La ragazza di fuoco La ragazza di fuoco

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Christy Unbuonlibro Opinione inserita da Christy Unbuonlibro    18 Gennaio, 2016
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Trentacinquesimi Hunger Games

Ho aspettato più di un anno per leggere questo libro, sarà che il primo non mi aveva convinta o che avevo già visto il film, fatto sta che ha dovuto aspettare un po' sulla mia libreria.
Adesso, a lettura finita rimpiango di non averlo letto prima di aver visto il film, l'avrei apprezzato di più probabilmente. Ma nonostante ciò non è stata affatto una brutta lettura, anzi mi ha pure stupita, considerando la mia delusione riguardo il primo libro.
Non mi soffermerò sulla storia, potrei fare degli spoiler, quindi evito. Ma posso dire che il libro è
diviso principalmente in due parti: una iniziale in cui Katniss, la nostra protagonista, è nel suo Distretto 12 e affronta il Tour della Vittoria, dopo aver vinto l'ultima edizione degli Hunger Games e una seconda parte in cui si concentra maggiormente l'azione e proprio per questo, a mio parere, più interessante e avvincente. Infatti la prima parte mi ha un po' annoiata, per quanto possa essere molto importante ai fini della storia, avrei eliminato elementi che ho ritenuto superflui.
Leggendo, ma anche guardando il film, mi sono chiesta più volte come abbia solo potuto immaginare tutto ciò la Collins. Ha creato una storia fantastica, sorprendete ed è riuscita a descriverla chiaramente. Il lettore durante la lettura ha ben chiaro ciò che sta avvenendo e anche le spiegazioni a determinate situazioni sono abbastanza plausibili, peccato solo per le descrizioni non proprio dettagliate sui personaggi. Se non fosse per il film, non so se mi sarei fatta un'idea così accurata di chi si stesse parlando.
Quindi come dicevo, ho apprezzato molto la storia di questo libro, molto più della prima. Diversi sono i colpi di scena e i momenti adrenalinici che tengono alta l'attenzione del lettore. Anche se in certi casi credo che l'autrice abbia corso un po' troppo.
Un altro punto a sfavore, a mio parere, è la protagonista. Katniss mi piace molto, però certe volte la strozzerei! Ci sono scene in cui davvero non capisco i suoi pensieri e comportamenti e lì perde molto di credibilità, soprattutto visto le condizioni in cui si trova.
Tutto sommato comunque Hunger Games – La ragazza di fuoco mi è piaciuto, mi ha sorpresa e per questo si merita 4 voti. E' una lettura scorrevole, da poter leggere in poco tempo. Lo consiglio a chi ha già letto il primo, anche se non vi è piaciuto, credo che con questo possiate ricredervi!

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Vivix Opinione inserita da Vivix    06 Ottobre, 2014
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Rivolta!

Ho iniziato questo libro con entusiasmo perché, nonostante avessi già visto i film, il primo volume mi aveva appassionato molto. Be’, il secondo mi ha addirittura lasciato a bocca aperta! Erano davvero secoli che un romanzo non mi infiammava in questo modo e qui l’impresa era doppiamente ardua perché, ancora una volta, ero già a conoscenza degli eventi. Mentre però in “Hunger Games” il film era quasi identico al libro, qui sono stati omessi più avvenimenti, anche se marginali perciò c’è stata qualche sorpresa.
Non sono d’accordo con chi ha sostenuto che “La ragazza di fuoco” fosse solo una mezza copia del primo libro in quanto, se anche è vero che i protagonisti si trovano di nuovo nell’arena, il contesto è profondamente mutato. Lo stesso vale per il Tour della Vittoria che qualcuno ha trovato noioso: innanzitutto, per me non è stato così, e in secondo luogo è essenziale per la crescita psicologica di Katniss.
L’ultima riga del volume mi ha lasciato a occhi sgranati per lo shock e ho fortemente compatito i poveri disgraziati che hanno dovuto aspettare un anno per leggere il terzo.
Lo stile resta immutato con i suoi pregi e difetti, ma sto iniziando a pensare che, più che di mancanze, si tratti di peculiarità del modo di scrivere di questa autrice.

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LolloP Opinione inserita da LolloP    20 Agosto, 2014
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La saga si incendia

