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Angela Izzo chi era costei
Libro dell'anno 2024 secondo la nota trasmissione radiofonica Fahrenheit, "il fuoco che ti porti dentro" ha l'indubbio pregio di trattare il rapporto madre-figlio secondo una prospettiva sicuramente di parte, tenuto conto del trinomio tra autore-narratore-figlio, ma col coraggio di mettersi in gioco nel rappresentare il conflitto quotidiano con una madre eccessivamente pressante dalla quale una volta raggiunta la maggior età ha deciso di fuggire.
Franchini non si tira indietro dunque presentandoci Angela Izzo, gia dall'incipit, in maniera assolutamente provocatoria e inaspettata:
"Benché da molti sia considerata una bella donna, mia madre puzza".
abbondando quindi nell'elencazione dei suoi difetti cosi tipicamente italiani come qualunquismo, razzismo, classismo, egoismo opportunismo etc.
Si sorride, talvolta si ride proprio, nel leggere queste storie di vita familiare in particolare nella riuscita operazione di contrapposizione del dialetto napoletano, con il quale Angela inveisce verso il mondo e anche verso la propria famiglia, rispetto al linguaggio educato, pacato, intellettuale, del figlio Franchini. Da questo contrasto si sviluppa una narrazione che partendo dall'infanzia dello scrittore porta ai nostri giorni e passa dai ricordi delle vacanze al mare fino all'epilogo nel profondo Nord, in una Milano che sembra esaltare l'esuberanza di Angela ed il contrasto nord-sud.
Perché in fin dei conti l'autore ricorda che si tratta di una donna che "ha bisogno di odiare come di respirare, sente di non esistere se non si contrappone", ed esercita queste caratteristiche addirittura verso i propri figli in un rapporto di amore-odio che visto con gli occhi terzi del lettore assume i contorni di una sceneggiata napoletana.





























