Gratitude Gratitude

Gratitude

Saggistica

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Ci son quelli che amano i bilanci, la nostalgia, tornare piuttosto che partire. Ci son quelli, invece, che guardano sempre avanti e preferiscono mille volte gli inizi alle conclusioni. Lorenzo Jovanotti Cherubini è uno così, uno che, non appena finisce un disco, non vede l'ora di farne uno nuovo. Ma anche per quelli come lui arriva prima o poi il momento di volgere lo sguardo all'indietro e fare, se non un vero e proprio bilancio, almeno un backup. Per liberare spazio salvando il passato. A venticinque anni da È qui la festa?, il suo primo grande successo, Lorenzo Cherubini tira il fiato e si racconta: la passione per il rap, le notti in consolle, gli inizi a Radio Deejay e, all'improvviso, la sensazione di essere al centro della scena della musica italiana, senza sapere bene come. E poi i viaggi, le idee, le canzoni scritte di getto e subito incise, o quelle tenute in un cassetto per anni. Come Bella, rimasta musica fino all'arrivo della moglie Francesca. Sì, perché c'è anche questo in Gratitude, c'è forse soprattutto questo: l'ispirazione che viene dalle persone e dall'amore per le persone. La donna della vita, un fratello che non c'è più ma che si sente sempre...



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Gratitude 2014-05-13 10:53:56 Sydbar
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Sydbar Opinione inserita da Sydbar    13 Mag, 2014
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Gratitude=Gratitudine

Approcciarsi ad una biografia è sempre un'incognita, in fondo è la storia della vita di un individuo, noi non possimo giudicarla perchè come si diceva in Radiofreccia "Noi non sappiamo proprio un ca... della vita di un altro".
In questo caso la cosa però è più semplice perchè Gratitude è la storia dei primi 25 anni di carriera di uno dei personaggi dello spettacolo più popolari d'Italia...Jovanotti al secolo Lorenzo Cherubini.
Ho trovato quest'opera all'interno del mega cofanetto BackUp e ho voluto attendere il momento più appropriato per leggerlo, forse per tirarmi un po' su da una serie di stati di sconforto.
Lorenzo racconta ogni concepimento gestazione e parto delle sue opere dalle quali immediatamente scaturisce uno sviluppo dal vivo in concerti.
Alcune cose le conosciamo davvero tutti anche senza dover leggere il libro, altre sono delle grandi rivelazioni ma poi francamente non sono poi così tante.
Sicuramente Lorenzo è stato "Un ragazzo fortunato" anche perchè molto giovane ha avuto la possibilità di lasciarsi catapultare nel mondo che più si adatta alla sua persona...quello della musica, quella che ti parte da dentro che si improvvisa e per i lettori come il sottoscritto rimangono indelebili quelle prime uscite su DJ Television o su Radio DJ, quella moda del cappellino BOY, del jeans di una nota marca e di una America stelle e strisce a cui questo artista si è ispirato nei primi anni.
Per me è stato molto malinconico l'inizio dell'opera anche se mi aspettavo, soprattutto per alcuni passaggi, un po' più di approfondimenti e curiosità.
L'opera scorre liscia come una bella canzone che segue il suo ritmo, il suo groove, le sue rime e le sue improvvisazioni come gli spettacoli live dell'autore.
Forse si poteva concedere maggiormente il "nostro" signor Cherubini, in alcuni passaggi è davvero poco convincente e fugace però per chi ha scandito con una parte della sua musica alcuni momenti della propria vita, la lettura di questa biografia era imprescindibile.
Gratitudine per quanto ci hai donato in questi 25 anni.
Buona lettura a tutti.
Syd

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Gratitude 2013-12-12 08:24:33 C.U.B.
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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    12 Dicembre, 2013
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Un ragazzo fortunato

Correva l'anno 1985 e lui era poco piu' che un ragazzino, erano i giorni della sua prima canzone, del suo primo disco e di lì a poco sarebbe arrivata la chiamata di Claudio Cecchetto a cambiargli la vita.
Io ero poco piu' che una bambina, ma fremevano gli anni, giravano i dischi e in quegli impianti stereo mastodontici degli anni Novanta la sua musica era sempre piu' diffusa e io sempre lì, dieci anni indietro suppergiu' a rincorrerlo.
Joe Vanotti, il nome italoamericano che per un errore tipografico si legge diversamente, ma si pronuncia uguale. Jovanotti, questo ragazzone di quasi 50 anni che dice di non saper cantare o suonare uno strumento ma che continua a saltare e sorridere e comporre canzoni e mixare energia, a cui spesso direi grazie, perche' mi carica di buonumore. 
Se amate la sua musica e i suoi testi certamente apprezzerete anche questa autobiografia  in cui Lorenzo racconta la sua carriera e poi l'amore, i viaggi, i libri, le idee, gli errori.
Leggendo la sensazione e' di primavera, magari che ne so, all'Arena di Verona in una pausa prova, coi piedi penzoloni dal palco e un Chinotto in mano, lui parla e tu ascolti. E mentre ascolti dici bello fare un passo indietro e scoprire di sapere ancora a memoria le sue prime canzoni piu' immature, quelle a cui non pensi da vent'anni. Bello avvertire un brivido quando cita proprio il tuo titolo preferito.
Con una scrittura semplice e colloquiale, ripercorrere la sua evoluzione professionale e momenti intimi della sua vita mi ha emozionata, mi ha commossa piu' volte perche' a me questo  tipo piace da matti.
E se lo leggo così come se lo ascolto penso positivo, e mi scopro a sorridere per 176 pagine con quel bellissimo sorriso ebete che ha il lettore -ovunque- quando sta solo col suo libro. E tra una jella e l'altra ci scappa che mi senta pure io una ragazza fortunata. 
Essenzialmente lui, in ogni parola del testo. Se con lui state bene non perdetevi il libro, corredato tra l'altro di belle foto e di citazioni dalla sua letteratura preferita.
Buona lettura, che e' un po' come un concerto, sia durante che dopo.

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