Memorie di una geisha Memorie di una geisha

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Paola75 Opinione inserita da Paola75    24 Settembre, 2017
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SAPORI D'ORIENTE

Dalla voce narrante di Chiyo (successivamente ribattezzata Sayuri) descrive la sua ascesa da bambina nata da una famiglia povera in un piccolo villaggio giapponese sino a diventare la geisha più affermata e ricercata di Kyoto.
All'età di nove anni lei e sua sorella Satsu vengono acquistate da un mediatore sconosciuto, per poi rivenderle separatamente.
Sayuri finirà all'okiya casa per addestramento geishe; in seguito la ragazza cercherà disperatamente di ricongiungersi alla sorella e far ritorno al villaggio ma ad un suo tentativo di fuga, La Madre proprietaria dell'okiya, la retrocede nel ruolo di domestica.
Dopo aver ricevuto la notizia della morte dei suoi genitori e che Satsu è riuscita scappare, la ragazza sente di non avere più uno scopo nella vita, sino all’incontro con un uomo affascinante ed elegante, il Presidente, il quale cambierà il corso degli eventi.
Grazie a una delle più importanti geishe del quartiere Mameha, Sayuri verrà reintrodotta nell'apprendistato.
Frequenterà una scuola per conoscere l’arte della danza, apprendere la cerimonia del tè e lo shamisen (strumento musicale a tre corde);grazie ad un duro lavoro diventerà in breve tempo una delle donne più desiderate di Kyoto, anche per via di una sua particolarità: i suoi grandi occhi azzurri, veramente rari per una ragazza giapponese, che la renderanno speciale e desiderata dagli uomini suscitando così l’invidia delle altre, soprattutto di Hatsunomo, la quale farà di tutto per ostacolarla.
Sono sempre stata attratta dall'oriente e questo libro mi ha catapultata nel Giappone degli anni 30 fra i vicoli di Gion scoprendo nuove culture e tradizioni differenti dalle mie. Attraverso la sua accurata e dettagliata descrizione, Arthur Golden mi ha lasciato travolgere dal fascino di queste donne avvolte nel mistero con il loro portamento sfuggente e sofisticato, indossando kimoni costosissimi ed eleborate pettinature . Inoltre il suo stile chiaro e scorrevole ha contribuito ad attirare il mio interesse dalla prima all'ultima pagina. Indubbiamente un capolavoro.

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Vivix Opinione inserita da Vivix    01 Settembre, 2016
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L'infelicità di una geisha

Avevo visto questo volume in libreria centinaia di volte, ma non mi ero mai decisa a comprarlo. Qualche tempo fa ho visto il film e così ho finalmente deciso di leggerlo.
Si tratta di un libro interessantissimo, reso ancora più attraente dal fatto che si basa su avvenimenti e situazioni reali. La storia del lungometraggio è in gran parte fedele al libro perciò non ci sono state sorprese particolari o colpi di scena ma, comunque, l’intreccio non ha perso la sua forza. Il volume, come sempre accade, aiuta ad entrare nella testa della protagonista, soprattutto nella parte iniziale che nel film è riassunta in pochi flash.
I personaggi sono ben caratterizzati, soltanto Hatsumomo mi è parsa diversa rispetto al lungometraggio: in quest’ultimo mi aveva dato l’impressione di una donna spezzata dalla vita da geisha, mentre nel libro mi ha trasmesso più l’idea che fosse un essere cattivo per natura.
Per quanto generalmente preferisca i libri ai film da cui sono tratti, in questo caso riconosco anche al lungometraggio un grandissimo potenziale. Il film è ricco di colori, di stampe giapponesi, dei movimenti sinuosi delle danze e dei ventagli; per una persona come me, la cui conoscenza del mondo giapponese si ferma a pochi anime, si tratta di un notevole aiuto per entrare nel mondo narrato, cosa che, invece, ho trovato molto difficile con il libro.
Il mondo delle geishe è senz’altro affascinante e misterioso, tuttavia non è completamente negativo che stia scomparendo dal momento che, a giudicare da questa sorta di autobiografia romanzata, queste donne sembrano quasi tutte infelici.

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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    01 Settembre, 2015
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Non riuscivo a smettere di pensare al Presidente..

Le “Memorie di una geisha” di Arthur Golden introducono il lettore occidentale in una cultura tanto lontana – perfino negli aspetti culinari! (“Il suo spuntino preferito, fatto con il riso avanzato e prugne acide sott’aceto, il tutto inzuppato di tè bollente”) - quanto affascinante. Il tutto è celebrato al ritmo di una storia inventata di sana pianta, perfino nei riferimenti personali (come nel caso dell’artista Uchida Kosaburo: “Il famoso disegno a inchiostro… giovane donna in kimono ferma in posizione estatica e con gli occhi che le sfavillano”).

Questo commento si sofferma sulla seconda parte del romanzo: nella prima, la narrazione indugia sui meccanismi e sulle fasi iniziali di una professione (uno scienziato arrivò ad affermare che “La più sgargiante fra le scimmie antropomorfe è l’apprendista geisha di Gion!”) quasi sempre imposta e forse brutalmente calata nella vita di una bambina (“A quei tempi mi chiamavo Chiyo”) sottoposta a quelle che a noi sembrano coercizioni (“Eravamo costrette a rafforzare le nostre mani tenendole a bagno nell’acqua gelata finché non piangevamo dal dolore”) belle e buone.

Dopo un’infanzia infelice, Chiyo viene finalmente scelta come protetta da Mameha (“Da quel momento non fui più chiamata Chiyo. Ero diventata la novizia Sayuri”), l’importante geisha che la guida nella sua riscossa contro l’invidia e le cattiverie di Hatsumomo. In particolare a Mameha spetta l’educazione sessuale della “sorella minore”, che – nella migliore delle tradizioni orientali – viene condotta per simboli. “Sai cosa s’intende per l’anguilla vagabonda?... L’anguilla vagabonda passa la sua intera vita a cercare una casa; e che cosa credi che abbia una donna dentro di sé? Una cavità dove all’anguilla piace stare… quando hanno deciso che è confortevole, marcano il loro territorio… sputando”.

Mameha gestisce con astuzia l’asta che viene ingaggiata per le grazie di Sayuri (“Il mizuage, la prima volta in cui la cavità di una donna viene esplorata dall’anguilla di un uomo”): tra un medico, il Dottor Granchio, e Nobu, il direttore generale della Iwamaura Electric, da sempre innamorato ma rifiutato per il suo aspetto ripugnante (“Quando un’apprendista geisha è pronta al mizuage, presenta una scatola contenente uno di questi ekubo – un dolce di riso - a uno degli uomini che si sono intrattenuti con lei”), la spunta il primo. “Alla fine il Dottor Granchio acconsentì a pagare 11.500 yen” (quattro yen era la tariffa oraria di un geisha, 1500 yen il costo di un buon kimono). La perdita della verginità a quindici anni, nel 1935, viene vissuta con senso di estraneità di un atto che assomiglia più a un’operazione chirurgica che a una notte d’amore.
Sayuri, dal canto suo, è passata indenne (“Il barone ti ha spogliata?....Ti ha spogliata e ti ha guardato nello specchio. Ma non ha goduto con te… Allora va tutto bene”) attraverso le insidie (“Lo seguii in una saletta, sentendomi come un aquilone tirato da una corda”) tese dal barone nella sua fastosa proprietà (“Cigni neri scivolavano nello stagno con un portamento così fiero che mi fecero vergognare di appartenere a una specie tanto sgraziata come quella umana”). Così Sayuri diviene la geisha più importante del suo okiya e tra le più importanti di Kyoto, scalzando la perfida Hatsumomo dal suo ruolo. In particolare, viene adottata come figlia dalla Madre, che la preferisce alla coetanea Zucca, e recita un ruolo da solista (“Il sole mattutino sulle onde… parlava di una fanciulla che di mattina va a fare il bagno nell’oceano e si innamora di un delfino fatato”) nelle “Danze dell’antica capitale”.

Nel 1938, con la maggiore età, Sayuri si trasforma “da apprendista a vera e propria geisha… Chiamiamo questo passaggio «cambio del colletto».”
Giunge il momento di scegliere “il danna”, il facoltoso protettore (“Una geisha che speri di essere capita dal suo danna è come un topolino che si aspetti simpatia da un serpente”): ancora una volta Sayuri preferisce un altro uomo, il generale Tottori, a Nobu, con il quale in luogo dell’amore avrebbe potuto sperimentare “un en… un legame karmico che dura una vita”.