Nel secondo capitolo della saga di " Hunger Games" la Collins continua a tratteggiare con sicurezza la storia di Katniss Everdeen.
La ragazza, ora vincitrice del sanguinario reality show che fa da titolo all'opera, dà inconsapevolmente avvio ad una feroce rivoluzione, in grado di sovvertire l'ordine costituito di Panem.
Il romanzo si dedica ad analizzare le conseguenze del gesto che ha condotto Katniss alla vittoria, un gesto tramutatosi ormai in un atto di sfida al Governo e in un'affermazione della libertà personale su chi utilizza la vita umana come futile pedina nello scacchiere del potere e del divertimento.
L'autrice persegue con una discreta abilità la strada della distopia che viene a farsi progressivamente più marcata, grazie soprattutto al diretto coinvolgimento di temi politici e sociali.
Se il primo volume si connotava infatti per un registro narrativo più improntato all'azione e alla violenza, qui ci troviamo di fronte ad una narrazione più equilibrata, dove riflessioni politiche , conflitti personali e sangue trovano una più adeguata sistemazione.
Impossibile non lasciarsi coinvolgere anche questa volta dalla vivacità della trama che, sfruttando soprattutto l'artificio di colpi di scena piazzati a fine capitolo, costringe a proseguire imperterriti nella lettura, desiderosi di scoprire la sorte di Katniss, Peeta e di quanti altri avessimo già avuto conoscenza durante i precedenti " Hunger Games".
Evitando di fare spoiler che sarebbero del tutto fuori luogo, non posso non far notare come la Collins sia riuscita furbamente a costruire un altro romanzo attorno alle claustrofobiche e disumane vicende che si sviluppano nel reality show, ottenendo così il carburante necessario per traghettare la trama verso il terzo capitolo conclusivo.
E' bene dire, per tutta onestà , che anche questa volta ho riscontrato alcuni difetti nel corso della lettura, forse più di quanti ve ne fossero nel primo libro.
Difetti perlopiù legati a numerose potenzialità che sono presenti nel romanzo ma che sono rimaste inespresse. Ad esempio si sarebbe potuto sfruttare in maniera più adeguata il potere evocativo dei simboli che vengono richiamati, la Ghiandaia Imitatrice tra tutti. Infatti quest'ultima, pur essendo ricorrente nelle pagine di " Hunger Games" tanto da essere utilizzata come immagine di copertina, finisce con il divenire una sorta di mero soprannome di Katniss, nulla più .
Ho inoltre trovato un poco forzati alcuni eventi, spesso presentati in maniera sbrigativa e un poco superficiale. Vi è un'esecuzione capitale nelle prime pagine che , a parer mio,dovrebbe avere un ruolo centrale nel fra comprendere a Katniss la portata degli eventi che le si spalancano di fronte ma che , al di là di qualche breve considerazione momentanea, sparisce poi nel dimenticatoio.
Anche la traduzione dall'inglese sembra essere a tratti carente, le scelte linguistiche mi sono apparse poco ricercate e a volte palesemente stonate con il contenuto della frase.
Nonostante questo il romanzo continua nel suo insieme ad essere molto godibile ed avvincente.
Via verso il terzo.

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C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    13 Agosto, 2014
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Chi e' il tuo nemico ?

Rimanere vivi, questo era stato l'obiettivo degli Hunger Games.
Eppure la farsa continua, Katniss e'imprigionata nel gioco stesso che le salvo' la vita nell'arena.
La ghiandaia e' divenuta un simbolo, un soffio tagliente di rivolta verso Capitol City .
Nel Distretto Dodici la vita si complica, le miniere vengono chiuse temporaneamente ed il popolo costretto alla fame, le forze militari moltiplicate , le punizioni pubbliche sempre piu' violente, i morti di stenti non si contano piu', resta solo la neve per curare ogni ferita, ogni malattia.
Nessuno e' salvo , nemmeno i piu' forti. 
Il potere di Capitol City deve rivelarsi in maniera esponenziale per zittire una volta per tutte le voci di rivolta, per l'Edizione della Memoria dovranno organizzare qualcosa di ancora piu' scenografico, di ancora piu' drastico, di ancora piu' oscuro: contro la speranza del popolo, abbia inizio la settantacinquesima edizione degli Hunger Games.

Se il precedente volume era buono, questo mi e' parso decisamente ottimo, come solo puo' essere uno zigulì di vibrazioni che scende in gola e martella nello stomaco vivacemente, ininterrottamente.
Abbandonato in parte quello strato di placenta adolescenziale in cui era avvolto il primo capitolo della saga, benche' i mesi trascorsi siano pochi si avverte una maturita' diffusa sia sui protagonisti che sui tempi. La panoramica si amplia, l'attenzione si decentra, non e' piu' solo l'arena l'elemento su cui convergere ma lo spirito di malcontento, di insurrezione, di coalizione del popolo oppresso dilaga ed appassiona.
I simboli sono  speranza, la speranza e' il gas che esce dalle fauci di una ghiandaia imitatrice. E' tempo che scintilla e gas si fondano nell'unico grande falò che arroventa il fuoco della rivoluzione.

Costi quel che costi, chi e ' il tuo vero nemico ? Stringe l'arco tra le mani, incocca la freccia.

Buona lettura.

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Yoshi Opinione inserita da Yoshi    21 Luglio, 2014
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Hunger (SBADIGLIO) games

Dopo la minaccia di suicidio alla finale degli Hunger Games in cui erano rimasti lei e Peeta, la vita di Katniss si complica.
Viene vista come la ghiandaia imitatrice, un simbolo di libertà e ribellione nei confronti dello stato.
Lei crede che una volta tornati a casa la sua vita tornerà come prima se non fosse che, oltre alla ricchezza che si trascinano dietro i vincitori degli Hunger Games, dovrà stare attenta a comportarsi in un determinato modo.
Il terzo anniversario della memoria arriva dopo 75 edizioni di questo terribile gioco e porta con se una sorpresa: tutti i vincitori delle passate edizioni dovranno tornare nell'arena a combattere all'ultimo sangue. Questo perché Capitol City vuole ricordare che nessuno è più potente di lui.
Chi sarà il nuovo vincitore?

