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Il mercante di libri maledetti
 
Il mercante di libri maledetti 2012-01-30 12:50:01 Gondes
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Gondes Opinione inserita da Gondes    30 Gennaio, 2012
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UN BUON LIBRO D'ESORDIO

Forse l’errore più grave è stato mettere in commercio questo libro mettendolo sullo stesso piano di titoli come “Il nome della rosa” e “I pilastri della terra”. Chiaramente se si “evocano” questi mostri sacri, nella quarta di copertina, è evidente che i lettori si aspettano il massimo. Bisogna invece giudicare il libro solo ed esclusivamente su quello che ci ha trasmesso durante la lettura, senza lasciarsi influenzare da altri proclami. Per essere la prima opera di un giovane autore io l’ho trovato decisamente positiva e non capisco questo accanimento che leggo in alcuni commenti contro questo autore. D’accordo certi aspetti sono da affinare, ma vorrei sapere chi alle prese con un nuovo lavoro è stato da subito al top della situazione e non si è sentito in difficoltà se paragonato a colleghi con più esperienza. Dopo questa doverosa difesa vorrei soffermarmi sulla storia raccontata nel libro. La trama, non è sicuramente originale, ma questo è un problema di quasi tutti i titoli di questo genere. Gli elementi di un thriller storico sono inevitabilmente sempre gli stessi; la differenza è data dalla bravura dell’autore. Marcello Simoni, è riuscito a farmi affezionare ai personaggi cardini della sua storia, umanizzando molto Ignazio da Toledo, Willalme e il giovane Umberto. La stessa sensazione che ho provato leggendo il bravo Alfredo Colitto creatore di Mondino de Liuzzi e Gerardo. Ritengo questo aspetto molto importante e basilare nella stesura di un libro e per questo che la mia valutazione è buona. Tra le altre cose, mi è piaciuto in modo particolare un passaggio del libro che vorrei riproporre:
“Quel ragazzo così giovane e inesperto delle cose del mondo sapeva scrivere. Per lui che era quasi analfabeta, richiudere le parole in una stanghetta d’inchiostro equivaleva a un’autentica magia”.
Appena ho letto questa frase sono rimasto affascinato dalla sua semplicità ma anche dalla profondità di pensiero di questo neo-scrittore. Consiglio a tutti di leggere questo libro senza farsi influenzare da commenti superficiali.

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