Il romanzo, scritto da un americano (“Un uomo ha un’unica cosa in testa”), vive perennemente il confronto con la civiltà occidentale (“A New York… la donna sta pensando: «Mio Dio… mi trovo con una prostituta…» … È una mantenuta, proprio come lo ero io…”) e non rinuncia alla dimensione fiabesca (“Suvvia, Sayuri, Che cosa credevi che fosse la vita di una geisha? Una storia d’amore?”) che – nella migliore tradizione occidentale – significa trionfo del bene sul male (rappresentato dalla malvagia Hatsumomo) e coronamento di un sogno d’amore (“Perché non riuscivo a smettere di pensare al Presidente?”).
Il romanzo aspira anche a costituire un’analisi storico-evolutiva che viene descritta, nella parte finale, con la chiusura del quartiere delle geishe in tempo di guerra, la successiva fase dell’occupazione americana e gli ultimi bagliori di una civiltà costretta a trapiantarsi negli Stati Uniti, adattandosi al luogo per conservare qualche sprazzo di sogno.

Bruno Elpis


Nella sezione "recensioni" di www.brunoelpis.it il presente commento viene pubblicato con le foto delle geishe di Kyoto (pare ne siano rimaste una sessantina)...

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LaClo Opinione inserita da LaClo    25 Giugno, 2015
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Essere geisha

L'aspetto interessante di questo libro è che pur essendo stato scritto da un autore statunitense riesce a riprodurre quella sensazione tipica di un'atmosfera orientale. Infatti, fin dall'inizio il lettore viene trascinato in un piccolo villaggio di pescatori giapponesi e attraverso la protagonista si scoprono le superstizioni che regolano la vita nel villaggio. La piccola Chiyo a causa del destino seguirà un percorso differente da quello che le era destinato e nella grande città di Kyoto dovrà imparare tutte le astuzie per difendersi dai pettegolezzi e dai nemici.
La storia pur essendo un romanzo è basata su testimonianze autentiche di geishe e pertanto si può ritenere attendibile.
L'aspetto interessante è che le usanze giapponesi ci vengono spiegate dalla protagonista che rispecchia un po' il lettore, anche lei infatti, scopre pagina dopo pagina, giorno dopo giorno l'arte che si cela dietro la professione di geisha. Questa scoperta è mitigata dal fatto che Chiyo-Sayuri narri la sua storia dall'alto della sua maturità quindi la sua vita è ripercorsa comunque attraverso una prospettiva diversa, interpretata in maniera più saggia ed equilibrata.

Molto interessante infatti è la visione della geisha che non è considerata una mera prostituta ma è un'opera d'arte in movimento, un'artista. Ho trovato ogni pagina ricca di tradizioni giapponesi interessanti che scandiscono la vita della giovane Chiyo che subirà nel romanzo una sorta di trasformazione. Infatti, da una ingenua paesana riuscirà ad ottenere la protezione della più grande geisha di Kyoto, la quale le insegnerà non solo le arti per diventare una vera professionista ma anche ad usare le parole, a ponderare le decisioni per non farsi sopraffare dalla nemica.

L'aspetto migliore del libro è proprio il fatto di poter entrare nella vita quotidiana delle geishe, dalla scuola, la danza, la cerimonia del te, fino ad arrivare alle complesse descrizioni dei kimono, alle elaborate acconciature e ai ricevimenti nelle case da te.

Questi ultimi sono proprio i momenti in cui una geisha impara ad utilizzare l'arte per compiacere un uomo, non solo attraverso la danza e la musica ma anche mediante lo sguardo, i gesti la conversazione. Quindi l'autore ci mostra che essere geisha non vuol dire essere una prostituta ma vuol dire dimostrare arguzia, fascino e intelligenza.

Lo scopo che spinge Chiyo a diventare una geisha è l'amore che nutre verso il Presidente, quindi al libro si aggiunge anche la tematica amorosa che emerge al pieno soprattutto alla fine del libro ma che si riflette in ogni azione che compie Chiyo-Sayuri per raggiungere i suoi obiettivi.

Ovviamente, la professione di geisha non è un esempio di emancipazione femminile ma il libro vuole presentarci uno scorcio della concezione giapponese del femminile che passa attraverso lo sguardo e ciò che la donna può comunicare con esso, quindi una forma di seduzione non verbale ma corporea.

Trovo che il romanzo sia molto riuscito e riesce a trasportare il lettore in Giappone grazie alla capacità dello scrittore di rappresentare luoghi e personaggi in modo molto coerente con l'ambientazione. Chiyo è il personaggio che cresce maggiormente, colei che da una situazione imposta dall'alto è riuscita a coronare il suo sogno. Gli altri personaggi sono tipici dalla Kyoto del primo Novecento, la padrona della casa da te, interessata unicamente al denaro, la geisha Mameha che porterà Chiyo al successo grazie ai suoi preziosi insegnamenti.

In conclusione ho apprezzato molto sia il contenuto che lo stile capace di diventare poetico, quasi fosse un haiku, ma anche descrittivo e particolareggiato.

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El Ghibli Opinione inserita da El Ghibli    04 Mag, 2015
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Un libro affascinante

hiyo, la protagonista, ci racconta quella che è stata la sua storia e come da una vita povera, ma semplice, si è trovata catapultata in un ambiente a lei completamente estraneo. Chiyo diventerà Sayuri, la geisha più famosa. Non è una storia vera, ma un romanzo basato su racconti ed interviste fatte a vere geishe. Leggendo questo romanzo ho scoperto la preparazione, la bravura e l'eleganza delle geishe, ma anche tutto ciò che c'è dietro questa bellissima figura. La geisha è una donna vittima di ingiustizie, sorprusi, una donna che è stata venduta, sfruttata e non potendo più sperare in un cambiamento di vita si impegna a raggiungere l'unico obiettivo che è quello di diventare la geisha più famosa, più ricercata. La loro funzione era (è) quella di intrattenere gli uomini potenti, ricchi, diciamo una sorta di escort attuale. Loro, però, in più non erano libere di innamorarsi perchè il loro uomo (danna) doveva essere approvato da chi gestiva la casa in cui vivevano (l'okiya). E' un romanzo scorrevolissimo che immerge il lettore in un mondo nuovo. E' scritto così bene che si hala sensazione di sentire il fruscio del kimono, di odorare il bruciato dei bastoncini utilizzati per disegnare le sopracciglia. Dopo aver letto questo libro, mi è venuta la voglia di approfondire ancora di più sulla cultura giapponese. Un libro da leggere.

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ELEONORA FRACCARO Opinione inserita da ELEONORA FRACCARO    11 Febbraio, 2015
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L'arte di essere una geisha

“Memorie di una geisha” di Arthur Golden è un romanzo ambientato in un villaggio giapponese dove, una famiglia che vive in ristrettezze economiche, il padre è pescatore e la madre è ammalata, vende le due bambine ad un mediatore che le avvierà alla carriera di “geishe”.

La protagonista, Sayuri, si troverà prima, a da fare la domestica in una casa per appuntamenti e, poi, dopo un rigido insegnamento, diventerà una delle donne più desiderate di Kyoto.
Grazie ad una scuola, Sayuri imparerà l’arte della danza, a suonare uno strumento musicale, la cerimonia del thè e il portamento delle geishe.

Sayuri si imbatterà ben presto nella rivale Hatsumomo, una geisha che fino a quel momento era considerata la diva del quartiere.
Hatsumono ricatterà la piccola Sayuri, dietro la promessa di farle avere notizie di sua sorella, a patto che la stessa Sayuri fosse disposta a farle da serva. Accettata la sua richiesta, Sayuri dopo molte afflizioni e punizioni, riuscirà a sapere dove si trova la sorella e proverà a fuggire da quella che era diventata la sua casa anche se, in quell’occasione, cadrà dal tetto.

Solo dopo l’incontro con un importante uomo d’affari, Sayuri cambierà vita, nello scenario delineato da un paese colpito dalla seconda guerra mondiale.

Una storia che porta il lettore in un mondo lontano, quello dell’oriente, immerso di usi, consumi e tradizioni che generano da sempre l’interesse verso una cultura nuova e affascinante.
Non è il classico romanzo, è molto di più, è un vero e proprio viaggio.
Una frase dal libro: “conduciamo la nostra esistenza come acqua che scende lungo una collina, andando più o meno in un'unica direzione finché non urtiamo contro qualcosa che ci costringe a trovare un nuovo corso”.