CONTIENE SPOILER
Personalmente trovo che questo libro sia meno coinvolgente del primo ma nonostante tutto l'ho letto in due giorni scarsi.
Incredibilmente la scrittura è scorrevole e in ogni capitolo succede qualcosa che incuriosisce incitandoti ad andare avanti nella lettura.
Una grossa pecca è il fatto che fino a tre quarti del libro si parla solo ed esclusivamente dei viaggi che i due vincitori devono fare ai distretti vari, come cambia la loro vita, i loro litigi da "forse sono innamorata o forse amo un altro", i discorsi e le "seghe" mentali di Katniss che a lungo andare creano attrito rendendo meno fluida la narrazione.
Questa ragazza è divisa in due: Gale il suo amico di sempre che ama ma non sa di amarlo (non può permetterselo perché deve badare a salvare l'umanità) e Peeta che l'ha salvata e con cui si sente in debito perennemente (maledetto lui che pur di salvarmi la vita si è fatto amputare una gamba).
Lei è un personaggio un po' lunatico e a volte mi ha annoiata perché rispetta troppo la realtà.
"Lo amo? Forse dovrei amarlo perché ha dato la vita per me! Come mai il suo bacio mi fa provare brividi? Ma io non posso permettermi di cedere. Lo uccido? o lo lascio vivere? Non posso perché ha salvato Prim, ma se non lo uccido lui ucciderà me!"

ECHEPPPPPPALLE!

Tutto ciò occupa almeno tre quarti di libro mentre il restante quarto viene occupato dall'arena.
A mio avviso doveva invertire la scelta.
In fin dei conti, il primo libro ha attirato proprio perché si parlava delle ingiustizie di un popolo schiacciato dal Capitol City e delle uccisioni degli Hunger Games.
Mentre sul secondo..... Perché si parla nella maggior parte del tempo di rifarle il look, dei vestiti e delle paranoie di Cat?
Mah. Questa cosa non l'ho molto apprezzata.
Questi Hunger games dovevano affrontare un'arena assai più interessante e spietata della prima, in cui tutti i vincitori dovevano tentare di sopravvivere.
Non è stata abbastanza sviluppata tanto che ad un certo punto non capivo più nulla.
Un po' annacquata. Forse doveva in qualche modo giustificare il fatto che voleva a tutti i costi scrivere una trilogia. (Non smetterò mai di domandarmi perché un fantasy non può essere auto conclusivo.)
Per fortuna che la scrittura è scorrevole e veloce, non ci sono termini complicati o pensieri arzigogolati che rallentano la lettura.
I personaggi sono abbastanza stereotipati quindi anche in questo non bisogna fare sforzi sovrumani per capire i protagonisti.
E ovviamente, finendo con Katniss che è stata salvata, (essendo pedina di un complotto rivoluzionario più grande dove fa la figura della pedina più idiota e lunatica del mondo) e Peeta che è stato rapito, non si può non essere indifferenti al terzo libro.
Ce la farà la ghiandaia a liberare se stessa, chi ama, e tutti i distretti dalla morsa di Capitol City?
Lo scopriremo solo leggendo.

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Mr. A Opinione inserita da Mr. A    14 Giugno, 2014
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un consiglio ? restate vivi

Dopo aver divorato il primo libro della saga, decido di leggere un altro libro prima di continuare le disavventure di Katniss con questo secondo capitolo della trilogia per disintossicarmi un po.
indovinate ? non è servito a nulla, ieri ho iniziato il libro e oggi mi trovo a voltare a malincuore (pure) l'ultima pagina. Lo stile della Collins rimane fedele a quello di "hunger games" come racconto in prima persona da parte della protagonista Katniss Everdeen, una ragazza del distretto 12 adesso diciassettenne, vincitrice insieme al suo "amico" Peeta della 74° edizione degli Hunger games, un sadico gioco dove 24 ragazzi sono chiusi in un arena e costretti ad ammazzarci a vicenda per divertire e dare spettacolo come in un comune reality show. Ma... c'è un ma, [ATTENZIONE SPOILER] nei 75° hunger games ci sarà una novità, Ogni 25 anni, gli strateghi elaborano qualcosa di diverso dai normali Hunger games, In questa occasione verranno scelti come tributi, Solo coloro che hanno già vinto in precedenza le precedenti edizioni, e dato che Katniss è l'unica ragazza del 12 ancora in vita, sarà scelta per i giochi di quest'anno (fin qui nulla di nuovo, tutto abbastanza scontato). Ma qualcosa inizia a muoversi a Panem, i distretti, stanchi dei continui soprusi che sono costretti a subire dalla arroganza di Capitol city iniziano a ribellarsi, uno per uno dando inizio ad una rivolta, il cui simbolo diventerà la ghiandaia imitatrice di Katniss. Ancora una volta la nostra eroina dovrà tirare fuori tutta la sua tenacia e la sua forza per difendere tutte le persone a cui vuole bene, Prim, Peeta e Gale in primis....

Romanzo sicuramente piacevolissimo, ti costringe ad andare avanti e avanti nella lettura, Il tempo passa, le cose da fare si accumulano, ma non c'è verso si mollare la triste storia di Katniss. Questo tutto grazie ad un semplice stratagemma, ovvero inserendo alla fine di ogni capitolo un evento, un colpo di scena un dettaglio particolare che ti spinge nella lettura (un altro capitolo, un altro solo, giuro che è l'ultimo... e ti ritrovi ad aver letto 100-150 pagine in un attimo).

Finalmente un finale non scontato, ben congegnato che proietta alla perfezione nel terzo libro,il canto della rivolta, prossimo libro che leggerò così mi lascerò alle spalle questa saga che ormai la sogno anche la notte.

Quello che mi fa preferire questo libro al primo, è la profondità con cui si sviluppa la trama. Se nel primo libro abbiamo soltanto l'insicura ragazza sedicenne che per vivere deve uccidere (animali e uomini), in questo secondo libro c'è la speranza e la voglia di un profondo mutamento. La ribellione alla dittatura, il rovesciamento dei poteri crudeli e totalitaristi che attanagliano Panem. Inconsapevolmente Katniss si ritroverà a simboleggiare la rivoluzione, lei, la ghiandaia imitatrice, la ragazza di fuoco.

