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Io, Bill, Katz e gli Appalachi
Se non avete mai avuto nulla a che fare con l’Appalachian Trail, nemmeno virtualmente, eccovi un buon appiglio per mettere piede nella grande sfida di tanti escursionisti.
Questo e’ il racconto di Bill Bryson, che si ritrovo’ a percorrere circa un terzo di quei 3500 chilometri attraverso la zona orientale degli Stati Uniti. Un cammino incredibilmente lungo e complesso nella foresta, inciampando tra infinite paure e tanti intoppi, con la consapevolezza che l’uomo solo e’ piccolo ed inerme nella natura (quasi) incontaminata.
Libro scorrevole, sulle corde dell’ironia sui cui e’ stato deposto strappa frequentemente qualche gradito sorriso. Lontano dal canonico diario di viaggio, il lavoro ha uno spettro ben piu’ ampio e a mio avviso particolarmente costruttivo. Non si tratta di un ordinato resoconto didascalico, chi cerca nozioni pratiche di escursionismo sul percorso meglio graviti altrove.
E’ un racconto scanzonato e variegato, che dirotta dalla costosa attrezzatura tecnica alle notti insonni nel buio aspettando la zampata di un orso assassino. Poi un’incursione storica nelle radici del sentiero e ancora un approfondimento di etologia o una questione di biologia.
Bello lo spirito di avventura incosciente che sprona l’uomo a superare i propri limiti, alla scoperta di un mondo nuovo e tanto lontano dalla cementificazione cui siamo ormai assuefatti. Ne emerge un’indole inevitabilmente ecologista, in un connubio di simpatia, polemica e una punta di sentimentalismo.
Piacevole, interessante. Buona escursione e buona lettura.
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Commenti
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Eh Silvia... abbiamo lo stesso modus operandi:quando non si puo' saltare su un aereo si salta in un libro :-)
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vedo che i nostri orizzonti letterari si intrecciano molto spesso!