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MrsRiso13 Opinione inserita da MrsRiso13    01 Dicembre, 2014
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Ricordi

Ricordi leggeri, fruscianti come seta.
Ricordi pesanti, grevi come macigni.
Ricordi spaventati di una bimba dagli occhi di acqua provata dalla vita, venduta abbandonata.
Ricordi trepidanti di una giovane donna che sboccia, dell'uomo che le ha ridato speranza nel futuro, dell'amica che l'ha accolta come una sorella, della vita che rinasce.
Ricordi strani, talvolta incomprensibili, per mostrare l'Oriente all'Occidente, per narrare tradizioni importanti, costumi particolari di un popolo fiero, di un impero orgoglioso e furente segnato dall'astro nascente.
Ricordi rigidi come pareti di carta di riso per dividere, per spartire, per mostrare l'importanza delle regole, per imporre condizioni e puntualizzare ruoli fissati, per farci capire il rigore del vivere giapponese.
Ricordi flessuosi, svolazzanti come kimono lussuosi, come obi eleganti. Vesti regali per raccontare un mondo segreto di donne istruite, rispettate e ammesse alla vita di uomini importanti, presenti durante le decisioni fondamentali, in un epoca in cui il sesso femminile era relegato a una vita di second'ordine.
Ricordi suadenti, carezzevoli, melliflui illustratori delle sessualità e dell'erotismo di un popolo. Fatto di mosse sinuose, di parole ammiccanti, di trasparenze allusive mangiando, bevendo, conversando, camminando...
Ricordi freddi di una guerra mondiale che sconvolge gli equilibri, ferisce, uccide e tenta, forse invano, di cancellare le abitudini.
Ricordi di una donna narrati attraverso le parole di un uomo. Persone distanti di culture diverse.
Ricordi particolari di un mondo diverso, chiuso e segreto, spiegato esaurientemente da un narratore che non ne fa parte, ma capace di riprodurre le sue sensazioni e le sue peculiarità.
Ricordi reali adornati di sfumature rosee per abbellire ambienti e personaggi senza farli risultare fasulli, per ammorbidire i momenti difficili e per illustrare, senza annoiare, la strada verso la nascita di una geisha.
Ricordi banali, arruffati, mal descritti per un finale frettoloso, scontato, noioso, per una pecca passabile in un romanzo interessante.
Ricordi, memorie da leggere.

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libri sulla cultura giapponese, geishe.
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mia77 Opinione inserita da mia77    09 Settembre, 2014
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Memorie di una geisha di Arthur Golden

Bello, elegante, fluttuante, coinvolgente e affascinante questo romanzo che parla della vita di Sayuri: una famosa geisha degli anni trenta del secolo scorso, che viveva a Kyoto in una okiya. Prima d'ora non conoscevo molte cose sulle geishe e sulla loro vita, pensando - come molti - che fossero una sorta di prostitute di livello (come le attuali escort di lusso). Invece loro erano molto più che questo: erano delle artiste, per la loro capacità di suonare, cantare e danzare, per intrattenere i loro ospiti (studiavano e si esercitavano tutti i giorni della loro vita, per poterlo fare nel migliore dei modi); ma soprattutto ho ammirato la loro capacità di essere una sorta di psicoterapeute, delle pseudo-psicologhe, grazie alla loro facoltà di saper ascoltare i loro ospiti e saper alleggerire le loro vite e i loro problemi quotidiani, permettendo loro di trascorrere piacevoli e spensierate ore in loro compagnia, accogliendoli. È questo un aspetto che che ha molto intrigata delle geishe (probabilmente perché è una dote che a me manca): l'accoglienza. Erano molto apprezzate le geishe dotate di spiccata intelligenza (la bellezza non era la caratteristica più ricercata) e quelle con senso dell'umorismo e arguzia. Erano molto eleganti nei loro atteggiamenti e mai volgari. Molte di loro erano anche delle vere donne d'affari, che sapevano far fruttare le loro doti per ottenere una vita piacevole e gradevole. Sicuramente non avevano la fortuna di poter amare chi volevano, se volevano continuare a svolgere il loro lavoro nel migliore dei modi, ma ritengo la loro vita interessante e particolare. Mi è piaciuto talmente questo romanzo, da essere la mia lettura esclusiva di questi ultimi cinque giorni: l'ho letto lentamente e approfonditamente, per poter capire la vita di Sayuri e riuscire ad immedesimarmi in lei e nel suo struggimento d'amore (durato una vita intera) per il suo amato presidente.
Bellissimo, coinvolgente, romantico, appassionato, sentimentale: decisamente lo consiglio!
La frase che più mi ha colpita: " Da bambina credevo che la mia vita non sarebbe stata turbata da nulla se il signor Tanaka non mi avesse strappata alla mia casa ubriaca; ora so che il nostro mondo è tanto instabile quanto un'onda che si innalza in mezzo all'oceano. Quali che siano stati i nostri conflitti e i nostri trionfi, per quanto indelebile sia il segno che questi abbiano potuto lasciare su di noi, finiscono sempre per stemperarsi come una tinta ad acquerello su un foglio di carta".

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Opinione inserita da Me.    03 Novembre, 2013

IL MIO LIBRO PREFERITO, UN CAPOLAVORO.

L'unico libro a cui do il massimo. Di "Memoria di una geisha" ho acquistato la versione della casa editrice Tea. Comprato un po' per curiosità dopo aver letto una citazione, mi ha lasciato decisamente senza fiato. Non mi ero mai interessata alla cultura orientale, ma questo libro mi ha aperto un nuovo mondo e mi ha fatto apprezzare veramente questa sfaccettatura della tradizione giapponese. Scritto benissimo, con descrizioni dettagliate e spunti riflessivi molto profondi e delicati. Il lettore si sorprende nello scoprire che l'autore è un uomo e non una donna, per la sensibilità e la delicatezza dei pensieri espressi, tipici di una mente femminile. Bello, delicato, piacevole, coinvolgente. L'unica pecca è il fatto che non è una storia vera. Se fosse una storia realmente accaduta sicuramente lascerebbe ancora più brividi addosso. Ho visto anche il film, veramente bello. Il libro però è mozzafiato. Un viaggio nei meandri di una cultura sconosciuta, all'interno di un animo dolce, acerbo e ingenuo di una giovane protagonista. Un libro anche un po' "documentario", che apre le porte di un mondo fatto di luci e ombre, sfumature e colori. Mai stancante.

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Nadiezda Opinione inserita da Nadiezda    15 Ottobre, 2013
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La piccola Chiyo

Prima di intraprendere questa lettura conoscevo davvero ben poco del grande mondo delle geishe.
Un mondo fatto di sacrifici, regole opprimenti,addestramenti intensi, schiavitù, pianti, sorrisi finti ed amori celati.
Un mondo fatto di maschere di trucco e di “bozzoli” di pregiata seta.
Chiyo fu strappata dalla sua piccola “casa ubriaca” quando aveva solo nove anni ed anche la sorella maggiore ricevette lo stesso trattamento.
Suo padre le aveva vendute quando la madre si era ammalata terribilmente.
Entrambe le bambine non hanno intrapreso una vita facile.
Appena arrivate nel “nuovo mondo” Chiyo fu mandata presso l’okiya Nitta e così perse di vista l’amata sorella.
Qui conobbe: Zietta, Nonna, Madre, Zucca e la peggiore di tutte, la geisha Hatsumomo. Una donna bellissima ed in egual misura crudele.
Quest’ultima darà parecchio filo da torcere alla povera Chiyo. Per colpa di lei accumulerà un sacco di debiti, verrà punita da Zietta e rischierà anche di perdere il suo unico modo per riscattare la sua vita, perdendo la possibilità di diventare una geisha.
Chiyo però è una bella ragazza con una particolarità, ha degli occhi davvero strabilianti per un’orientale, di un colore magnifico, di un grigio-azzuro che ricorda l’acqua di un laghetto.
Chiyo per colpa della malefica Hatsumomo dovette passarne di tutti i colori mandando anche su tutte le furie una delle più importanti geishe, Mameha.
Chiyo però anche se è ancora una bambina ne ha passate tante e con il suo carattere forte cercherà in tutti i modi di riscattare la sua infelice vita.

Attraverso questo libro l’autore ci ha fatto scoprire un mondo sconosciuto.
Il mondo delle artiste che abitavano le case da the.
Una storia triste, fatta di molte perdite ed inganni.
Chiyo, la protagonista che con gli anni diventerà Sayuri, in confronto ad altre sua coetanee è stata fortunata anche se la vita le ha sorriso davvero poche volte.

Che altro voglio dire?
Questo libro mi ha lasciata davvero senza parole: la brutalità con cui la piccola protagonista e la sorella sono state vendute e “buttate” in un altro mondo, le regole severe, gli insegnamenti della scuola per diventare geishe, l’iniziazione delle apprendiste ed il mizuage, hanno fatto crescere in me due sentimenti: la rabbia e lo stupore.
L’autore mi ha fatto scoprire un mondo che con gli anni sta scomparendo.
Un mondo fatto di donne piene di fascino, che sanno muoversi leggiadre come foglie cullate dal vento.
Un mondo che Golden ha saputo descriverci alla perfezione solamente dopo dieci anni di studio accurato.