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1984, Fahrenheit 451, il signore delle mosche, io sono leggenda...
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aeglos Opinione inserita da aeglos    04 Mag, 2014
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L'AVVENTURA CONTINUA

Dopo essere stata travolta dal primo capitolo di questa trilogia, non ho potuto fare a meno di prendere in mano subito il secondo libro Hunger Games e devo dire che sono stata ancora una volta attirata ad ogni pagina. Stavolta addirittura ancora di più, perchè comunque c'è stata l'aggiunta di altri nuovi personaggi che fino alla fine hanno saputo in qualche modo attirarmi a loro, chiedendomi se stavano dalla parte buona o cattiva. Anche i paesaggi per l'occasione sono cambiati, molto più pericolosi per un Hunger Games ancora più perfido rispetto al primo libro.In seguito agli eventi del primo libro, Hunger Games, una ribellione contro Capitol City monta nei distretti, e Katniss insieme al suo partner Peeta sono costretti a ritornare nell'arena in occasione di un'edizione speciale di questi orribili giochi. I temi racchiusi nel libro sono ancora una volta la lotta di sopravvivenza, controllo governativo, ribellione e indipendenza, amicizia e amore, si aiutano l'un con l'altro per sopravvivere, dando maggiore importanza alla vita dell'altro. Il libro è un'intensa riflessione su ciò che può causare una guerra, sul potere costituito e dittatoriale e chiaramente su ciò che può fare l'amore!

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Il primo HUNGER GAMES.
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F.Angeli Opinione inserita da F.Angeli    22 Marzo, 2014
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LA COLLINS SEMPRE PIU' BRAVA

Il seguito di Hunger Games riprende esattamente dove era finito il primo libro: la fine dei giochi. La trama si snoda in un modo molto avvincente e mai banale: ogni avvenimento avviene in modo logico e ben costruito.
Lo stile è molto simile a quello del primo libro, incentrato molto sull'interiorità di Katniss Everdeen, anche se concede qualche pagina in più ad altri personaggi, come Gale, Il presidente Snow e la sorella minore Prim, i quali non risultano essere personaggi statici ma dinamici: i protagonisti crescono interiormente, rendendo interessanti e realistiche le loro descrizioni.
Ogni capitolo contiene un colpo di scena, generalmente posto furbamente a fine capitolo per spingere il lettore a non lasciare a metà l'opera.
Suzanne Collins ha creato un mondo del quale non si può fare a meno di scoprire ogni suo dettaglio andando avanti con il libro, più equilibrato rispetto al primo in quanto si trova la giusta dose di azione, violenza, avventura ed emotività.

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noemi.musica Opinione inserita da noemi.musica    09 Gennaio, 2014
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Appassionante

Questo libro appassiona ancora di più del primo. Ogni personaggio, ambientazione, sentimento è descritto al massimo della precisione. E' impossibile non sentirsi parte degli Hunger Games e di questa storia che non è solo d'amore, ma anche di vita. Non ho trovato un singolo punto negativo nel libro, ogni momento tiene "appiccicati" fino all'ultimo. Cosa ancora più bella, la scrittrice ha conservato tutti i colpi di scena alla fine dei capitoli, in modo che la lettura sia scorrevole ma che il lettore sia incentivato a continuare a leggere. Che dire, grande!

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Obbligatorio leggere il primo libro
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Nadiezda Opinione inserita da Nadiezda    12 Novembre, 2013
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Da sposa a ghiandaia imitatrice

Mi sono talmente innamorata di questa avvincente saga che ho già terminato il secondo libro e sto già iniziando a leggere anche l’ultimo affascinante capitolo.
È inutile dirlo che questa saga mi è entrata nella testa come un tarlo, è davvero bellissima e ben curata, non posso fare a meno di immedesimarmi nelle gesta dei personaggi.

Anche in questo libro lo stile rimane lo stesso, molto semplice ed altrettanto scorrevole anche se continuano ad esserci molte descrizioni.

Cosa è accaduto questa volta?

Katniss è tornata dall’arena degli Hunger Games però Gale cerca in tutti i modi di tenerla lontana e Peeta le ha voltato le spalle dopo la sua rivelazione.
Katniss e Peeta però devono iniziare il loro Tour della Vittoria anche se la fiamma del loro amore sembra essersi terribilmente affievolita.
Però non solo il loro amore non sembra andare a gonfie vele perché dai distretti girano voci di ribellioni.
La ragazza di fuoco senza volerlo è riuscita ad infuocare gli animi degli abitanti di Panem.
Quest’anno però si celebra anche l’edizione commemorativa che viene fatta ogni venticinque anni ed il presidente Snow ha in mente qualcosa di mai visto prima, ma tutto ciò riuscirà a fermare le ire della popolazione o le accrescerà maggiormente?
Ed inoltre che cosa faranno Katniss e Peeta?

Che altro dire?
Capitol City riuscirà anche questa volta a tenere i cittadini alla sua mercè?
Cosa accadrà nei vari distretti?
Per scoprire che cosa vi aspetta questa volta a Panem non dovrete far altro che leggere anche questo avvincente capitolo di questa fantastica saga.

Vi auguro buona lettura!

