Dettagli Recensione

 
Alla ricerca delle coccole perdute
 
Alla ricerca delle coccole perdute 2021-02-04 13:08:21 Endlesslybooks
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
5.0
Approfondimento 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Endlesslybooks Opinione inserita da Endlesslybooks    04 Febbraio, 2021
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Non siamo altro che nevrotici

Questo è un bellissimo ed arrivabilissimo trattato di psicologia evolutiva. Lo reputo il classico libro da tenere sul comodino per capire ogni volta i nostri errori e come funzioniamo. Lo stile è ironico, all'avanguardia, in molte pagine non può non nascere un sorriso. Il linguaggio è colloquiale, semplice e riesce a spiegare concetti non alla portata di tutti: è un saggio di psicologia ma al tempo stesso è una spiegazione che un amico preparato in materia ti può dare. Tutto è sviluppato secondo concetti logici, è impossibile perdersi tra le pagine.

In sostanza viene spiegato il perché siamo nevrotici e qual è la causa delle nevrosi ansioso-depressive (di cui il mondo è pieno). La società ricca, tecnologica, avanzata causa un rallentamento nel processo di crescita psichica dell'individuo. Differentemente dalle società povere (dove i bambini diventano adulti anche forse troppo presto), gli adulti delle società capitalistiche, rimangono bambini fino ai trenta-quaranta anni perché non riescono a mettere in atto quelle caratteristiche utili alla sopravvivenza.

Giacobbe descrive tre personalità (più una quarta: l'apice, che verrà approfondita in un testo a parte): bambino, adulto, genitore. E' un processo naturale; gli stessi animali subiscono questa evoluzione. In un individuo sano, le tre personalità si alternano in base alla situazione ambientale che si presenta. L'individuo nevrotico, invece non è in grado di attivare questo meccanismo: o è bloccato in una delle personalità o non riesce ad attivare le altre. Il passaggio tra le fasi è fondamentale e non può essere con un ordine diverso. Non esiste il passaggio bambino-genitore. Questo perché è solo l'adulto colui che è in grado di amare, le altre due personalità non lo sanno fare.

Ma chi sono queste tre figure?
BAMBINO: è colui che è umile, sa chiedere scusa, aiuto, perdono, sa giocare con la vita non prendendola troppo sul serio. Per contro però, vive in un costante stato di paura perché d solo è incapace di dominare l'ambiente. Quindi usa il genitore surrogato come stampella data la sua insicurezza, frustrazione, gelosia, a non accettazione della realtà: pretende assistenza e amore continui.

ADULTO: domina l'ambiente, convive con la propria solitudine e gli altri li cerca per piacere non per bisogno. La libertà è per lui sacrosanta, ha autostima, è sicuro di sé non dipende dall'altro, ha delle paure più reali, si adatta all'ambiente e alle difficoltà dato che ha i mezzi per poterle superare. Non gli interessa possedere ma usare, l'amicizia è un valore importante Eppure non è capace di essere umile, chiedere scusa, non sa giocare, è egoista perché non si dedica agli altri.

GENITORE: si dedica agli altri senza aspettative, è capace anche di un amore universale, dettato dal superamento della paura dell'altro. E' il punto d'arrivo dell'evoluzione.

Le tre personalità ovviamente possono essere nevrotiche tant'è che i loro aspetti più negativi sono accentuati e vanno a impedire la normale alternanza. Il genitore normale non sembra avere lati negativi ma può diventare un nevrotico se punisce o è estremamente autoritario.

Vengono poi esposte le descrizioni delle coppie nevrotiche combinate mostrando la varietà (e l'impossibilità) di avere una relazione. La coppia sana è una contro le sei malate: ecco perché l'amore e le relazioni amorose non possono stare in piedi. Il punto è che l'amore sano è una rarità e le persone che riescono a vivere questo sentimento possono diventare il bambino, l'adulto, il genitore dell-per l'altro a seconda della situazione. Per questo motivo i matrimoni falliscono e la società è nel caos.

BUDDHA: è l'ultima personalità, quella spirituale e consapevole che si attiva solamente dopo essere stato un genitore. E' la fase della saggezza, la paura della vita on esiste più e si è completamente salvi dalla nevrosi: la sofferenza è qualcosa che non si teme più. E' quindi la parte finale del bellissimo viaggio all'interno di sé stessi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il miracolo Spinoza
A proposito del senso della vita
Vietato scrivere
L'amore sempre
Homo Deus
Eros il dolceamaro
Quando i figli crescono e i genitori invecchiano
Questo immenso non sapere
Un mondo sbagliato
Il metodo scandinavo per vivere felici
Storia dell'eternità
Basta dirlo
Contro il sacrificio
Il corpo elettrico
Il grido di Giobbe
Verso un sapere dell'anima