Vi auguro buona lettura!

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LittleDorrit Opinione inserita da LittleDorrit    14 Ottobre, 2013
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Geisha per amore

Memorie...da un passato che sbiadisce i suoi contorni.
Memorie...di una bambina dagli occhi verde acqua.
Memorie...di un amore profondo come il Pacifico.
Memorie...di vite donate ad uomini che ne traggono piaceri.
Un fiume di parole scivola via dalla penna di Arthur Golden riversandosi sulla carta; sono parole che provengono da lontano, dalla voce tremolante di un io narrante al femminile che racconta il paese dei lussureggianti mandorli in fiore.
Questa è la terra dei giardini zen, profanati da trasparenti acque che scivolano su pietre levigate e sulle quali si ergono piccoli ponti in pietra.
È la terra dei templi che, come immobili cattedrali, inondano di silenzio le vie dei mercanti.
È la terra del sacrificio.
È la terra dell'obbedienza.
È la terra delle geishe.
La piccola Chiyo è nata povera come povera è la sua famiglia.
Suo padre è un pescatore taciturno, scontroso....è un uomo che ha perso tutto e l'ha riconquistato a fatica chinando le spalle dinanzi all'esistenza.
Sua madre è una donna dalla bellezza sfiorita, consumata da stenti e duro lavoro ma che ha dentro l'anima l'impetuosità di un torrente e il temperamento di un samurai. Solo la malattia riesce a sconfiggerla.
Ed è così che Chiyo e sua sorella Satsu assistono attonite alla fine della loro fanciullezza.
Due strade si diramano dinanzi a loro: per Satsu c'è la via del bordello; per Chiyo la via delle geishe.
La disperazione della separazione e del cambiamento, la scelta obbligata di una vita del tutto sconosciuta, il disagio dato da un ambiente rigido e spietato, precipitano Chiyo nel buio pesto dello sconforto.
Ma in quel buio, una luce si riflette sulle rive del Sunagawa.
Un uomo....
un gesto....
una voce che infiamma il cuore, che abbatte lo sconforto e che indica il cammino per il domani.
Il sogno di poter arrivare a lui può essere realizzato soltanto seguendo quell'unica strada dalla quale tenta disperatamente di fuggire.
Inizia così, per amore, il duro percorso di formazione che la vedrà crescere; Chiyo scompare e al suo posto appare Sayuri, la donna dagli occhi trasparenti, la bella rivale da eliminare, la geisha più desiderata dagli uomini.
Ma la guerra, con le sue brutture, spazzerà via i segreti e i rancori di quel mondo antico segnando per sempre gli animi e i volti dei protagonisti.
Questo romanzo riesce ad essere un vero e proprio contenitore di generi disparati: è un diario personale, una biografia, un romanzo di formazione, uno spaccato di storia e antiche tradizioni giapponesi nonché una splendida storia di passioni e conflitti.
La scrittura di Golden è morbida e delicata come carta di riso, raccoglie dettagli senza mai annoiare e si distende sui personaggi presentandoli al meglio attraverso nitide immagini. La cultura dello scrittore emerge continuamente suggerendo risvolti e spiegando gesti ma senza porsi ad un gradino superiore. I personaggi principali hanno spessore e carisma ed è impossibile dimenticarli. Un romanzo davvero coinvolgente e velato da un romanticismo pragmatico. Sono immensamente felice di averlo scoperto e vissuto dentro e soprattutto di poterlo consigliare senza ombra di dubbio.

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f.ilvi Opinione inserita da f.ilvi    10 Ottobre, 2013
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IL LIBRO PIù BELLO CHE IO ABBIA MAI LETTO!

Ho letto questo romanzo qualche anno fa, ma tutt'oggi lo considero il libro più bello che io abbia mai letto! L'ambientazione di una Kyoto degli anni '30-40 ed il dramma di una bambina strappata alla sua infanzia e alla sua famiglia per diventare qualcosa che nemmeno conosce, diventa tangibile e reale grazie alle descrizioni dettagliate di Golden.
La trama appassionante segue l'iter di formazione di una geisha e, parallelamente, la crescita di quella bambina, che da Chiyo si trasformerà in un piccolo giglio, Sayuri, con un sogno che diventerà l'unico obiettivo della sua vita.
Peccato che Artur Golden non abbia continuato a scrivere!
Fortemente consigliata la lettura di questo libro, e anche la visione del rispettivo film, che ho trovato piuttosto fedele al romanzo!


ATTENZIONE: IL SEGUENTE TESTO CONTIENE ANTICIPAZIONI SUL FINALE!!!

Un racconto intriso di sofferenza, ma con il "...e vissero felici e contenti" che fa tirare un sospiro di sollievo e riscatta tutti i patimenti vissuti dalla protagonista! L'unica mia delusione è stata quando ho scoperto (solo alla fine del libro) che non si trattava di una storia reale ma di fantasia, nonostante tutti i rituali siano raccontati fedelmente grazie alle testimonianze di una donna che è stata veramente una geisha.

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Mephixto Opinione inserita da Mephixto    31 Luglio, 2013
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Geisha per amore

Uno buon romanzo, che nonostante la storia accattivante tende a banalizzare una figura che è molto di più di quello ritratto in queste pagine. E’ un peccato che Golden si perda nel banalizzare una geisha al pari di una prostituta. Lo scrittore però, fortuna vuole, lo fa con un storia che appassiona e coinvolge. Mi sono molto divertito a seguire le vicissitudini di Sayuri di come da piccola figlia di un pescatore si trova a rivalutare le proprie aspettative per sopravvivere. E grazie all’ amore riuscire ad accettare una vita da Geisha nella modalità prostituta d’alto borgo.
Forse un titolo come “Geisha per amore” sarebbe stato più appropriato…
Una bella storia però non fa un capolavoro, anzi. In tutta sincerità devo dire che uno stile troppo semplicistico, e spesso banale mi ha spesso portato a storcere il naso. Gli elementi come la bellezza, l’arte l’erotismo sono presenti ma non rendono a pieno il vero significato di queste figure ormai leggendarie. Lo stile usato (e qui non so se è colpa della traduzione )e il messaggio trasmesso sortiscono l’effetto dell’acqua ragia su una tela pregiata. Un mondo così incline alla bellezza in ogni sua forma, alla ricerca costante della perfezione, viene descritto con frasi banali e descrizioni scialbe, prive completamente di patos. Forse se fosse stato scritto da un nipponico e non dal solito scrittore hollywodiano (anche se professore di storia del’arte, con un master in quella giapponese ) avremmo avuto in mano un capolavoro inestimabile, invece, abbiamo un buon romanzo con un ottima storia, ma nulla più.
Purtroppo soffermandomi a guardare l’universo tinteggiato da Golden, da in effetti l’impressione che le Geisha non vedano l’ora di vendere la loro verginità al miglior offerente a cuor leggero, a cercare di diventare la pollastra di lusso del magnate di turno. Ma credo che prima di farsi questa idea fantasiosa si debba studiare un po’ meglio la storia giapponese e le culture che ne costituiscono. Un romanzo che a mio avviso sminuisce e offende una cultura centenaria che ormai si sta perdendo per sempre. Un vero peccato .
In conclusione mi sento di consigliarlo, perché è un testo leggero che attrae e non annoia, in più può porre le basi per stimolare un approfondimento futuro sull’ argomento.

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Raffa73 Opinione inserita da Raffa73    23 Luglio, 2013
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Sayuri

Ho letto il libro tempo fa, ma desidero comunque parlarne.
Devo dire la verità, ho sofferto molto durante la lettura. Ero Sayuri, la bambina orfana, la bambina strappata alle braccia materne, ignara del suo futuro, separata senza una spiegazione dalla sorella, venduta, umiliata, costretta a essere un buon prodotto, una brava allieva, una serva. Una bambina, solo una bambina! La sua fortuna era la sua bellezza, i suoi occhi che ti entravano dentro e non li scordavi, perchè erano limpidi come l'acqua e puri come la sua anima.
Intorno alla bellezza dei suoi occhi si traccia il suo destino: viene venduta ad una casa di gheishe e non di prostitute, destino assegnato alla sorella, anche lei una bambina. Perchè era questo che capitava alle donne se non avevano nessuna protezione.
Il mondo di Sayuri è un mondo difficile, dove ci sono lotte di potere tra case, invidie tra gheishe, sogni infranti, rinunce e infine la guerra, che cambia le carte in tavola. Solo in poche rimarranno in piedi e il nostro piccolo fiore resisterà, lotterà, perchè ha un segreto che le dà coraggio: l'amore.
Grazie a questo gioiello della narrativa, ho conosciuto un mondo lontano da me, merito della descrizione dettagliata di usi e costumi fatta dall'autore. Un libro bello dall'inizio alla fine.