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Izzo Opinione inserita da Izzo    18 Luglio, 2013
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Ehm…Suzanne ci hai offerto una minestra riscaldata

Bene, letto il primo mi accingo a leggere il secondo della trilogia pieno di entusiasmo, dai il primo è stato carino mi dico, andiamo avanti. Ebbene quando lo faccio me ne pento, dal primo al secondo c’è pochissima differenza la trama è quasi la stessa: nella prima parte si scopre che i due protagonisti dopo aver vinto la 74esima edizione degli HG si accingono a partecipare ad una nuova edizione speciale dei giochi (la cosiddetta edizione della memoria che cade ogni 25 anni) i cui tributi saranno eletti tra i tributi vincenti delle edizioni precedenti nonché ovviamente la questione della preparazione (immancabile!); nella seconda parte si raccontano i giochi, nella terza l’unica nota positiva del libro che riempie di speranza per il terzo libro con un grande finale. Insomma la trama praticamente uguale al primo libro sa di minestra riscaldata, ma il finale merita. Mi ha lasciato un po’ perplesso.

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Matte92 Opinione inserita da Matte92    21 Mag, 2013
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Un secondo libro molto simile al primo...

Se il primo libro era innovativo, questo sa molto di "già visto", Katniss e Peeta costretti di nuovo a giocare gli Hunger Games nella speciale edizione della memoria.
Il libro prosegue sostanzialmente come il primo, una prima fase preparatoria, gli Hunger Games, e una fase finale. Carino da leggersi, bella la parte degli Hunger Games, ma poca la fantasia dell'autrice in questo libro (si riprenderà alla grande nel terzo volume).

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controluce Opinione inserita da controluce    27 Marzo, 2013
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LE BRACI BRUCIANO ANCORA!

Il secondo sarà all’altezza del primo? Questa è la domanda che mi sono fatto un attimo dopo aver terminato “Hunger Games”… poi ho cominciato a leggere il libro in questione. Aspettative alte, molta curiosità e dito insalivato pronto a scorrere le pagine.

Ne “La Ragazza Di Fuoco” la Collins accresce la nostra conoscenza sulla geopolitica di Panem e ci porta a fare un giro per i distretti (pur senza approfondirne troppo i vari aspetti, ahimè) assieme a Katniss, la quale rimane sempre la protagonista centrale delle vicende, dopo essere sopravvissuta ai precedenti giochi. Tuttavia sembra proprio che dalla “gabbia” creata da Capitol City la nostra Everdeen non sia mai uscita realmente … anzi!
Oltre a Katniss ritroviamo in questa seconda parte anche il sempre ambiguo Peeta, il tonico rivoluzionario Gale e il succhiabottiglie Haymitch, mentre le nuove figure inserite non mi hanno convinto fino in fondo, meno interessanti e studiate rispetto alla precedente edizione, caratterizzate non come avrebbero meritato.
La Collins è riuscita a sorprendermi anche stavolta e la trama è ben ri-congegnata (questo “ri” lo capirete dopo aver letto il libro), nonostante questo devo dire che alcune scelte le ho trovate un po’ forzate, poco capibili; insomma avrei preferito che la storia prendesse un'altra direzione …

Alla fine di ogni capitolo l’autrice fa sempre venire voglia di voltare pagina, ma se in Hunger Games il dito cambiava facciata ai cento all’ora, in questo romanzo sono passato ai novanta all’ora… che resta comunque un gran bel andare!

Sperando di accelerare nuovamente sulle pagine del terzo capitolo della saga, non mi resta che applaudire forte Suzanne anche stavolta, ma con meno intensità.

Buona lettura!

Controluce

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cosa se non " Hunger Games"?
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Sam93 Opinione inserita da Sam93    23 Ottobre, 2012
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Strano

Questa volta il discorso è strano e diverso. Se il primo era originale, il secondo non lo è più. Ritroviamo Katniss ancora una volta nell'arena, cosa che mi ha portato a una sensazione di già visto e già fatto. Se nel primo libro gli Hunger Games sono qualcosa di affascinante, nel secondo servono solo a tirare 300 pagine. La prima metà del libro serve a convincere il presidente che i due piccioncini innamorati siano davvero innamorati, per eliminare il pericolo di una rivolta. Fallito questo tentativo, peraltro per colpa sua, il presidente decide, in modo poco democratico, di ributtarla nell'arena. Peccato che non riesca ad eliminare le sacche di resistenza che nel frattempo l'hanno resa un'immagine dei ribelli. Tutto passa troppo in fretta, è un libro di transizione di cui ricordo ben poco... Peccato.

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Sara S. Opinione inserita da Sara S.    22 Ottobre, 2012
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Serie "Hunger Games" vol. 2

***** avverto che in questa recensione ci sono dei piccoli spoiler, niente di molto compromettente, niente spoiler sul finale, ma per non rovinarvi la sorpresa consiglierei comunque di leggerla solo se avete già letto il libro *****

