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Il mio nome è Nessuno
 
Il mio nome è Nessuno 2013-07-03 08:50:20 Raffa73
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Raffa73 Opinione inserita da Raffa73    03 Luglio, 2013
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Un nuovo Odysseo

Questo è il primo romanzo di Manfredi che ho avuto il piacere di leggere. Temevo di trovarvi uno stile un po' troppo romanzato, oppure una pedante traduzione dell'Iliade. Niente di tutto ciò. Ho letteralmente divorato questo libro, mi ha coinvolto soprattutto grazie alla scelta dell'autore di affidare allo stesso Odysseo il racconto delle sue avventure, della sua infanzia e delle sue emozioni. Questa scelta ci fa dimenticare il furbo Ulisse, l’uomo che si pavoneggia del suo ingegno, della sua dialettica, dei suoi stratagemmi. E’ un personaggio che osserva, studia e soffre anche per i danni che la sua mente provoca, che ha pietà del nemico, che rispetta il debole e ama le persone a lui vicine.
Il mondo omerico è ricco di miti, di interventi divini, di donne manipolatrici, di eroi e battaglie, ma visti con gli occhi dell'uomo che pretende la verità rispetto alle favole dei cantori, Manfredi ci ha fatto rivisitare, sotto una luce diversa, le gesta degli Argonauti, le fatiche di Herakles, così come ci ha mostrato le debolezze umane facendoci assolvere personaggi il cui destino era segnato e ridimensionando l'immagine eroica di altri.
Anche la descrizione della guerra, che in teoria dovrebbe essere meno interessante rispetto alla prima parte del libro, mi è molto piaciuta. Leggere della follia umana, delle scelte tattiche, dell'amicizia fra alcuni soldati e dell’orgoglio troiano è stato veramente avvincente.
E poi che dire di alcuni personaggi? Non li elencherò tutti, ma da donna mi hanno affascinato le donne: proprietà degli uomini, schiave, oggetti sessuali, vittime sacrificali, ma anche madri e mogli amate, dee potenti e consigliere.
Penelope è il grande amore di Odysseo, ci parla di lei non come una donna schiva e sottomessa, ma come una consigliera, una donna risoluta, disposta ad affrontare le conseguenze di un amore mal visto da suo padre. Elena, schiava della sua bellezza, odiata e desiderata, vittima e causa della rovina di due popoli; Alcesti, che sacrifica se stessa per amore; Euriclea, amorevole nutrice di Odysseo e infine Athena, la dea ispiratrice dell’intelletto del protagonista, colei che protegge e si mostra ad un uomo che sa superare la barriera del tempo e riesce ad elevarsi ad una dimensione divina.

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