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dani79 Opinione inserita da dani79    14 Giugno, 2013
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Il romanzo di una geisha

Le parole di questo libro scorrono nella mente decise e leggere come le acque di un fiume. Raccontano una storia con gli occhi di chi l'ha vissuta regalando al lettore immagini e suggestioni di un mondo lontano, per alcuni versi oscuro, per altri incantevole. È il libro che tutti vorrebbero leggere, che lasci sul comodino la notte e i cui personaggi si insinuano delicatamente nei tuoi pensieri durante il giorno. Forse non è un capolavoro e non è sicuramente il libro migliore che abbia mai letto, ma fa quello che deve fare un libro, ti regala esperienze e ti fa pensare.

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calzina Opinione inserita da calzina    07 Aprile, 2013
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la poesia di un ciliegio in fiore

Superfluo dire che questo romanzo è un capolavoro. Tante persone prima di me hanno avuto occasione di recensirlo, e non posso fare altro che allinearmi al loro giudizio più che positivo. La vita della Geisha narrata in questo romanzo mi è rimasta addosso; Sayuri, questo il suo nome, ha talmente preso vita tra le pagine di questo libro che inevitabile sarà il suo ricordo ogni volta che scorgerò un kimono e delle labbra a forma di bocciolo rosso.
Non ci troviamo davanti ad un romanzo da leggere, ma ad un romanzo che si “fa leggere”. Non pensate di riuscire a staccare facilmente gli occhi dalla lettura. L’autore è riuscito ad utilizzare una linguaggio talmente evocativo e poetico tale da essere completamente avvolti dalla bellezza.
Sayuri; Sayuri e la sua bellezza; Sayuri e i suoi occhi grigio-azzurri. Ogni volta che Sayuri narrerà la sua storia, vi sembrerà di guardarla nei suoi meravigliosi occhi, che ricordano tanto il colore dell’acqua. Ed attraverso i suoi occhi la sua storia sarà narrata proprio come un corso d’acqua, da quando nasce, corre impetuoso nel suo letto, cambia corso, incontra dei ciottoli che leviga ma alla fine si getta impetuoso con una cascata nel mare, ciò a cui il suo corso ha sempre bramato.
Una geisha per noi occidentali, spesso, è associata alla parola prostituta; cioè come una donna che vende il proprio corpo in cambio di denaro. Come descritto in questo libro la geisha non è una prostituta. Ma a me è sorta una domanda: è vero, il mestiere della geisha non è vendere il proprio corpo. La sua formazione dura anni, anni nei quali apprenderà l’arte di cantare, ballare, suonare e versare il the in modo corretto. La geisha dovrà apprendere come compiere tutti questi gesti con celata sensualità, perché questo sarà sostanzialmente il suo ruolo. Gli uomini pagheranno i loro servigi per le serate passate ad essere intrattenuti con balli, the e chiacchiere. Qualità indispensabile per una geisha essere gentile, servile e accondiscendente. Ecco. Le geisha non vendono (o meglio raramente) il proprio corpo, ma vendono la propria volontà di pensiero, non potranno mai essere sincere, non potranno rifiutarsi di servire un the ad un cliente, vendono in qualche modo la propria accondiscendenza a priori. Ogni cliente si aspetta di essere”coccolato” da una geisha, di passare una bella serata gioviale e spensierata, e paga per questo. Però questo vuol dire costringere una donna a sottomettersi a questo volere. Che piaccia o no questo a mio parere è prostituzione non del corpo ma di sé.
Questa mia riflessione certo non prescinde dal fatto che questo romanzo sia ben altro. Restituisce la stessa serenità che si ha guardando uno di quei bei paesaggi giapponesi, dove troviamo quei bellissimi ciliegi in fiore. Quei bellissimi e delicati fiori rosa, proprio come Sayuri.
Se non l’avete ancora fatto vi consiglio di leggerlo, e vi auguro possa lasciarvi la poesia che ha lasciato a me.

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Elena-cug Opinione inserita da Elena-cug    26 Febbraio, 2013
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La vita di una geisha che ti appassiona subito!

Questo libro è tra i miei preferiti. Una storia che cattura l'attenzione del lettore sin dalle prime pagine,commovente e travolgente,fa affezionare subito a questa ragazza e alla sua storia. Ha una buona scorrevolezza e non risulta per niente pesante o noioso. Amplia molto anche le conoscenze del "mondo" giapponese,e corregge le false dicerie che si hanno sul conto delle geishe. Davvero un ottimo libro! Consigliatissimo!

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Marsin Opinione inserita da Marsin    22 Febbraio, 2013
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Ti prende e non ti lascia più

Un libro a dir poco stupefacente ! Ti fa arrivare al mondo orientale senza bisogno di prendere un aereo. Sono 567 pagine di puro piacere, di pura emozione ! Scritto abilmente e in modo scorrevole. Non riesco a descrivere per bene la bellezza di questo libro, o forse la bellezza di questo mondo affascinante.
Un libro che non è solo un romanzo biografico, non è una semplice storia d'amore, ma un libro culturalmente ricco per noi occidentali ! Per alcuni di noi vi era o vi è la convinzione che lei Geishe siano delle prostitute,altri ancora non sanno nemmeno della loro esistenza. Grazie a questo libro è stata colmata l'ignoranza di chi magari era convinto male! Dopo la lettura di questo libro riesco a considerarmi con una mentalità più aperta di prima !

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Saretta5 Opinione inserita da Saretta5    06 Gennaio, 2013
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Scoprire la vita di una geisha

Libro bellissimo, assolutamente da leggere! Il libro immerge in una realtà per noi occidentali praticamente sconosciuta, ma spiegata benissimo e mai noiosa. Ti affezioni subito a questa ragazzina catapultata in un mondo che all'inizio non le appartiene, ma che è l'unica cosa a cui può aggrapparsi per sopravvivere. Una vita difficile che trova una speranza negli occhi, nel ricordo e nel fazzoletto del Presidente. Emozionante, una lettura che insegna una cultura diversa e molto importante per il Giappone, ma non solo.

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Paradise Opinione inserita da Paradise    02 Gennaio, 2013
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INDIMENTICABILE SAYURI

Grande Arthur Golden, ti porta in un mondo che non conosci e ti immergi così tanto che sembra quasi di abitare li nell'okija e osservare tutto ciò che fanno Sayuri e le altre geishe. Dopo il libro ho visto il film che mi ha emozionato tantissimo da versare qualche lacrima sul finale. Sono questi i libri di cui abbiamo bisogno: emozionanti e che rimangono nella nostra mente anche dopo tempo... adesso so che vuol dire essere una geisha!

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maria68 Opinione inserita da maria68    28 Novembre, 2012
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incantevole

Memorie di una geisha di Arthur Golden é un libro che sin dalle prime battute ti avvolge nel mondo affascinante ma anche crudele delle geishe. La storia ruota intorno alla figura femminile di Sayuri, la quale in seguito all'incontro con il Signor Tanaka cambierà le sorti della sua vita. Per Sayuri la vita non é facile, la malattia della madre, il tradimento prima del signor Tanaka, che riuscirà a convincere il padre a venderla per farne una geisha, poi della sorella la catapulteranno sin da bambina in un mondo apparentemente dorato ma abitato da una moltitudine di persone cattive. Solo l' incontro con un uomo che lei chiamerà Il Presidente la faranno sopravvivere alle avversità della vita

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mokygio Opinione inserita da mokygio    03 Settembre, 2012
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Mondo affascinante

Ho cercato disperatamente recensioni di libri in cui poter trovare una storia affascinante ed eccola qua memorie di una geisha.
Il libro apre un "portone" su di un mondo e una cultura a noi lontani, ma non puoi non innamorarti proprio dal fascino che il libro e l argomento hanno
Atttraverso il racconto di Sayuri immagini tutto ciò che e descritto con grande maestria.
Libro appassionante che ti coinvolge e ti trascina in questo mondo pieno di preconcetti e false idee
Da qui mi si e aperto un mondo ho iniziato a cercare altri libri sull argomento li ho ordinati insieme al film tratto Dall omonimo e ora aspettiamo con pazienza che arrivino per vedere se anche in altri si ritrova la magia descritta in quest ' opera straordinaria

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Baba Opinione inserita da Baba    28 Agosto, 2012
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Sayuri leggenda di una Geisha

Libro affascinante che descrive un mondo a noi sconosciuto e lontano ossia il Giappone delle Geishe: attraverso la storia di Sayuri entriamo in un mondo difficile da comprendere forse a causa delle complesse tradizioni ma sicuramente intigrante. Lo stile di Golden è piacevole e quasi mai pedante il che rende la lettura assai scorrevole. Imperdibili sono le descizioni delle vestizioni, del trucco e della vita di queste ragazze (vedere come viene descritto raffinatamente il mizuage ossia la perdita della virginità) fino alla descrizione delle difficoltà di un popolo stremato dalla seconda guerra mondiale: quello che traspare dalla lettura è comunque la storia di una ragazza che sembra alienata da tutto ma ha comunque le sue debolezze, i suoi sogni e ricerca come tutti l'amore di una vita.
Lettura assolutamente da consigliare

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Melandri Opinione inserita da Melandri    20 Luglio, 2012
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Memorie di una geisha

Spesso penso che vi siano luoghi e culture che possano essere considerati come altri mondi.... Questo romanzo è una porta aperta su una delle facce del Giappone al contempo più affascinanti e sconvolgenti. Che sia romanzo o realtà, in questo libro viene descritta una vita colma di dolore e doveri, solitudine e finzione. Un incredibile percorso senza scelta, dove l'amore sembra non trovare strada, fino a quando....