Mi era piaciuto moltissimo il libro precedente, ma questo secondo volume della trilogia di Hunger Games risente fortemente del calo qualitativo che subiscono le saghe dopo uno sfavillante primo libro. La parte iniziale (quella ambientata nel distretto 12) è la parte che mi è piaciuta di più, e inizialmente infatti mi ero illusa che l'autrice avesse in serbo per i lettori qualcosa di nuovo e originale. Ho trovato i primi undici capitoli assolutamente elettrizzanti e carichi di tensione. L'incertezza di quello che avverrà, la crescente oppressione governativa, la minaccia incombente e le condizioni ancora più precarie in cui versano i distretti riescono a trasmettere al lettore un forte impatto emotivo, un vero esempio di letteratura distopica. Ero già quasi certa che avrei dato al romanzo nuovamente il massimo dei voti se solo la storia avesse seguito quelle premesse.
Purtroppo però la mia delusione è stata cocente non appena ho appreso le vere intenzioni dell'autrice: ripetere gli Hunger Games rimandando Katniss e Peeta nell'arena. Da questo momento in poi tutto ciò che fino ad ora era stato interessante e originale è diventato solo molto scontato e monotono. La Collins ha dimostrato di non avere più idee e la storia perde mordente, trasformando un personaggio forte e carismatico come Katniss (o forse sarebbe meglio dire: come ERA), nella solita ragazzina melensa e lamentosa, con l'unico chiodo fisso nella testa di salvare il suo amato. Già nel primo libro avevo trovato che tutta la preparazione agli Hunger Games fosse un po' troppo prolissa e particolareggiata, ma trattandosi appunto della prima volta che la leggevo c'era da considerare il fattore novità. Doversi invece rileggere la preparazione agli Hunger Games per la seconda volta (e quindi dover rivivere nuovamente le preparazioni, le vestizioni, la comparsa tv, gli allenamenti, l'esame finale con gli strateghi) è stato pesante, non riuscivo a credere che l'autrice non fosse stata in grado di pensare a qualcosa di diverso, avrei preferito mille volte che Katniss e Peeta fossero stati mentori e seguire gli Hunger Games secondo un'altro punto di vista, giusto per variare un po'. Anche la fase finale in cui i personaggi entrano nell'arena non mi ha entusiasmata. Prendo atto che c'è stato un tentativo di rendere questa puntata degli Hunger Games molto diversa da quella precedente con un estremo cambio di ambientazione, ma il nuovo scenario è stato a mio avviso fin troppo complicato, le descrizioni delle scene (forse anche perché condensate in pochissimi capitoli) appaiono confuse, non mi hanno coinvolta. Tutta la mia attenzione è stata spesa nel cercare di capire quello che accadeva, con blandi risultati.
"La ragazza di fuoco" è stata purtroppo una lettura inferiore alle aspettative, speravo di assistere ad una storia originale come la precedente, ma invece a livello di idee è scarso, mentre a livello sentimentale ricalca i soliti cliché degli Young Adults ormai troppo vicini ad una telenovela per poter davvero appassionare. Nel mio voto complessivo sono stata leggermente generosa, perché tengo conto che la prima parte del libro mi è piaciuta e che il potenziale distopico era ottimo. Leggerò il terzo libro ma non nutro speranze di miglioramento.

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Lo consiglio a tutti coloro che hanno apprezzato il primo libro (Hunger Games), perché comunque la curiosità di vedere come andrà a finire c'è ed è inutile negarlo. Se però il libro precedente non vi era piaciuto (o non vi aveva convinto del tutto) allora consiglio di lasciare perdere, perché se già avevate dei dubbi questo romanzo ve li amplificherà.
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thelongcon Opinione inserita da thelongcon    23 Settembre, 2012
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Possa la buona sorte essere sempre a vs favore

E’ la recensione di una intera saga, perché è chiaro che si inizi il viaggio lo devi finire. Parto dal titolo che ho dato e da alcune recensioni lette; sono libri da diversi livelli di lettura, diversi punti di vista e diverse opinioni. Per questo credo che o lo si ama o lo si odia. Dapprima lo stile; è questo, scarno, senza fronzoli né descrizioni (pensate al tour della vittoria, io lì c’avrei scritto un libro intero per descrivere tutti i distretti oppure alla descrizione quasi inesistente di certi personaggi importanti), diretto, direttissimo, anzi spietato (penso alle uccisioni che avvengono con una semplicistica e naturale violenza) ritmo serrato (tranne in qualche parte). Tuttavia riesci a capire tutto, tramite le loro azioni ed i pensieri di Kat.
Certissimo è che il romanzo da assuefazione, eccome. Nell’arena e negli ultimi capitoli cercavo di gestirmi, ma era impossibile.
Veniamo alla mia chiave di lettura. Lasciamo perdere il triangolo amoroso -nella prima parte del secondo libro ero quasi sul punto di mollare- lasciamo perdere la lotta del bene contro il male, della lotta per la libertà, schiavitù vs dittatura. Penso agli Hunger Games come a una metafora (non tanto troppo velata). Della guerra. Vista dagli occhi di una ragazzina. E che le arriva addosso come uno tsunami. Quali ne siano le ragioni scatenanti (e qui la ribellione è più che giustificata), la guerra è cinica, violenta, cruenta, feroce, senza esclusione di colpi. Come nell’arena, come nella vita. E Katniss non è un’eroina, è solo una ragazzina asociale, egoista, non rispettosa delle regole, vittoriosa per un mero istinto di sopravvivenza. In pochi momenti l’abbiamo amata (a volte quando ha agito di istinto) ed abbiamo apprezzato il finale con una forzatura (dai forse, dopo tutto quello che ha passato, se lo è meritato!)
Gli altri personaggi. Gale e Peeta, il giorno e la notte, accomunati nel loro interesse comune. Senza troppo spoiler credo che la simpatia ed il tifo per uno dei due è nato sin da subito (almeno per me) e la conclusione (peraltro spiegata da Katniss nel capitolo finale) è sembrata plausibile. Haymitch e gli altri vincitori, personaggi magnifici, gli abitanti di Capitol City e quelli del distretto 13, così diversi così vicini, il presidente Snow, il cui commento mi è ancora difficile. Ma la vera eroina del romanzo è Prim. Di lei non sappiamo molto, ma credo sia il personaggio piu riuscito del romanzo, spero qualcuno la pensi come me.
Mi accorgo solo ora di aver scritto talmente tanto ma non si è capito il mio giudizio dei romanzi ... sarà un caso?

