al primo incontro sembra un pò svampita, lascia scivolare via le giornate senza entusiasmo, si è creata una "bolla" tutta sua dove permette a pochi di entrare e davanti allo specchio parla con l'immagine riflessa che se potesse le farebbe aprire gli occhi su tutte le qualità che possiede ma non riesce a vedere. Chiude la porta all'amore perché non si sente all'altezza, ma in fondo pensa solo a quello che potrebbero pensare "gli altri" se sapessero come ha conosciuto il giovane su cui ha fatto colpo. Sarà un'incursione aerea ad aprirle gli occhi quando ancora non è troppo tardi....allora si schiuderà all'amore come una rosa al sole.

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A chi vuole leggere qualcosa di carezzevole e scacciapensieri...
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Patricia Brent, zitella 2012-05-01 08:16:23 Sara S.
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Sara S. Opinione inserita da Sara S.    01 Mag, 2012
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una storia VERY BRITISH

"Patricia Brent, zitella" è una di quelle commedie deliziose, rilassanti, che vorresti non finissero mai. La trama è semplice, lineare, ma immensamente piacevole. Patricia è una giovane donna dei primi del novecento, risoluta, indipendente e perfettamente in linea con le tendenze di emancipazione femminile di quegli anni. Tuttavia intorno a lei si respira ancora aria di romanticismo ottocentesco e il pensiero prevalente della società è ancora con lo sguardo rivolto al passato. Sarà solo per la sua voglia di mettere a tacere delle malelingue che la danno già per zitella (a soli 24 anni) che Patricia si inventerà di avere un fidanzato, e questa bugia si ingrandirà a tal punto che sarà costretta a chiedere a un uomo appena incontrato di aiutarla nella sua menzogna per non farle fare brutta figura. Ma a volte la finzione si trasforma in realtà e Patricia dovrà combattere contro il proprio orgoglio e contro i suoi stessi valori per convincersi che l'amore non può essere razionalizzato e sminuito come ha sempre cercato di fare. Detto così mi accorgo di non fare minimamente giustizia alla graziosità del libro. Per rendersene conto l'unica soluzione è leggerlo: fin dalle primissime pagine si avrà la consapevolezza di avere davanti una storia che entrerà nel cuore, destinata a essere ricordata nel tempo. Le atmosfere del libro, nonostante l'ambientazione sia negli anni della prima guerra mondiale, sono eccezionalmente spensierate e ottimistiche. L'autore è un maestro di rara bravura a immortalare la bizzarria della borghesia inglese, dando vita a una carambola di personaggi incredibilmente buffi e talmente pieni di difetti da instillare una simpatia contagiosa. Vecchiette pettegole e uomini vanitosi non sono mai stata compagnia più piacevole. E' infatti il tono ironico e leggero con cui l'autore descrive personaggi e situazioni a rendere questo libro il compagno di lettura ideale per pomeriggi allegri in perfetto stile british. I risvolti della storia sono spesso intuibili, ma non è assolutamente un difetto invalidante dinnanzi alla sua originalità e alla sensazione di benessere che mi ha trasmesso. "Patrica Brent, zitella" rientra a tutti gli effetti nella catagoria dei classici intramontabili, un romanzo che in Italia è stato trascurato troppo a lungo e che ora ritornerà a vivere grazie a questa ristampa della Elliot.

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