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Dido Opinione inserita da Dido    06 Giugno, 2012
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Profumi d'oriente

Promosso a pieni voti uno dei libri piu belli che abbia letto di quelli che ti restano dentro una storia intensa quella di Sayuri raccontata in prima persona .Personalmente mi ha molto arricchita non sapevo nulla sulle geisha credevo fossero semplicemente delle prostitute in kimono invece mi si e' aperto un mondo la descrizione personale della protagonista viaggia parallela alla storia delle tradizioni Giapponesi .Si riescono ad accarezzare gli abiti morbidi di seta ad annusare il profumo del te' ma anche a commuoversi di fronte alle sofferenze e ai sacrifici a cui queste ragazze sono sottoposte.Bellissimo

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AlessandraV Opinione inserita da AlessandraV    01 Mag, 2012
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Un libro indimenticabile

Non mi soffermerò sulla trama, che è stata già ampiamente descritta, ma vorrei soffermarmi sull'intensità di questo romanzo. Più ti immergi nella storia della piccola Chiyo prima e della stupenda Sayuri poi, e più ti sembra di essere lì, nel quartiere di Gion Kobu tra i sensuali kimono di seta ed il suono dolce dello shamisen. Lo scrittore é stato bravissimo a descrivere la vita di una geisha, con i suoi dolori, i sacrifici, la grande dedizione necessaria; ma anche i sentimenti di Sayuri e le sue profonde passioni. Questo romanzo é da leggere e rileggere. (molto bello anche l'omonimo film tratto da questo libro di Arthur Golden; ma nel film molte parti sono state tagliate e come sempre solo il libro riesce a farti provare certe emozioni). Durante la lettura si sente che non si tratta di una semplice storia inventata, ma si tratta di storie vere, un pezzo di vita realmente vissuta da centinaia di donne in Giappone (per scelta, o come per Sayuri, per necessità). E' un libro sofisticato, elegante, che ti rimane nel cuore. Assolutamente da leggere!

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Storia proibita di una geisha
e a tutti gli appassionati di cultura giapponese
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Romina Opinione inserita da Romina    10 Marzo, 2012
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Memorie di una geisha

Come se chiudessimo gli occhi e immaginassimo di essere in Giappone...

Ho letto memorie di una geisha diversi anni fa, e l'ho riletto con il pensiero che lo avrei riletto ancora...

In un Giappone alle porte della prima guerra mondiale, viene narrata la storia della piccola Chiyo cresciuta insieme alla sorella Satsu in un villaggio di pescatori; accanto a loro il padre e la madre morente per via di una malattia a causa della quale, il padre delle due bambine deciderà di venderle per avere un po' di denaro e le due sfortunate verranno portate a kyoto in una casa di geisha; perlomeno questo è quello che sarebbe dovuto accadere ed invece il destino gioca le sue carte nere e le due sorelle vengono separate: Chiyo in un Okiya (una casa per geisha), Satsu in un bordello.
Sarà, da qui in poi, un susseguirsi di disperati tentativi da parte della protagonista di trovare la sorella e nonostante ad un certo punto del romanzo sembra che le cose vadano per il verso giusto, proprio la sera in cui Satsu scappa per raggiungere la sorella ritrovata, una rovinosa caduta la costringerà a rimanere nell' Okiya e le separerà per sempre....
Il romanzo si compone di diversi personaggi, tutti ben caratterizzati ed ognuno a mio parere ben strutturato, dall'antagonista Hatsumomo, splendida geisha che teme la piccola chiyo fin dal suo arrivo (forse per i suoi occhi chiari?) alla fedele e famosissima geisha Mameha che l'aiuterà a sbocciare in tutta la sua bellezza di artista.
In seguito ad un incontro fortuito con quello che sarà l'amore della sua vita “il presidente”, Sayuri (nome assunto da Chiyo una volta diventata geisha) troverà uno scopo nella vita e non senza fatica lavorerà per diventare una geisha, solo per poter rivedere “quell' uomo che sulle rive del Sunagawa vedendo una bambina piangere, le aveva offerto un cono di ghiaccio gelato”.

Il romanzo è ricchissimo di competizione, di voglia di amare ed essere amate, quella voglia che comincia per disperazione ed infine diventa consapevolezza. Golden è un maestro nella narrazione, mi sono trovata a sognare e a divorare questo libro in pochissimi giorni; le atmosfere giapponesi sono descritte in maniera così delicata, il sapore del libro è così esotico che non può non portarvi lontano.... come in un sogno basterà chiudere gli occhi ed assaporando le ultime parole lette fare come Doroty del mago di Oz :) (Romi sogna con indosso le sue scarpette rosse)

Arriveremo ad immergerci nella prima guerra mondiale, scopriremo con disgusto quel sapore coatto di una occidentalizzazione che si incastrerà a fatica nel pensiero giapponese, saremo cullati dal pensiero e confortati dalla certezza che la nostra forte protagonista saprà cavarsela grazie alle persone che le rimarranno intorno, “il presidente” prima di tutti ,anche se lei non lo scoprirà se non alla fine.

Memorie di una geisha, nonostante le polemiche che si è portato dietro, rimane per me uno dei libri più belli che abbia mai letto; nella mia mente è un romanzo e nulla di più, le attinenze con la realtà le lascio al nuovo libro della Iwasaki (che nel libro è la piccola Chiyo), vera protagonista di questa storia, dove credo sia spiegata in maniera realista la vita che conduce una geisha (devo ancora leggerlo), (do per scontato che tutti sappiano della causa giudiziaria che ha coinvolto Mineko Iwasaki ed Arthur Golden, se non è così chiedete pure^^)

Se qualcuno mi domandasse se, si puo' sognare il Giappone attraverso un libro, gli risponderei di si, memorie di una Geisha è un sogno ad occhi aperti.

Sapete che la parola "geisha" non ha un plurale? dire le geishe è sbagliato! si dovrebbe dire: le geisha.

...Eppure apprendere la gentilezza, dopo tanta poca gentilezza, capire come una bambina con più coraggio di quanto creda, trovi le sue preghiere esaudite, non può chiamarsi felicità?...

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La mia vita da geisha
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Impressioni di Settembre Opinione inserita da Impressioni di Settembre    10 Marzo, 2012
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Geisha

Questo libro è come se avesse un'aura magnetica intorno a se, mi ha rapito, è come se anche io fossi diventata una Geisha .. la loro eleganza e la loro vita traspaiono da questo libro.
Alcune frasi sono magnifiche, e devo dire che anche la trasposizione cinematografica è emozionante e da vedere, ovviamente dopo aver letto il libro.
E' sicuramente sul podio dei libri che mi hanno più emozionata, l'ho amato dalla prima all'ultima pagina.
Lo consiglio davvero ..

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a chi ama la cultura giapponese ..
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manu chan Opinione inserita da manu chan    03 Febbraio, 2012
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Ora so veramente chi è una GEISHA.

"Memorie di una geisha" è un romanzo che, sebbene l'autore stesso all'inizio voglia distogliere il lettore da quest'idea, ha funzione descrittiva di un mondo ormai quasi agli sgoccioli.
E' la vicenda, ambientata nella prima metà del Novecento, di Sayuri, che strappata dalla tristezza e dall'aria ammuffita della sua "casa ubriaca", viene condotta in un quartiere di Kyoto molto famoso per la numerosa e quasi totale, direi, presenza di geishe. Esse hanno un'organizzazione molto rigida, vengono indirizzate sin da tenera età allo studio della danza e della musica; dopo il livello di "apprendista" si passa a quello vero e proprio da "geisha", in cui lo stato personale diventa una professione, una regola di vita. Attorno agli incontri nelle case da tè, ai famosi "mizuage", alla compagnia e al decoro delle geishe ruota una sola parola: denaro. Tra l'altro non sono per niente d'accordo (e qui la cultura occidentale ha un grande peso) sugli stili di vita e sulle modalità di guadagno di queste geishe. Nel libro ho notato una quasi totale assenza di valori umani, qualcosa di più saldo che tenga una donna alla sua famiglia, al suo pensiero, alle sue origini. Tutto il passato viene messo via al posto di una vita fatta di falsi sorrisi e feste, grandi vestiti e lusso.
Il libro procede lento, ma molto dettagliato nella descrizione. Ottima la fase di ricerca preparata dall'autore. Lo consiglio più che altro per capire fino in fondo la vera essenza di queste donne che altro non sono che semplici accompagnatrici, a dispetto di quanto noi tutti occidentali possiamo credere.