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piero70 Opinione inserita da piero70    03 Settembre, 2012
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Perverso

Avevo sospeso il giudizio su questa saga alla fine del primo volume, sperando che il prosieguo mi chiarisse le idee.
La sensazione di fastidio si è un po' attenuata anche perchè alla fine ho capito da dove arrivasse; è la descrizione di questo triangolo sentimentale impossibile... Mi infastidisce.
Mi infastidisce la stolidità di Peeta. A volte vorrei prenderlo a sberle e scuoterlo per bene.
Comunque... In questo libro impariamo a conoscere un po' meglio la storia e la geografia del luogo dove ci troviamo. I distretti, la loro storia, le caratteristiche di chi ci vive. L'arena è messa un po' in secondo piano. E meno male. Situazioni sempre più assurde lì dentro. Personaggi un po' improbabili. Di alcuni Tributi non si sa neanche chi siano e che fine facciano.
Mah, forse me lo sono goduto di meno perchè alcune anticipazioni su chi sopravviveva all'arena mi hanno tolto un po' di suspence.
In ogni caso ora non vedo l'ora di capire come andrà a finire.
Vedremo.

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»мσяgαиα« Opinione inserita da »мσяgαиα«    01 Agosto, 2012
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Ritorno nell'arena

Dopo aver perso completamente la cognizione del tempo col primo capitolo, ero preoccupata che il secondo non fosse all'altezza delle mie aspettative. Mi sbagliavo. Nonostante un inizio un po' sottotono, ho trovato un seguito avvincente quasi quanto il primo romanzo, "Hunger Games".
I primi capitoli sono stati un po' pesanti. Ciò, a parer mio, è dovuto alla lentezza delle scene e all'analisi dei sentimenti che prova Katniss. Ammetto che in alcuni punti mi hanno logorato i nervi. Ancora non capisco quanto le ci voglia a capire che prova effettivamente qualcosa per Peeta! (se non si fosse capito sono una sostenitrice accanita del coprotagonista ^^) Ad ogni modo, il romanzo riprende brio non appena incontriamo il Presidente Snow intento a minacciare la protagonista. Cosa aggiungere ancora? Una lettura piacevole e un plauso all'autrice che è stata in grado di mantenere i livelli del precedente romanzo.

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sabrinat2601 Opinione inserita da sabrinat2601    01 Agosto, 2012
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Commento

Vittoria! Kathniss e Peeta, i nostri due “innamorati”, sono usciti vincitori dall’arena degli hunger games. Si sono salvati grazie ad un colpo di scena nel finale: un tentativo di suicidio con delle bacche velenose. A quel punto le opzioni degli strateghi erano due:nessun vincitore oppure due. La coppia torna alla realtà, al poverissimo distretto 12, ai loro incubi derivati dall’esperienza nei giochi e ai problemi di sempre. Devono ancora affrontare un ultimo passaggio prima della definitiva libertà: il tuor della vittoria. Il presidente Snow, dittatore dell’intero stato di Panem, improvvisamente si presenta a casa di Kathniss e la minaccia di uccidere i suoi cari se non sederà la rivolta che imperversa nei distretti. Pare che i cittadini abbiano visto il tentativo di suicidio come un gesto di sfida nei confronti del potere. Kathniss e Peeta devono quindi dare prova a tutti che era stato il disperato gesto di due innamorati e non una provocazione. Distretto per distretto i due si accorgono di quanto fossero vere le parole di Snow, di quanto il paese intero sia in rivolta. Ma riusciranno i due a dimostrare a Snow e all’intera nazione che il loro sentimento era ed è vero e non ad uso e consumo del grande fratello? A tutto ciò si aggiunge una terribile notizia: i giochi della Memoria, una particolare programmazione degli Hunger Games che avviene ogni 25 anni e che prevede che siano i vincitori ancora in vita delle precedenti edizioni a tornare nell’arena.
Questo secondo libro è un susseguirsi di colpi di scena, di violenza, di cinismo, di alleanze e di sentimenti. La storia d’amore vera o presunta prosegue, incontriamo nuovi personaggi dai quali faticheremo a staccarci. Lo spettacolo del grande fratello pare non fermarsi davanti a nulla, che sia così anche nella realtà?
Consigliatissimo.

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rondinella Opinione inserita da rondinella    05 Luglio, 2012
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Un po' giù di tono...?

Accidenti Suzanne, non vorrai iniziare a perdere colpi vero? Non ora che stiamo arrivando al momento clou per favore!
Ti perdono questa caduta pressoché indolore ma spero che non succeda più!

A quanto pare per l'infelice Katniss gli Hunger Games sono destinati a non finire. Quel suo piccolo gesto avventato al termine della sua prima edizione gli ha causato parecchi guai... e parecchi nemici. Dunque si torna nuovamente nell'arena, con al fianco l'innamorato di sempre e gli altri tributi che sembrano sempre più meno motivati a combattere...

