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Vivere, amare, capirsi
 
Vivere, amare, capirsi 2014-08-15 20:24:54 Pia Sgarbossa
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Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    15 Agosto, 2014
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L'AMORE VA MOSTRATO.

Leo Buscaglia vive in una famiglia che gli regala il dono più bello : gli mostra l'amore.
Due genitori tanto poveri ma tanto ricchi d'amore, fatto di continui contatti, abbracci , condivisione e autentica attenzione.
Forte di questa preziosa esperienza , l'autore desidera da subito ampliare e confrontare le proprie conoscenze e viaggia il mondo per arricchirsi ancor di più.
E l'amore diventa il contenuto della sua professione , diventando professore universitario dell'amore!
Ogni riga di questo libro trasuda di gioia ed entusiasmo per la vita.
Una vita che viene intesa come il percorso di un viaggio, in cui ogni passo diventa momento da assaporare intensamente.
Tantissimi i messaggi che mirano ad aiutarci a capire che il viaggio più importante deve essere fatto dentro noi stessi.
Ognuno di noi è speciale e ha il dovere di progredire al massimo per potersi donare agli altri.
Interessanti i suggerimenti che lancia l'autore ai genitori , agli insegnanti e alle persone tutte.
AI GENITORI il compito di dare esempio e credibilità con atti concreti d'amore e di fiducia nei confronti dei figli, tutti i figli, spronandoli ad affrontare tutti i momenti della vita, sia di gioia, sia di sofferenza, per avviarli a diventare adulti, evitando protezioni assurde che favorirebbero nel loro futuro un inevitabile fallimento. GENITORI CHE DEVONO ESSERE CIO' CHE DESIDERANO CHE I FIGLI SIANO.
AGLI INSEGNANTI il dovere di insegnare l'umanità con le sue imperfezioni prima di tutto, di essere dei buoni facilitatori di discipline, di avere la consapevolezza che un apprendimento avviene solo se c'è la motivazione e soprattutto di aiutare gli alunni a tirare fuori le potenzialità e la bellezza che ognuno ha in sè, ricordando che poichè in ogni contenuto c'è tutto, si possono privilegiare contenuti che fanno parte del vissuto psicologico del bambino, evitando di propinare cose astruse.Bellissimo l'invito alla valorizzazione del positivo ,anche nella correzione dei compiti.
INSEGNANTI CHE DEVONO ESSERE ENTUSIASTI DEL PROPRIO LAVORO.
AI FIGLI l'invito alla tolleranza ,al fine di capire che ogni genitore è una persona, con dei pregi e dei limiti, per giungere ad una capacità di responsabilità personale.
A TUTTI Buscaglia si rivolge per ricordare che è sempre possibile il cambiamento con l'esortazione ad una rinnovata fiducia verso gli altri e alla capacità di costruire ponti, al fine di superare la separatezza, per approdare alla gioiosa accoglienza del prossimo.
Sollecita tutti a volersi bene e progredire al massimo per poter farsi dono agli altri , imparando ad amare senza aspettarsi nulla in cambio e a gioire ogni qualvolta si ottenga gratitudine, a capire che la vita va vissuta nel presente, senza rancori volti al passato e senza aspettative verso il futuro.
Fantastico il monito a non aspettare...a dire ora "ti voglio bene", a fare ora ciò che ci può migliorare la vita.. a non dare importanza alle cose, bensì a trovare tempo per le persone che ci sono care o che hanno bisogno di noi. A guardare alle persone con interesse vero, evitando le frasi di convenienza, imparando a domandare e rispondere con una nuova e rinnovata consapevolezza.
Ho letto con trasporto questo dono che Leo Buscaglia ci ha fatto.
Ho amato la sua gioia nell'abbracciare sempre le persone, la sua capacità di PARLARE non agli altri, ma CON GLI ALTRI...testimonianza di vita che dovrebbe essere adottata da tutti: genitori e insegnanti in primis.
Il messaggio più bello e più profondo che l'autore ci manda è il suo SI , ALLA VITA...SEMPRE! Una vita che non sempre si può capire ma che va vissuta in pienezza , con la consapevolezza che esiste sempre un'alternativa a quasiasi delusione o forma di smarrimento.
Un libro che è , a mio avviso, l'apoteosi della vita.
DA LEGGERE...ASSOLUTAMENTE...
Pia