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Francj88 Opinione inserita da Francj88    02 Febbraio, 2012
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Colori proibiti

“Ora so che il nostro mondo è tanto instabile quanto un'onda che si innalza in mezzo all'oceano. Quali che siano stati i nostri conflitti e i nostri trionfi, per quanto indelebile sia il segno che questi abbiano potuto lasciare su di noi, finiscono sempre per stemperarsi come una tinta ad acquerello su un foglio di carta.”

Chiyo è una bambina cresciuta in una famiglia di pescatori in un piccolo villaggio chiamato Yoroido. Per poter avere il denaro necessario che serviva a dare una degna sepoltura alla moglie in fin di vita, il padre della protagonista la vende, assieme alla sorella più grande Satsu, ad una casa di geishe a Kyoto. Satsu però ritenuta inadatta finirà per diventare una prostituta, Chiyo grazie alla sua bellezza, esaltata dai suoi occhi color grigio-azzurro (assolutamente inconsueti per una ragazza giapponese) comincerà il duro addestramento che la porterà a diventare una delle geishe più richieste di Kyoto, con il nome di Sayuri. Il percorso non sarà semplice, la ragazza dovrà imparare ad eccellere nella danza, nel suonare lo shamisen e nell'intrattenimento dei suoi clienti, il tutto con grazia ed eleganza e a vincere la spietata concorrenza delle sue rivali. La selezione naturale farà emergere e sopravvivere solo le geishe più apprezzate, destinate altrimenti alla vita grama di serva se non peggio. C’è chi poi, come la bellissima ma spietata geisha Hatsumomo, cercherà di ostacolare in tutti i modi l’ascesa di Sayuri.
"Non si diventa geishe per avere un'esistenza piacevole, ma perché non si ha altra scelta" dice Mameha (la geisha che si occuperà della formazione della protagonista) a Sayuri. Le geishe imparavano a fare del proprio corpo, attraverso gli abiti e il trucco dei perfetti involucri o ancora meglio, dei cofanetti splendidamente laccati e preziosi in cui però tenere chiusi i propri veri sentimenti, soprattutto a ricacciare dentro di se (per quanto possibile) l’amore.
“Un'esistenza sbagliata non poteva trasformare chiunque in un essere perverso?” ci dice Sayuri, probabilmente si, ed ecco perché il lettore è portato a provare solidarietà anche per i personaggi più negativi come la proprietaria della casa di geishe in cui vive Sayuri, avida e calcolatrice, e Hatsumomo, perfida e subdola. Tutte però vittime, in fondo, di una cultura di cui sono il fiore all'occhiello ma che non risparmia né le geishe stesse, né mogli né amanti (se non in virtù del particolare rapporto con il loro danna, una specie di protettore), né le legittime spose, né, paradossalmente, gli stessi uomini, spesso imbrigliati in matrimoni combinati e costretti a cercare in una geisha la tenerezza, la devozione ed il calore che non hanno dalle loro mogli. Donne venerate le geishe, quasi come dee, ma obbligate ad obbedire, impossibilitate a gestire la propria vita, impossibilitate ad amare liberamente.

Arthur Golden, l'autore, attraverso questo romanzo scritto come se fosse una biografia, riesce a ricostruire un mondo fino ad oggi chiuso agli sguardi esterni, mondo che al di là delle diversità culturali e gli elementi che ce le rendono estraneo e lontano non può che affascinarci e soggiogarci anche se a volte non ci è dato capirlo né condividerlo, tanto meno giudicarlo. Personalmente mi sono fatta soggiogare dalla magia del romanzo che è toccante e avvincente oltre ad essere scritto veramente bene. E’ ricco di immagini poetiche, di descrizioni dettagliate e affascinanti, per esempio dei kimono, dei trucchi che trasformano il viso in una sorta di maschera, delle acconciature e delle calzature. La scrittura è piacevole, i personaggi e gli ambienti sono descritti così vividamente che risultano quasi familiari.

Una volta terminata la lettura, ho sentito nostalgia dei luoghi e dei personaggi, del piccolo universo che Golden ha saputo evocare. Pochi libri sono riusciti a farmi questo effetto.

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rondinella Opinione inserita da rondinella    23 Dicembre, 2011
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L'arte di essere artiste

Affascinante è l'aggettivo che riesce a descrivere al meglio le sensazioni che mi ha trasmesso questo libro.
Così come questo romanzo racconta un arte antica e ormai quasi dimenticata, così Golden, con uno stile raffinato e piacevole, è riuscito a descriverci l'inusuale e misterioso mondo delle geishe, cancellandone l'idea sbagliata (e dispregiativa) che la cultura occidentale se n'è fatta.

Un romanzo dolce e sensibile, ma allo stesso tempo freddo e distante, quasi a voler sottolineare il divario tra il modo di pensare del mondo 'evoluto' contro quello più tradizionalista di questa cultura tipicamente orientale.

"Il termine geisha significa 'artigiano', 'artista'": la vita di queste donne tramutate, fin dalla tenera età, in candide 'bambole' ci viene raccontata con precisione e affidabilità; lo stesso autore, infatti, tramite le conversazioni con una vera geisha, ci descrive minuziosamente i veri aspetti di quest'arte, dall'abbigliamento agli atteggiamenti, dal modo di pensare al modo di vivere e ogni altra singola peculiarità che rendono questo mondo così caratteristico; e lo fa dando voce a personaggi, sì, di sua fantasia, ma così pieni di sentimenti, emozioni, di vita che diventa impossibile non immedesimarsi con loro.

Forse, alla fine, il messaggio di questo libro non consiste solo nel racconto della dura, imprevedibile e lontana vita di Sayuri, ma sta semplicemente nel dirci come quelle donne che noi occidentali chiameremmo 'prostitute' in realtà siano parte di un mondo così vasto, elegante e troppo spesso incompreso che qualcuno vuole intimarci di non dimenticare.

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Giusy T. Opinione inserita da Giusy T.    11 Dicembre, 2011
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5 -

Premetto che mi aspettavo molto ma molto di più, è un buon libro anche se a volte si perde nelle descrizioni , pensavo descrivesse molto di più la vita della geisha, invece si limita a raccontare i vari rituali e le celebrazioni,,,o forse, la vita della geisha è tutta lì...questo è un punto da chiarire. La storia è interessante, con colpi di scena fino all'ultimo momento...Furbo Golden che all'inizio, con una premessa ci fa credere che la storia sia vera, e poi nei ringraziamenti smentisce tutto, furbo perchè fà interessare il lettore. Lo stile molto buono , non semplice e lineare, è un libro sul quale bisogna essere concentrati, oppure si finisce per non capire nulla...La storia, seppur inventata, è fantastica, ti porta fino alla fine e poi cede....nell'ultimo capitolo, veramente emozionante...mi ha fatto riflettere, pensare, fermare...
Dall'altro lato c'è il fatto che ti trasporta, e ti trasporta in mondi spettacolari,in mondi che credi che esistano solo nei film, e invece sono reali...sono stata la prima a correre su Google Map e cercare Gion, per vedere se i teatri, i fiumi e le case da tè esistessero davvero. esistono. e io non facevo altro che cercare una geisha. ti attrae, ti trasporta...da leggere, imparerete molto, ma da leggere !

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Lida Opinione inserita da Lida    05 Agosto, 2011
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Un altro mondo

Memorie di una geisha è un libro che trasporta in un' altra parte del mondo, lontano dalla nostra realtà in un percorso che si trasforma in viaggio. Il tema, la vita delle geishe dall' inizio del loro apprendistato fino al consolidamento della loro posizione in società,è trattato in maniera coinvolgente e la trama è interessante e, almeno per quanto mi riguarda, imprevedibile. La storia trasporta il lettore in un Paese lontano, con usi e costumi diversi da quelli a cui siamo abituati e arricchisce la mente donandoci informazioni preziose sul modo di vivere di popoli differenti dal nostro. La protagonista si fa amare sin dalle prime pagine del romanzo ed il suo destino viene preso a cuore dal lettore fino all' ultima pagina che, a mio parere, è anche la più commovente. Una storia che racconta lo svolgersi di una vita tanto insolita come quella di una geisha e che merita di essere letta. Lo stile ed il linguaggio, semplici ma efficienti e ben amministrati, collaborano nella costruzione di una lettura davvero piacevole. Nota importante: un libro che fa comprendere chiaramente quanto l' idea comune delle geishe considerate come prostitute sia veramente inapropriata rispetto a ciò che esse rappresentano veramente.

