Hitler Hitler

Hitler

Saggistica

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La presentazione e le recensioni di "Hitler", saggio di Giuseppe Genna edito da Mondadori. II personaggio che si muove attraverso snodi poco conosciuti oppure tristemente noti, il protagonista di queste pagine, è di fatto Adolf Hitler. E questo è il primo romanzo che sia mai stato scritto su Adolf Hitler. Non ci sono discronie né invenzioni; Genna piuttosto dilata particolari e fatti reali della vita del Führer, dalla sua infanzia fino al suicidio nel bunker, con sguardo attonito di fronte allo scatenamento di uno tsunami di coincidenze che conducono al potere una nullità: l'omuncolo destinato a produrre Ia più efferata tragedia della storia. Hitler è, secondo il suo biografo Joachim Fest, la "non persona", un essere che irradia non essere e morte, banalità e follia, l'uomo le cui donne - tutte - tentarono il suicidio. Ma qui non c'è quasi nulla della morbosità che affligge tanta storiografia hitleriana, né indagini fantasiose sulla sua vita sessuale né evocazioni di inverificate forze esoteriche: Hitler è irrevocabilmente consapevole e responsabile, gli eventi sono descritti per come è accertato che andarono. Ricamare con la finzione sul la ferita che ha marchiato a fuoco il Novecento sarebbe osceno, come ha detto Claude Lanzmann, l'autore di "Shoah" che ispira ogni pagina di questo libro. Strutturato per capitoli concepiti come le metope di un frontone, il romanzo di Genna sorprende per come connette i fatti più risaputi con elementi assai poco noti della vita del Führer. Dall'incredibile labirinto familiare da cui fuoriesce il piccolo Hitler, con i suoi deliri di grandezza e le sue improvvise abulie, all'esperienza limite dell'umanità disfatta nel gorgo della Männerheim, l'ostello per poveri e criminali dove passa anni da nullafacente; dall'esposizione al fuoco e ai gas della Prima guerra mondiale al ricovero in ospedale; dal rapporto incestuoso con la nipote Geli Raubal al comporsi dell'abominevole, grottesca corte dei suoi scherani. Quest'opera ispirata e severa smonta qualunque funzione mitica attribuita al Führer, è il canto che non può ma vorrebbe risarcire di amore e di pietà le vittime del suo sterminio. Senza nulla concedere a lui personalmente, all'essere che più di quaranta volte pensò di suicidarsi, non riuscendoci che alla fine, dopo aver trascinato con sé nel baratro milioni di vite.



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Hitler 2013-05-23 21:56:10 marlon
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marlon Opinione inserita da marlon    23 Mag, 2013
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il vuoto assoluto

E sono cinque ! Ho letto cinque libri di Genna e come sempre la sensazione che ho provato è stata quella di masticare e ingoiare cocci di vetro. L’ultima fatica dell’autore ripercorre interamente la vita di Adolf Hitler,dalla nascita al suicidio… ebbene la domanda ricorrente è sempre la stessa, come può un essere inetto,mediocre ,depravato (aggettivi ce ne sarebbero ancora) scatenare l’inferno sulla terra? Non ho certo la presunzione di saperlo o poterlo spiegare, ma il romanzo/saggio (difficile dare una definizione) descrive in modo esaustivo il protagonista. La NON persona, la scatola vuota,il manichino, l’ essere immondo incapace di provare amore o pietà. Curiosa è l’ascesa al potere, una serie di coincidenze(???) che porteranno il protagonista a conquistare la Germania e dare inizio ad un incubo senza fine!! La fedele descrizione dei suoi complici è a dir poco grottesca, Goring,Goebbels,Himmler sono dei freaks da circo. I loro pensieri, le loro azioni e le assurde perversioni sessuali mi hanno fatto cadere in un pozzo nero . Il male comunque lancia segnali inequivocabili e sta a noi comuni mortali saperli captare..L’autore non tocca mai l’argomento “esoterismo” e gliene sono grato ma tra le righe fa capire che non tutto è stato raccontato ( il sangue di Goring…). Comunque ciò che emerge è il nulla che contiene il corpo, il cuore e la mente di Hitler, tanto da farlo sembrare uno strumento, NON UN UOMO !!! Uno strumento nelle mani di chi ? Lettura consigliata a tutti . Non solo per ricordare ma anche per capire,indagare e saper cogliere ogni “ sfumatura “anche nel 2013 !!!

