Romanzi

Notte fonda in via degli Angeli

Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Notte fonda in via degli Angeli
Elisa Montani è disperata. La rivista per cui scriveva è fallita, non ha più soldi neanche per l'affitto di casa, e ha appena scoperto che il suo fidanzato la tradisce. Si rende conto di non avere più nulla, quando le accade qualcosa di singolare e imprevisto. Viene a sapere che un suo zio, che non vedeva da quando era bambina, le ha lasciato in eredità il suo studio da detective, a condizione che si prenda cura di Quin, un magnifico pastore tedesco femmina. Elisa si arrangia a vivere con Quin nello studio dello zio. Non ha mai avuto un cane prima di allora e Quin la sorprende svelandole un mondo nuovo, ricco di affettuosi colpetti dati con il muso, sguardi dolci, repentini inviti al gioco e tanta allegria. Elisa inizia a proporre la sua collaborazione ad altre riviste, ma l'incontro con un giovane attraente dai bellissimi occhi blu e la visita di un'elegante cliente di suo zio tormentata dalla gelosia scombinano i suoi piani. Elisa, infatti, accetta di investigare sul marito della signora, noto professore universitario, e sulla sua amante. L'indagine, però, si complica per il sopravvenire di un omicidio. E saranno proprio Roma, attraverso i suoi meandri più sconosciuti, e Quin, dal fiuto eccezionale, ad aiutare Elisa nella soluzione del mistero. Immerso nell'atmosfera del giallo che sfuma nel rosa, il romanzo si ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto a Roma, e testimonia come a volte la realtà superi veramente la fantasia.

Letteratura italiana

Divorziare con stile

Valutazione Redazione QLibri
 
2.5
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3.9 (3)
Divorziare con stile
Mentre vive, Vincenzo Malinconico cerca di capire come la pensa. Per questo discetta su tutto, benché nessuno lo preghi di farlo. Abilissimo nell'analizzare i problemi ma incapace di affrontarli, dotato di un'intelligenza inutile e di un umorismo autoimmune, si abbandona alla divagazione filosofica illuminandoci nell'attimo in cui ci fa saltare sulla sedia dal ridere. Malinconico, insomma, è la sua voce, che riduce ogni avventura a un racconto infinito, ricco di battute fulminanti e di digressioni pretestuose e sublimi. Puri gorgheggi dell'intelletto. Questa volta Vincenzo e la sua voce sono alle prese con due ordini di eventi: il risarcimento del naso di un suo quasi-zio, che in un pomeriggio piovoso è andato a schiantarsi contro la porta a vetri di un tabaccaio; e la causa di separazione di Veronica Starace Tarallo, sensualissima moglie del celebre (al contrario di Malinconico) avvocato Ugo Maria Starace Tarallo, accusata di tradimento virtuale commesso tramite messaggini, che Tarallo (cinico, ricco, spregiudicato e cafone) vorrebbe liquidare con due spiccioli. La Guerra dei Roses tra Veronica e Ugo coinvolgerà Vincenzo (appartenente da anni alla grande famiglia dei divorziati) molto, molto più del previsto. E una cena con i vecchi compagni di scuola, quasi tutti divorziati, si trasformerà in uno psicodramma collettivo assolutamente esilarante. Perché la vita è fatta anche di separazioni ricorrenti, ma lo stile con cui ci separiamo dalle cose, il modo in cui le lasciamo e riprendiamo a vivere, è - forse - la migliore occasione per capire chi siamo. E non è detto che sia una bella scoperta.

Letteratura italiana

Cortile Nostalgia

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4.1 (2)
Cortile Nostalgia
A Palermo c'è una piazzetta abitata dalla magia, dove ogni notte sette fate, una chiù bedda di n'autra, rapiscono i passanti per condurli verso luoghi lontani e poi riportarli a casa, storditi dalla meraviglia, alle prime luci dell'alba. È in questo cortile che vive Mario Mancuso, nel cuore dell'Albergheria, tra le abbanniate dei mercanti di Ballarò e i rintocchi del campanile di Santa Chiara. Orfano, ha conosciuto solo l'affetto di zia Ninetta, che però lo abbandona al primo giro di vento, inseguendo i propri sogni. L'incontro con Melina è la sua occasione per ritrovare in una nuova famiglia il calore che il destino gli ha negato. Per lei, bella e infelice, quel ragazzo rappresenta la libertà da due genitori che l'hanno educata più alle privazioni che all'amore. Lo sposo però deve partire per Roma, dov'è stato assegnato come carabiniere semplice, così le nozze sono celebrate in fretta e furia, e con la stessa voracità vengono consumate. Forse soltanto un figlio può colmare la distanza tra marito e moglie, sempre in bilico tra tenerezza e passione; ed è così che nasce Maruzza. A legarli sarà una sottile nostalgia, la stessa che gli abitanti della piazzetta, di Paesi e colori diversi, curano ogni sera con i piatti cucinati dalla donna che tutti chiamano Mamma Africa e che sembra avere lo stesso dono delle sette fate.

Letteratura italiana

La finestra sul mare

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4.3 (1)
La finestra sul mare
Sono le sei del mattino quando lo squillo del telefono irrompe nel silenzio, denso di sonno, che avvolge la casa. Una voce femminile stridula, all'altro capo dell'apparecchio, annuncia tra le lacrime: "Nonna Adele è morta". E il primo giorno di aprile e la vita di Viola da quel momento non sarà più la stessa. Nonna Adele le ha lasciato in eredità l'antica masseria di famiglia nel Salento. Dell'antico splendore, però, è rimasto ben poco. La facciata, un tempo bianca e ben curata, è ormai grigia e scrostata, erba e sterpaglie crescono indisturbate ovunque e la buganvillea che incorniciava rigogliosa la porta principale ha visto di certo giorni migliori. Solo il vecchio, grande ulivo al centro della corte sembra sopravvivere, imperturbabile, a quella desolazione. Viola non sa che farsene della masseria. Per di più, i ricordi racchiusi tra quelle mura sono troppo dolorosi da sopportare. Ma a casa non ha niente da perdere, e così, nonostante la contrarietà dei genitori, decide di restare. Non è certa che sia la scelta giusta. Di sicuro non è la più semplice. E qualcuno sembra peraltro non gradire il suo arrivo. Ma tra distese di ulivi, mandorli, campi di papaveri e un mare azzurro come il cielo, dopo tanti ostacoli, Viola ritroverà finalmente la perduta strada di casa, e dell'amore.

Letteratura italiana

Si sta facendo sempre più tardi

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4.3 (1)
Si sta facendo sempre più tardi
Ora con tenerezza, ora con sensualità, nostalgia, rimpianto, struggimento, rancore, ferocia o delirio, diciassette personaggi maschili attraverso diciassette lettere ad altrettante figure femminili, tessono i fili di un'insolita trama narrativa fatta di cerchi concentrici che paiono allargarsi nel nulla, povere voci monologanti forse avide di una risposta che non potrà mai venire. Ad esse risponde infine, raccogliendo le diverse vicende in un romanzo epistolare polifonico, una voce femminile distante, implacabile e allo stesso tempo colma di pena per loro. L'insieme è un percorso tra le passioni umane dove l'amore è l'illusorio punto centrale, in realtà punto di fuga che conduce verso le zone più oscure dell'animo.

Letteratura italiana

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