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Helena Opinione inserita da Helena    02 Agosto, 2011
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Esistono ancora

Un libro che ha stravolto la mia top ten mentale dei preferiti per arrivare quasi i testa!
Golden utilizza al meglio l'insidiosa prima persona con la quale decide di scrivere il romanzo e descrive al meglio il mondo misterioso e quasi inesplorato del Giappone.
Attraverso gli occhi della protagonista, Sayuri, abbiamo una visione veritiera della vita della Geisha, dall'apprendistato, al debutto, al "cambio del colletto".
Oltre alle accurate descrizioni dello stile di vita, dei luoghi, dell'educazione e delle usanze, ci viene offerta l'analisi delle emozioni e sensazioni della protagonista. Profondamente umani e verosimili, i suoi stati d'animo non mancano mai di coinvolgere il lettore che, letteralmente catturato, troverà assai difficile posare il libro prima di essere giunto all'ultima pagina.
Per nulla scontato, nient'affatto banale, "Memorie di una geisha" lascia con il fiato sospeso sino alla fine e è una lettura senza dubbio consigliata.
Ora che più della qualità di un libro, pare che si cerchi maggiormente una vendita facile, è un piacere scoprire che tali ottime opere esistono ancora.

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Nené Opinione inserita da Nené    01 Agosto, 2011
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La tradizione del piacere

Una porta su un mondo sconosciuto affascinante, in cui la tradizione, la cultura, l'insegnamento, si mescolano con la sensualitá e con il delicato rapporto fra l'amore, il piacere e il potere. Rivela come l'idea occidentale delle geishe come prostitute sia tanto superficiale quanto inappropriata.
Lontano da contenuti "pruriginosi" (per usare un termine un pó antiquato ma appropriato al caso), il lettore segue discreto la vita di Sayuri, la sua infanzia, l'ingresso nel mondo delle geishe, l'affermazione, in un Giappone che cambia e in cui il ruolo delle geishe é anch'esso destinato a mutare, e probabilmente a svanire.

Assolutamente piacevole da leggere e culturalmente stimolante, fa nascere la curiositá e la voglia di leggere qualcosa di storicamente piú accurato per conoscere una realtá ai piú sconosciuta.

Assolutamente consigliato.

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A chi é interessato ai romanzi d'ambientazione storica
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lucignolo Opinione inserita da lucignolo    31 Luglio, 2011
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che meraviglia

bello! bellissimo! finisci di leggerlo e senti la mancanza per diversi giorni dei protagonisti, del luogo, dell'intera vicenda... e mentre lo leggi te ne senti quasi parte integrante...
ti sembra di conoscere da vicino Sayuri, Mameha, Zucca.
quando ho finito di leggere il libro ho voluto acquistare il film, naturalmente, come sempre, molto meno bello...ma poi l'ho rivisto da capo con il commento del regista in sottofondo ed è stato bellissimo... riprende il libro di Golden e spiega i particolari...

Decisamente una storia che ti rimane impressa nel profondo e che spiega la vita delle prostitute giapponesi con eleganza e precisione, trasformando il loro squallido lavoro in un'opera d'arte quotidiana.

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Desy81 Opinione inserita da Desy81    04 Gennaio, 2011
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Fascino d'oriente

Lettura molto amabile, linguaggio semplice ma esplicativo e ricco di particolari.
Ho cominciato la lettura convinta che le geishe fossero delle prostitute, a metà mi sono convinta che fossero solo ragazze istruite per intrattenere uomini importanti, dopo aver appreso che svendevano la propria verginità all'asta e che si concedeva all'unico uomo...che pagasse i loro conti, diciamo che sono tornata all'idea iniziale!
Buona lettura, consigliata a chi vuole conoscere bene l'argomento. Consigliato il film solo per chi vuole sapere a grandi linee di cosa si tratta.

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Libri su altre culture
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Manem Opinione inserita da Manem    02 Novembre, 2010
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Il Giappone visto dagli occhi (grigioazzurri) di S

Che spettacolo leggere libri "etnici" come questi! Si riesce a capire la cultura e le tradizioni di un popolo, bello come quello giapponese, senza dare niente per scontato. Un libro in cui emerge certamente la condizione di vita della geisha, una schiava di lusso ma pur sempre una schiava...
Il libro è ben fatto, scorrevole e molto esplicativo. Tutto è descritto con una densità di particolari e costellato da non so quante similitudini che riportano ogni azione umana a qualcosa nella natura.
Piccolo neo per i miei gusti: amando libri che mantengono sempre una certa tensione durante tutta la storia, in alcune parti di questo, secondo me, l'autore non riesce a tenere sempre alta l'attenzione del lettore. Si perde un po', senza una vera meta da seguire. Ciò comunque è giustificato dal fatto che si tratta di un libro di "memorie" e non di un thriller!!!!

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luk74 Opinione inserita da luk74    04 Ottobre, 2010
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Dal Giappone con stile

Un romanzo davvero sorprendente,
inizierei col dire che non è proprio il mio genere preferito, essendo un amane della cultura giapponese mi sono addentrato tra le pagine di questo libro con una propensione particolare,e devo dire che non sono rimasto assolutamente deluso, anzi.
Una lettura scorrevole, una trama piacevole, personaggi ai quali ci si affeziona.
Ambientato nel Giappone dei primi del novecento racconta, attraverso gli occhi della giovane e bella Sayuri, le difficoltà e le differenze di un Paese lontano, affascinante come pochi.
Consigliato a tutti.

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gracy Opinione inserita da gracy    21 Settembre, 2010
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Vizi e vurtù dal Sol Levante....

E’ stato amore a prima vista, fin dalle prime pagine ha catturato la mia attenzione, non è un capolavoro letterario, non è un libro da consultazione è un romanzo anche a tinte rosa, eppure sono rimasta affascinata. La scrittura è semplice, ricca di similitudini ed evocativa di tradizioni giapponesi che abbraccia il periodo pre e post del secondo conflitto mondiale. Una storia ben strutturata che vede protagonista il mondo delle Geishe,voce narrante Sayuri, difficile potersi distaccare proprio per questo potere che ha esercitato su di me, un mondo nuovo ai miei occhi che ho sempre ritenuto che le Geishe fossero prostitute. Invece la società giapponese, dignitosamente, disponeva di vere e proprie scuole di formazione, erano investimenti che rendevano le famiglie serene e felici, gli uomini al potere conciliavano il loro stress con queste adorabili compagne ben educate, colte, istruite anche per versare il te. Solitamente erano reclutate le figlie dei poveri e le orfani. Non mancano gli intrighi, le gelosie e le strategie per arrivare al successo a colpi di danze, di te, sakè, ventagli, acconciature , ceroni e kimoni costosissimi.

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leadger Opinione inserita da leadger    18 Aprile, 2010
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Affascinante

L'autore ci porta con se in un viaggio nel tempo nipponico. Il libro è appassionante. La descrizioni dei piccoli gesti, le tradizioni sono molto interessanti. Ci proietta in una realtà estremamente diversa dalla nostra e forse per questo motivo tanto affascinante. Mi è piaciuto molto.

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katia 73 Opinione inserita da katia 73    10 Gennaio, 2010
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Memorie di una geisha

L'ho letto parecchio tempo fa ma conservo un bellissimo ricordo di questo libro e dei personaggi che lo popolano. Ci catapulta in un mondo lontanissimo ma ce lo fa sentire vicino con descrizioni accurate ma mai noiose un libro veramente piacevole e forse per la prima volta anche il film gli rende onore devo dire che mi è piaciuto. Un libro da leggere e consigliare.

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chicca Opinione inserita da chicca    23 Settembre, 2009
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memorie di una geisha

La protagonista Chiyo-chan viene catapultata dalla campagna al quartiere Gion dove entra nella casa- okiya, il luogo in cui vivrà prima come sguattera poi come geisha. Sayuri , il suo nome da geisha, è un personaggio struggente, nonostante la vita le chiuda in faccia molte porte non si abbatte mai e ricerca sempre l'amore. Sono molto ben caratterizzati anche i personaggi secondari, come la perfida Hatsumomo, Mameha, il Presidente e Nobu.

Mi è piaciuto molto questo romanzo anche se ho trovato un pò troppo lunga la parte iniziale e sbrigativo il finale. Il corpo centrale del romanzo comunque regge.

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