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Le rivolte inestirpabili
2011-01-23 13:52:41
Jan
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Notte eterna.
De Luca e De Marco, incrocio di rara raffinatezza.
Le fotografie risaltano come poesie mute, le parole di denuncia scivolano dinamiche pur lasciando il segno.
L'unico errore di De Luca è sui profughi delle guerre slave: compie alcuni errori di un certo peso, ma questo nulla toglie alla bellezza del narrato.
La voce degli ultimi si eleva come un battito cardiaco pulsante e battente contro l'indifferenza.
Sorta di inferno di terza classe espresso fra le rughe degli zigomi, le mani alzate in una richiesta di semplice soccorso,il viso intento a celare le lacrime.
De Luca sta toccando vertici austeri.
Non c'è null'altro da spiegare.
Occorre leggere di duro e fermo piglio.
In troppi, altrove, hanno chiuso gli occhi.
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Opinione inserita da Jan 23 Gennaio, 2011



























