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Dentro soffia il vento
 
Dentro soffia il vento 2017-11-06 08:49:16 ornella donna
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    06 Novembre, 2017
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Fede e superstizione in una piccola comunità

La vicenda di Dentro soffia il vento di Francesca Diotallevi, ci viene narrata da tre voci narranti. La prima è quella di don Agape, un giovane parroco, timido ed impacciato, che fatica a conquistare la comunità che dovrebbe guidare perché lui stesso è preda di dubbi e timori circa la sua fede e la sua missione:
“prendere i voti era stata una diretta conseguenza della mia condizione di secondogenito. La mia era una famiglia importante, agiata. Con un fratello indirizzato a prendere in mano le redini dell’azienda fondata dal mio bisnonno e uno zio vescovo, che rivestiva un ruolo di spicco in Vaticano, il mio futuro era stato deciso. (..) Altri avevano deciso al mio posto.”
La seconda persona è Yann. Yann è un ragazzo taciturno, che custodisce con rabbia dentro di sé il grande dolore della morte del fratello Raphael, partito per la guerra e mai più tornato. Ha fortissimi sensi di colpa perché sarebbe dovuto partire anche lui, ma a causa di un incidente avvenuto molti anni prima che gli ha causato la totale immobilità di una gamba, è stato giudicato inabile al combattimento.
“Era passato più di un anno dall’ultima volta che avevo avuto notizie di mio fratello, e ancora non riuscivo a rassegnarmi all’inarrestabile scorrere del tempo, al mutare delle stagioni, alla vita che andava avanti nonostante tutto. Il dolore si espandeva all’infinito.”
Infine il lettore viene a contatto con Fiamma: la protagonista assoluta di questo libro. E’ una ragazzina di diciassette anni, dai capelli rosso fuoco e una bellezza selvatica. Vive sola in un capanno nel bosco, completamente isolata dalla civiltà, l’unico suo contatto con il mondo esterno è rappresentato dal rapporto con Lucien, un vecchio amico della madre che le ha insegnato a leggere e a scrivere, e che ogni tanto va a farle visita portandole dei libri da leggere. Lei raccoglie erbe, prepara decotti, e sente moltissimo la mancanza di quello che è stato l’unico suo vero amico: Raphael. In fondo è anche arrabbiata nei suoi confronti: anche lui l’ha abbandonata per partire per la guerra, con la promessa di tornare, che non si è mai concretizzata. La sua solitudine non le pesa,e ogni sera si porta fino al limitare della fattoria di Raphael sperando sempre di vederlo riapparire e lì si scontra duramente con Yann, pieno di astio e di dolore. Perché Yann la odia. Anche se non dovrebbe. Molto tempo fa è stata proprio Fiamma la prima a prestargli i soccorsi alla sua gamba, e a cercare di alleviare i dolori alla gamba. In realtà lui si rifugia nell’odio che ha scelto di provare per lei quando sentimenti più oscuri e profondi si fanno strada in lui. Deve odiarla, perché lei è la strega, non c’è nulla da obiettare. Sarà don Agape a scoprire l’esistenza di Fiamma, e di come sia considerata da tutti “la strega”, decidendo:
“di ricondurre quell’anima smarrita in seno al gregge”.
Riuscirà nel suo intento o sarà lui stesso ad essere salvato dall’affascinante ragazza? E Yann smetterà di odiare per ascoltare finalmente la voce del cuore?
Fede ed amore sono i temi precipui del testo. Si intrecciano, trascinando il lettore in un compendio assoluto di emozioni, sempre più forti col procedere della lettura. Un libro intenso,profondo, una storia destinata a lasciare un segno importante nel solco della letteratura.
Il romanzo è, anche, ricco di magia e di poesia, a tratti anche fin troppo crudo e violento, soprattutto nei confronti di Fiamma. Un peso determinante all’interno della narrazione è dato dalla superstizione tipica dei piccoli paesi, che prevale su tutto e tutti, e invade ogni cosa, rendendo ciechi ed ottusi la maggior parte degli abitanti della comunità. E’ un libro che penetra a fondo nel cuore e nell’animo del lettore, che conquista con una prosa delicata ed incantevole. Un romanzo che si libra alto nel cielo, che descrive una concezione dell’amore puro e profondo, capace di accogliere in sé dolore e risentimento, con rispetto e serenità.
Una storia che trascina e colpisce per un’autrice che sicuramente farà parlare ancora. Davvero una intrigante ed affascinante lettura.

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Commenti

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Bella recensione Ornella, complimenti! Sono d'accordo con te riguardo alla scrittrice, Francesca Diotallevi e riguardo al libro, che è affascinante e poetico.
In risposta ad un precedente commento
ornella donna
06 Novembre, 2017
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Grazie a te. Sì è davvero un bel libro, scritto bene che scorre via veloce. E stupisce come si possa ancora essere così ottusi di fronte alla superstizione e alla malafede... Ma tant'è.....
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