P.S. : Aneddoto simpatico sulla mancanza di fiducia.
Un signore sta per fare una curva stretta di montagna. Sopraggiunge un'auto con una signora che gli urla "porco". Il signore le risponde a tono"troia".
Passata la curva, il signore si scontra con un porco e lo uccide.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ai genitori che desiderano essere dei buoni genitori; agli insegnanti che mirano all'efficacia del proprio insegnamento. A tutte quelle persone che sentono "un vuoto esistenziale".
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Sempre precisa e approfondita Pia nei tuoi commenti.....Brava! L'aneddoto finale, perdonami, non mi sembra il massimo prenderlo ad esempio per l'argomento "mancanza di fiducia".......
Grazie Francesca per il tuo intervento
Quando l'ho letto, io l'ho trovato simpatico, ma soprattutto veritiero e molto simbolico.
Trovo che la comunicazione verbale sia nella realtà come nel virtuale, molto esemplificativa di quello che è il vero sentire di ogni persona. Riscontro spesso questa incapacità di credere agli altri e ho provato sovente l'essere stata travisata nei discorsi come anche mi è giunta una forte mancanza di fiducia...addirittura manca la volontà di volerlo fare. Al giorno d'oggi sono rare le persone disposte a rischiare...e credere....e a dare fiducia. Ma questo è il mio semplice pensiero.
Ciao, Pia.
Pia
Pia, la tua recensione e' interessantissima.
Pensavo, in linea generale, che libri con titoli di questo tipo fossero 'specchietti per le allodole'. In questo caso evidentemente non e' cosi'.
Grazie Emilio.
Sai, in libri come questo non trovi risposte e meditazioni culturali e filosofiche.
In questo libro l'autore ci parla col cuore e con la sua esperienza; in ogni riga traspare il suo amore per l'umanità. Da' dritte importanti che profumano di positività e ottimismo.
Mi resterà nel cuore per esempio la domanda che ilo suo papà gli faceva ogni sera , e cioè gli chiedeva che cosa di nuovo egli avesse imparato durante il giorno. Se tanti papà trovassero il tempo per fare una cosa simile. Ho amato anche l'importanza che da' alla capacità di abbracciare e di saper creare un ponte di contatto col prossimo. In una società in cui molte persone soffrono di solitudine e di vuoti esistenziali, credo che un libro come questo possa contribuire a non lasciarsi andare e a ritrovare una rinnovata speranza di vita.
Ciao, Pia
In risposta ad un precedente commento
GLICINE
16 Agosto, 2014
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Spesso è più facile non dare la propria fiducia che "rischiare" nel darla.... Personalmente sono più propensa a dare la mia fiducia ed eventualmente dovermi ricredere, piuttosto che evitare a priori di concederla.... Tutto questo per dirti, Pia, che la mia fiducia ce l'hai in pieno... Ciao
Bella recensione Pia, ben argomentata e interessante mi ha colpito notevolmente e ritengo che sia un ottimo spunto di riflessione. Una lettura da non perdere direi :)
Grazie Francesca , apprezzo tantissimo quello che mi dici. Ho una particolare simpatia per coloro che sanno osare e rischiano nell'affidarsi. Io mi auguro di continuare nel tempo a meritarmi la tua fiducia che ricambio in pieno e di cuore !
Pia
Grazie Mian88!
Un libro che lancia positività e ottimismo merita di essere letto.
Spero che un giorno tu vorrai leggerlo.
Non aspettarti conoscenza ad alto livello...Troverai una conoscenza ad un livello medio...ma una capacità di tatto e sensibilità davvero notevoli.
Credo che ognuno possa trovarvi buoni spunti di riflessione.
Io sono stata particolarmente colpita, perchè ho trovato teorie di vita che sono già mie, grazie alla mia esperienza di vita. E' stato bellissimo trovare conferme...ne sono rimasta entusiasta!
Grazie!
Pia
A me, devo confessarti, l'aneddoto finale è sembrato simpatico e riconducibile a una certa mancanza di fiducia come ormai emerge nei rapporti umani del quotidiano... nel senso che uno che risponde "troia" a chi gli dice "porco", senza sapere quale possa mai esserne la ragione ("porco" è un insulto che solitamente non viene tirato a caso), dimostra che siamo anche un po'... stressati (?)...
Grazie Rollo, hai detto magnificamente e meglio di me il mio pensiero. Grazieeee di cuore!!!
Sapessi quante volte io dico una frase e vengo fraintesa in modo del tutto inaspettato...in particolare mi sono accorta che ne viene fatta un'i interpretazione sessuale..e io non ne avevo la minimissima intenzione. Perciò sovente sto attenta al linguaggio...molto più di un tempo.
Quindi: mancanza di fiducia...incapacità di rischiare...voglia di non credere a nessuno, compreso se stessi...e cattiva interpretazione...Questi i temi ricorrenti in una comuniazione odierna...
Ciaooo, Pia.
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