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Hitler 2011-10-03 21:15:04 Gondes
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Gondes Opinione inserita da Gondes    03 Ottobre, 2011
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HITLER

Se si vuole capire cosa a spinto un uomo ad una pazzia simile, questo è il libro adatto. All’inizio della lettura mi sono chiesto più volte il perché la mia scelta era caduta proprio su questo titolo. Quasi mi vergognavo a portarlo con me, ma poi è prevalso la mia voglia di conoscere anche se conoscere è stata una sofferenza.
Genna ripercorre, a partire dall’infanzia fino alla morte, la storia di questo uomo, anche se è veramente difficile chiamarlo in questo modo. Tratteggia un giovane ragazzo, insicuro e perdente che ha conosciuto molte sconfitte ed umiliazioni, ma che purtroppo ha saputo rialzarsi e diventare quel Hitler che tutto il mondo conosce. La sua esistenza è stata da subito difficile, contrassegnata da un carattere particolare, che ha alimentato fin dalla giovane età un odio verso una particolare etnia: gli ebrei. Per lui erano il male assoluto, sopra ogni cosa. L’ebreo era causa di tutti i problemi; rubavano il lavoro ai cittadini ariani, avevano preso possesso delle istituzioni e decidendo quindi il futuro della società moderna. Questa convinzione lo ossessionò in maniera esagerata, ma inizialmente non riuscì a mettere in pratica i propri progetti di vendetta in quanto non aveva il potere e la possibilità di convincere le folle. Perché ricordiamoci che un aspirante dittatore, ha bisogno del popolo per realizzare i propri “sogni”. Deve convincere, aizzare, modellare ed emozionare la folla, che si deve sentire protetta proprio dai suoi proclami. In seguito purtroppo ci furono una serie di eventi socio-politici che portarono questo spietato uomo al potere, con le conseguenze che tutti conosciamo. Il libro è scritto molto bene con inseriti nel suo interno degli spezzoni di documenti autentici, che rendono il racconto ancora più verosimile e scorrevole. Unica nota negativa è il fatto che le ultime vicende, come per esempio il "d-day" o la caduta del regime sono trattate in modo molto veloce, mentre secondo il mio parere necessitava di altre 200/300 pagine. Chiaramente l'autore a voluto evidenziare in maniera più completa il periodo meno conosciuto di Hitler, la sua ascesa a discapito della "caduta".

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Hitler 2008-08-11 10:29:10 Maurizio
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Opinione inserita da Maurizio    11 Agosto, 2008

Hitler

Potremmo chiamarlo romanzo storiografico . Quello che più colpisce è lo stile dell'autore , quasi telegrafico , essenziale ma estremamente efficace nel rendere emozioni , pensieri e tutta la follia colletiva della germania nazista . Vengono svelati particolari chiave nell'evoluzione dei fatti del periodo , coincidenze storiche che portano a un convincimento nel lettore dell'esistenza di un "determinismo inconscio" come arbitro finale della vicenda .

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Hitler 2008-01-26 05:37:28 Piergiorgio
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Opinione inserita da Piergiorgio    26 Gennaio, 2008

Hitler

Formalmente non si tratta di un saggio su Hitler, ma di un romanzo, anche se è chiaro che qui i generi si mescolano. Dunque, premettendo che non avevo mai letto biografie o saggi su Hitler, il libro mi ha fatto scoprire alcuni aspetti storici che non conoscevo. Un po' pesante come lettura.

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