Il secondo volume è stato un alternarsi di alti e bassi: siamo partiti con una narrazione lenta, frivola nei contenuti, estremamente estetica fino ad arrivare al termine tramite un crescendo di colpi di scena.
Anche nel primo volume si è iniziato così, ma questa volta non me lo aspettavo: sarà perché Hunger Games presagiva una certa mobilità, grandi eventi... che si sono verificati solo da un certo punto in poi e con una cadenza non proprio ottima. Sono rimasta un po' perplessa... ma non è nulla di grave a mio parere, nulla che mi faccia desistere dal terminare la trilogia per intenderci.
Diciamo che questo, le descrizioni a volte non soddisfacenti e la creazione di un certo romanticismo che sei sicuro ti farà rimanere con l'amaro in bocca una volta terminata la trilogia, sono le cose che mi hanno lasciata un po' insoddisfatta e delusa... ma non demordo!

I personaggi non sono l'eccellenza, ma a loro modo si presentano in modo interessante, invogliando il lettore a conoscerli; e poi, la cosa che più mi è piaciuta: la location dei nuovi Hunger Games! Davvero, credo che valga la pena di leggere questo libro solo per scoprirla... certo, ci sarebbe voluta una panoramica più ampia che la Collins non ci ha fornito (ma quanto lo dovevi concludere in fretta questo libro? Qualche pagina in più no, eh? A me non dispiacciono affatto i mattoni!), ma personalmente un'idea così originale mi ha davvero esaltata!

Sinceramente non ho molto altro da aggiungere: sicuramente non è un capolavoro, ma la lettura è scorrevole, quando arrivano i colpi di scena rimani col fiato sospeso fino alla fine, ti coinvolge e ti 'costringe' a continuare le avventure perché non vuoi perderti nulla.
Insomma, io lo consiglio... non è lungo e si legge in una giornata, e io ho passato delle ore piacevolissime in compagnia di Katniss e di tutti gli altri...
Se cercate un libro veloce ma emozionante, pieno di suspance e di avventure e senza pretese da pilastri letterari, questo fa per voi!

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amedh74 Opinione inserita da amedh74    24 Mag, 2012
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ecco perchè "hunger" games!

Meglio del primo:

Di solito i libri di mezzo delle trilogie non sono mai affascinanti come i primi o esplosivi come i terzi.
Ma non ne “la ragazza di fuoco”: il ritmo della narrazione è così perfettamente bilanciato tra momenti di calma, momenti adrenalina pura e momenti di shock completo che è impossibile smettere di leggere.
Tutto quello che accade in un solo libro. altri autori, (mi viene in mente il buon Martin) , ne avrebbero scritti 10… Eppure, a dispetto della densità della storia e della sua ricchezza, la lettura scorre accattivante, parola dopo parola.
Come nel primo libro ci si barcamena tra le inquietudini, le paure e le emozioni dei protagonisti, ed è impossibile restare impassibili davanti alla raffinata crudeltà di queste pagine.
Quello che colpisce, è la capacità della Collins di unire azione e colpi di scena alla profonda introspezione dei personaggi, cosa che non risulta mai inopportuna in quanto il ritmo della narrazione rallenta si ferma accelera e riparte dalla prima all’ultima pagina( e non necessariamente in questo ordine).
Impossibile vivere l’avventura senza vivere i personaggi.
NON ricordo altri libri in cui il meccanismo fosse così ben congeniato; molti autori ci riescono bene o benino, ma in modo così evidente non mi era mai capitato di leggere.
Il finale poi……mai letto niente di così coerente e perfetto.
Finisce in un crescendo di amozioni per cui alla fine dell’ultima riga ti viene FAME…….di leggere il 3° volume.

Ora ho capito perchè hunger games!!!!!! no?

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enro Opinione inserita da enro    23 Mag, 2012
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La Ragazza di Fuoco

Letto in scia di "Hunger Games" questo libro mi ha lasciato leggermente meno soddisfatto del precedente capitolo.

Della trama mi ha lasciato un pò perplesso il ritorno al gioco e come avviene ma comunque si riprende alla grande verso la fine con ottimi colpi di scena.

I personaggi non cambiano e forse forse migliorano un pò ma il triangolo amoroso che si viene a creare ha dei momenti assurdi e noiosi! Per fortuna ci sono un paio di personaggi ironi che spezzano il ritmo.

Lo stile e successiva traduzione sono esattamente come in "Hunger Games" quindi ottime. Fa veramente piacere leggere.

Non leggetelo come primo perchè sarebbe inutile, da solo non ha motivo di esistere :D, in quanto certi temi li sfiora solo perchè già trattati nel primo, ma assolutamente prendetelo per continuare la trama perchè succederanno cose impensabili!

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_sectumsempra Opinione inserita da _sectumsempra    24 Febbraio, 2012
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Ogni pagina una sorpresa

Ho letto alcuni commenti che dicevano che questo secondo libro non era altro che una scopiazzatura del primo. Mi dissocio da questi commenti. Non possono negare che ci sono molti "fatti" che si ripetono (non dico altro per non fare spoiler), ma gli ambienti sono diversi, la storia è diversa in senso migliore.
Non dico che questo sia migliore del primo, ma devo dire che si equivalgono.
Adoravo tutti i personaggi, soprattutto Katniss e Peeta, descritti perfettamente tanto che ho l'impressione che siano miei amici, ma in questo romanzo ho imparato ad adorare anche Gale, che ha un ruolo più importante e fondamentale.
Ci sono così tanti colpi di scena che mi sono slogata la mascella di quante volte ho aperto la bocca per lo sgomento... poi la fine... vabbè non dico altro se non che aspetto con molta molta molta impazienza il terzo e ultimo capitolo (Dio solo sa quando uscirà in Italia). Massimo dei voti, lettura consigliatissima.

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