Dettagli Recensione

 
I pugnalatori
 
I pugnalatori 2009-06-24 08:35:47 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    24 Giugno, 2009
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Strategia della tensione

Il 1° ottobre 1962 la città di Palermo è funestata da una terribile azione criminale; infatti, alla stessa ora, e in luoghi diversi tredici persone, in nessuna relazione fra loro, vengono pugnalate da sconosciuti. A investigare sul grave fatto di sangue, che appare subito come il frutto di una sordida macchinazione, è il procuratore Guido Giacosa, piemontese e da poco dimorante in Sicilia. Riuscirà, con non poche difficoltà, a scoprire i colpevoli e anche i mandanti, ma questi ultimi sono personaggi di elevato livello e il povero magistrato ne uscirà distrutto.

Da un fatto veramente accaduto, Leonardo Sciascia costruisce qualche cosa di più di un romanzo storico, ma un’indagine nell’indagine, una serrata e logica dissezione del potere che, nelle sue faide, richiama comportamenti che saranno motivo di lutti più di un secolo dopo.

E’ veramente rilevante la lucidità con la quale lo scrittore siciliano descrive l’atmosfera dell’epoca, di una Sicilia da poco parte del Regno d’Italia, con i nobili locali che proseguono nel loro assurdo gioco di abbracciare la causa del nuovo governante, per poi immancabilmente chiedere il ritorno del precedente, tutti tesi a speculare vantaggi spesso risibili.

In un complotto di grande portata solo l’opera di Giacosa, onesto e ligio funzionario di giustizia, riesce a impedirne la prosecuzione, volta a creare destabilizzazione, sfiducia, paura nei cittadini per stragi inspiegabili che purtroppo ricorrono nella storia del nostro paese. Gli indizi, le prove sono tali da consentire la condanna degli esecutori e dei mandanti, ma nelle mani del boia finiranno solo quei pugnalatori che per una modesta somma hanno sparso il terrore in città. La testa del serpente, nobili ed ecclesiastici, non viene nemmeno scalfita, nella logica aberrante che i poteri e i contropoteri sono composti da individui della stessa pasta, una specie di confraternita che gioca a una guerra le cui vittime sono solo i cittadini.

I pugnalatori è indubbiamente un’opera minore, ma il pensiero di Sciascia la permea dalla prima all’ultima riga. E infatti il romanzo termina con una frase che abbiamo già sentito troppe volte: Ad un certo punto del suo intervento sull’interpellanza La Porta, Francesco Crispi aveva detto:- Penso che il mistero continuerà e che giammai conosceremo le cose come veramente sono avvenute.

Sciascia laconicamente aggiunge: Si preparava così a governare l’Italia.

La lettura è più che consigliata.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
10
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Morte nel chiostro
La Santuzza è una rosa
La portalettere
La fotografa degli spiriti
Il boia e la contessa
Rubare la notte
Non si uccide di martedì
Oro puro
Ferrovie del Messico
Resta con me, sorella
La Malnata
Piero fa la Merica
Vi avverto che vivo per l'ultima volta
Se esiste un perdono
Una piccola pace
Gente in Aspromonte