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La regina di Pomerania e altre storie di Vigàta
 
La regina di Pomerania e altre storie di Vigàta 2012-03-30 21:07:50 cesare giardini
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    30 Marzo, 2012
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Divertenti e sapide storie, in attesa di Montalban

Dopo il “Gran Circo Taddei” ecco un’altra serie di storie di Vigata, per la precisione otto, suddivise scrupolosamente, alla maniera del metodico Camilleri, in quattro capitoli ciascuna. Sono storie di paese, di fine Ottocento fino alla seconda guerra mondiale, storie di corna, di sberleffi e di truffe, con i soliti protagonisti della fantasia camilleriana : popolani arguti, belle picciotte dalle facili smanie, nobili dei Circoli sempre in baruffa. Svetta su tutte la storia che dà il titolo al libro, “La Regina di Pomerania”, che narra come qualmente un abile sedicente marchese e console di un sedicente regno di Pomerania (nato dalle spartizioni postbelliche del 1919) arrivato non si sa come a Vigata riesca abilmente a truffare sindaco e vigatesi con un mirabolante traffico di tonnellate di solfo e con la finta vendita di tremilacinquecento cani di Pomerania, “..dei volpini ma di taglia cchiù grossa del volpino taliàno, con ‘na bella cuda arricciata che portano arrotolata sopra la schina…cani di compagnia, ‘ntelligentissimi…e costano un occhio”. Naturalmente, i maldestri e ingenui vigatesi subiscono il colossale raggiro (scompaiono soldi e console) ma almeno i più accorti ( ed ecco il solito tocco ironico e furbesco di Camilleri) si godono a turno le grazie della “cammarera diciottina” del console. Ancora una volta Camilleri si rivela come profondo conoscitore della sua terra e della sua gente, mostrandone vizi e virtù in otto racconti ove furbizia paesana e ingenuità ancestrali si scontrano e si confrontano, il tutto sottolineato e reso più coinvolgente dall’uso magistrale del dialetto siculo che fa da collante e da sottofondo musicale alle vicende. Un ottimo Camilleri narratore, insomma, da non perdere per gli amanti del genere. Ed ora, attendiamo una nuova “storia” dell’amato commissario Montalbano, ove un “ altro “ Camilleri ci proporrà con la consueta abilità un’altra avventura del suo personaggio più famoso (sulla via, supponiamo, di una meritatissima pensione).

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I romanzi di Andrea Camilleri
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