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L'avventura di un povero cristiano
 
L'avventura di un povero cristiano 2013-04-14 04:39:24 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    14 Aprile, 2013
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Elpi-logo n. 1

L'avventura di un povero cristiano è l'ultima opera di Ignazio Silone. Fu pubblicata nel 1968 e nello stesso anno conquistò il Premio Campiello.
Il testo è stato concepito in un periodo storico caratterizzato da ideologie innovative e fermento culturale. Il romanzo tratta il delicato tema del rapporto fra l’individuo e la Chiesa. E del ruolo che quest’ultima deve assumere nel diffondere i messaggi cristiani della semplicità, della povertà e dell’autenticità.
In tale ambito Silone pone come emblematica la figura di Papa Celestino V e fornisce una nuova interpretazione della scelta di colui che viene designato come “il Papa del gran rifiuto”: Celestino V, infatti, dopo un breve periodo di pontificato (dal 5 luglio al 13 dicembre 1294), rinunciò alla carica per tornare a condurre una vita normale. Per Silone è “un povero cristiano”, in netto contrasto alla visione di Dante, che colloca il pontefice tra gli ignavi dell’Antinferno: ossia tra coloro che, nell’incapacità di schierarsi a favore del bene o a favore del male, sono indegni di meritare sia le gioie del Paradiso, sia le pene dell'Inferno. In tale concezione, Silone restituisce a Celestino V la dignità della scelta.
E lo fa con il suo stile limpido, puro, lineare e rassicurante.
Il romanzo è, ancor oggi, di grande attualità. Recentemente abbiamo infatti assistito a un’altra scelta drammatica: anche Papa Benedetto XVI ha abbandonato il soglio pontificio. “Per ingravescentem aetatem”, ma molto si è discusso anche su possibili motivi non legati alla salute.
Con l’annuncio di Papa Ratzinger si è rivitalizzato anche il clamore, di natura emotiva, circa l’avverarsi della profezia di Malachia (o di Nostradamus?) che indicherebbe in Benedetto XVI il penultimo Papa.
Basteranno la rassicurante figura di papa Francesco e la simpatia che sta riscuotendo a dissolvere questi timori?

Bruno Elpis

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Commenti

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Ma tu Bruno credi alle profezie? :-)
Bruno abbiamo cambiato titolo di recensione? :D

OMG, cos'è questa profezia di Malachia? Sto leggendo un libro in cui è citata, ma è la prima volta che la sento !
@Cristina: razionalmente non ci credo. Però ho un sacco di brutte tendenze: sono ipocondriaco, vagamente superstizioso e, intimamente, attribuisco un sacco di significati a numeri, coincidenze, ecc. E tu? :)

@Rondinella: pensavo di intitolare una serie di commenti brevi "Elpi-logoi". Si salvi chi può!!!
Non sono un grande esperto, ma Malachia e Nostradamus sembra abbiano profetizzato la fine del mondo connettendola alla successione dei papi. :)
In risposta ad un precedente commento
rondinella
14 Aprile, 2013
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Ancora con questa fine del mondo :/
Mi sa mi debbo spicciare a fare tutto quello che vorrei... tanto i giorni son contati a quanto pare :P
Ottima scelta Bruno, Lessi questo libro alle superiori...potrebbe essere un'idea la sua rilettura.
Anche io tendenzialmente sono come ti sei espresso con Cristina...in più mi verrebbe da dire,.,,che non ho la verità in tasca, per cui sono pronta sempre ad ascoltare chi ha opinioni diverse dalle mie...anche le più strampalate...poi provvedo con cautela a vagliarle...
Grazie per la bellissima e sempre attuale segnalazione!
Pia
Bella recensione Bruno, a parte Malachia e Nostradamus, ci sono altri tipi di "rivelazioni" più o meno riconosciute dalla Chiesa che spaziano da Fatima a Padre Pio, a Santa Faustina.... Da tener presente sicuramente....
Ciao!
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
14 Aprile, 2013
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Ohhh hai ritovato il brio sui titoli ...questo e' bellissimo :-)
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
14 Aprile, 2013
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@Bruno: penso che sia umano avere certe debolezze, ma alle profezie non ci credo, per il semplice fatto che non si sono mai avverate :-)
Bella recensione, ma sulle profezie proprio nooooooo!
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