Gialli, Thriller, Horror

Vipere a San Marco

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4.1 (2)
Vipere a San Marco
Quale scena più del labirinto veneziano può offrire ispirazione per racconti di intrighi, di identità smarrite, di misteriose scomparse e fortunosi ritrovamenti? Ad ogni angolo di Venezia può cambiare quella maschera che il nostro volto è sempre in sé. Ma non è questa dimensione della città, pure descritta con un gusto raffinato per i dettagli, per le “curiosità” della sua storia, a costituire il vero interesse dei “gialli” veneziani di Forcellini, di cui questo è l’ultimo, il più semplice nel suo plot, e il più complesso e ricco nella descrizione di figure e psicologie. Con una vena di malinconica ironia è il veneziano, la lingua di Venezia, il vero protagonista. Con quale grazia essa riemerge dal discorso “normale”, come ancora cerca di resistere anche in quelle sue parole che vanno dimenticandosi. Nel romanzo si parla di “fughe psicogene” – quella di Forcellini verso il suo dialetto (ogni lingua è un dialetto, e custodisce qualcosa dell’infanzia) sembra esserlo. Una fuga verso un re-fugium ormai impossibile, un rifugio che si può dare oggi soltanto per tracce, indizi, suoni. È forse una comunità scomparsa quella che Forcellini qui immagina, con un sorriso che ha un po’ il sapore dell’addio.

Letteratura italiana

Una sirena a settembre

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3.8 (3)
Una sirena a settembre
Accadono due fatti. Due fatti che appaiono chiari, eppure a Mina i conti non tornano. Un'anziana viene scippata, cade e finisce in coma. Sin qui nulla di strano, purtroppo; è la soluzione del caso, il modo in cui arriva, a non convincere. E convince poco pure il secondo episodio, una scena di povertà estrema mandata in onda da una televisione locale: un bambino che si contende del cibo con un cane fra montagne di spazzatura. No, a Mina i conti non tornano proprio. Così, con l'aiuto dell'innamoratissimo Mimmo Gammardella, il ginecologo più bello dell'universo, e a dispetto del suo caustico ex marito, il magistrato Claudio De Carolis, decide di indagare. Solo che deve stare attenta, perché di mezzo, in questa vicenda, ci sono parecchie sirene, e le sirene, si sa, incantano. Per fortuna, a far da guida tra inganni e malintesi, c'è la Signora, straordinario personaggio che attraversa tutto il romanzo, una delle invenzioni più poetiche nate dalla fantasia di Maurizio de Giovanni.

Letteratura italiana

Debiti di sangue

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3.5 (1)
Debiti di sangue
In Spagna e nel resto d’Europa la crisi economica esplode implacabile, come la bolla immobiliare. Da una parte le banche, dall’altra migliaia di cittadini che non sono più in grado di pagare i mutui e si ritrovano per strada, senza casa. In questo clima, nel freddo inverno di Pamplona, viene ucciso Jorge Viamonte, presidente della Banca Ispano-Francese. Un delitto che fa molto rumore e che porta alla luce una lunga catena di disperazione e odio. L’ispettore David Vázquez cerca di far luce sul caso, scontrandosi con un clima rovente di odio sociale, in un’indagine che lo porterà nelle profondità più oscure della corrotta società spagnola. Intanto Irene Ochoa, la sua compagna, cerca disperatamente di proteggere il suo segreto e la sua vera identità. A qualsiasi costo.

Letteratura italiana

La stagione dei ragni

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4.2 (3)
La stagione dei ragni
È una notte d'estate del 1988, e a Torino si verifica un evento inspiegabile: il ponte Vittorio Emanuele I è completamente invaso da colonie di ragni, con lunghissime ragnatele sul parapetto che porta al santuario della Grande Madre. Quasi un prodigio, che attirerà decine di curiosi. Intanto il sostituto procuratore Francesco Scalviati si trova dalle parti del Pian del Lot, sulla scena di un crimine: una coppia di fidanzati uccisi in macchina in un luogo solitario. È il terzo, feroce omicidio che sembra imputabile alla stessa mano. Un caso cruciale e insidioso per il magistrato, in un momento particolarmente delicato della sua vita, visto che sta per diventare padre. Tra i presenti sulla scena c'è anche Leda De Almeida, giornalista investigativa con un passato traumatico in Libano, che Scalviati tenta di dissuadere dall'intraprendere un'indagine autonoma che potrebbe rivelarsi pericolosa. Ma a dare una svolta imprevista agli eventi sarà l'arrivo di Isaak Stoner, giovane e arrogante analista dell'FBI, che offre a Scalviati i nuovi potenti strumenti della criminologia, come il profiling e la teoria degli omicidi "seriali", ancora sconosciuti in Italia. Seppur affascinato da queste idee innovative, Scalviati non riesce a fidarsi completamente del collega americano, convinto che nasconda un segreto. Nel frattempo, si avvicina il giorno del parto per sua moglie: sarà una bambina, ma i due non riescono a deciderne il nome. Proprio allora, il "mostro" colpisce di nuovo...

Letteratura italiana

La rabbia del lupo

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4.1 (3)
La rabbia del lupo
Firenze, 1937. È il compleanno del contadino Pietro, e il conte, conoscendo la passione per l’opera del suo prezioso aiutante, ha organizzato per lui una serata al teatro Comunale, insieme al commissario Vitaliano Draghi e alla contessina Nausica. Ma all’uscita dallo spettacolo li attende una notizia scioccante: alla Certosa del Galluzzo, sulle colline ricoperte da una coltre di neve, è stato ritrovato il cadavere di un ospite e di lì a poco quello del priore. Possibile che si tratti solo di una tragica coincidenza? Come al solito il geniale Pietro viene esortato ad accompagnare Vitaliano nel sopralluogo e, nonostante le sue resistenze, non può fare a meno di lasciarsi coinvolgere. Giunti fra le imponenti mura del monastero, i due si trovano di fronte il cadavere di un uomo che apparentemente ha sbattuto la testa dopo essere inciampato, un ospite della foresteria, di cui però nessuno dei monaci sapeva nulla. Il mistero si infittisce nella cella del priore, seduto alla scrivania con la testa ripiegata sul petto, le carte di un solitario disposte davanti a sé, insieme a un bicchierino di amaro. Nella mano destra tiene ancora due jolly, che forse sono un ultimo disperato messaggio. E non è tutto. Nella tasca del primo morto c’è una scatola di fiammiferi che pubblicizza l’esclusiva casa di appuntamenti di Madame Saffo. Ma cosa lega un convento di certosini a quel lussuoso bordello? Non resta che interrogare la tenutaria e le sue ragazze. Quando Pietro scopre che la maîtresse sta preparando una fanciulla vergine per l’arrivo del Duce, una furia incontrollata si impadronisce di lui...

Letteratura italiana

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