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Il bambino che si arrampicò fino alla luna
 
Il bambino che si arrampicò fino alla luna 2014-08-05 20:22:22 Martiii08
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Martiii08 Opinione inserita da Martiii08    05 Agosto, 2014
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La Luna come metafora del mondo

Ogni tanto fa bene tornare bambini..c'è chi ci riesce di più e chi ci riesce di meno. David Almond mi ha permesso di fare un passo indietro attraverso il personaggio di Paul, un bambino di circa dieci anni che del mondo vuole sapere il più possibile. Tanti sono i piani del palazzo sopra la sua testa, li vede ogni giorno e immagina come potrebbe essere viverci e poter avere una vista panoramica tale e quale alla loro. Ma una mattina Paul si sveglia con uno strano quesito in testa: e se la Luna fosse un buco all'interno del quale si nascondesse un mondo segreto? Partendo da questa domanda, si convince di dover andare a verificare di persona e fa la conoscenza degli inquilini del suo palazzo che si mostrano più strani del previsto. Il ginnasta Pody, Clara e il suo barboncino Clarence, la pazza Molly che abita all'ultimo piano e arreca dipinte in casa tutte le facce dei vicini in piccoli quadretti di legno. Paul incontra anche il padre e la madre che, preoccupati, si erano messi a cercarlo ovunque scala dopo scala, piano dopo piano, e insieme, guidati da Molly, si dirigono dal fratello di quest'ultima, Benjamin, il quale ha imparato a chiudersi in se stesso a seguito delle tante delusioni ricevute. Egli vive infatti sul suo divano, trascorrendo un'esistenza monotona e chiusa rispetto al resto del mondo, con un sacchetto in testa. Incuriosito però dalla tenacia del ragazzino, decide di accompagnarlo sulla Luna per verificare la sua tesi. E' così che prendono una scala e facendosi aiutare dagli altri inquilini riescono a raggiungerla. Ma quale sarà il vero finale di tutta questa storia?
La Luna di Paul è una metafora del mondo, delle circostanze della vita e dell'amicizia: non credevo di affezionarmici tanto. Al contrario è stata un'esperienza di lettura molto divertente e mi sono stupita della sua profondità, del tatto col quale lo scrittore tenta di spiegare ad un bambino il significato dell'amore e dei valori, quelli veri. Consigliato a grandi e piccini.

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