Narrativa italiana Romanzi autobiografici Sia fatta la tua volontà
 

Sia fatta la tua volontà Sia fatta la tua volontà

Sia fatta la tua volontà

Letteratura italiana

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La trama e le recensioni di Sia fatta la tua volontà, romanzo di Stefano Baldi edito da Newton Compton. Vive in un paesino nella nebbiosa pianura bolognese, è ancora vergine, non proprio bello e di una timidezza patologica. Vivacchia Luca, lavora a testa bassa per dimenticare i suoi insuccessi, le sue serate sono fatte di pochi amici fidati e qualche partitella a carte con i vecchietti del circolo Arci. Un fratello ritardato di cui vergognarsi e una madre che ancora non gli ha perdonato di essersene andato di casa completano il quadro. Una vita senza colore, la sua, nell’attesa del grande amore. Ma di tempo Luca non ne ha più. Una brutta tosse trascurata, lunghe analisi mediche e una diagnosi che non lascia scampo. Insieme all’angoscia e alla paura arriva, però, anche la fede e ha la voce di Don Edoardo, il sacerdote degli anni del catechismo, perso di vista da anni. Ed è questo incontro a far nascere in Lazzaro il desiderio di voler dare un senso al tempo che gli rimane. E così, anche l’incontro con Anna, prostituta dal viso bellissimo e dall’atroce passato, riesce a fargli superare definitivamente la paura di vivere e di morire. Ricca di elementi autobiografici e scritta con un'ironia pungente e spietata, questa è l'ultima testimonianza che Stefano Baldi ci ha lasciato prima di andarsene.

Stefano Baldi è morto di tumore il 10 gennaio 2009, a trentaquattro anni. Ha finito di scrivere Sia fatta la tua volontà pochi giorni prima della sua scomparsa. Questo è il suo unico romanzo.



Recensione della Redazione QLibri

 
Sia fatta la tua volontà 2013-03-11 17:23:49 cuspide84
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cuspide84 Opinione inserita da cuspide84    11 Marzo, 2013
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“TUTTO E’ COMPIUTO”

Lazzaro vive in un paesino della bassa bolognese, sconosciuto ai più; di quei paesini immersi nella nebbia in ogni stagione dell’anno; dove si contano quattro case in croce, una chiesa, il canale e tanta, ma tanta campagna; dove gli abitanti si conoscono tutti, sanno tutto di tutti e hanno due luoghi di ritrovo: la messa o il circolo Arci.

Lazzaro ha ventisei anni, un lavoro, una casa propria, lasciatagli gentilmente in eredità dal nonno e sfruttata immediatamente per scappare dalla quotidianità e dall'angusto ambiente familiare cui era costretto, una macchina (seppur un catorcio), e una vita sociale uguale a quella dei suoi amici, caratterizzata da weekend di baldoria alla ricerca di una ragazza che non ha mai avuto… è un po’ uno sfigato direte voi… beh in effetti descritta così la sua vita non è un granchè, almeno fino a quando, ironia della sorte, non scopre la causa di quella tosse continua, di quel peso che si sente lì, all'altezza dei polmoni, che non lo fa correre come vorrebbe quando gioca le partitelle di calcetto il sabato pomeriggio, che gli mozza il respiro e che ultimamente gli inizia a creare qualche serio problema…

Lazzaro passa nel giro di pochi giorni da una vita in bianco e nero a una vita a colori: inizierà a vedere il mondo e la vita con occhi diversi; inizierà a capire di aver trascurato e dato per scontato cose che, col senno di poi, meritavano la sua attenzione; capirà che la vita in fondo è breve, troppo breve a volte, e ci sono delle cose davvero importanti per cui vale la pena di vivere e di lottare; capirà, grazie all'incontro con una donna e grazie alla presenza (e all'aiuto costante) di Don Edoardo, che l’amore, verso la propria famiglia, verso una persona di sesso opposto o verso la propria esistenza, è un qualcosa di così forte da far superare ogni ostacolo che si incontra sul proprio cammino, da far crollare ogni paura, anche quella di morire.

Un romanzo ricco di elementi autobiografici di forte impatto, che fa pensare a quanto siamo fortunati e a quanto spesso sprechiamo tempo in cavolate, col rischio poi di pentirci per aver fatto passare occasioni o momenti che non torneranno o per aver perso l’opportunità di passare del tempo con una persona che ora non c’è più, di dirle che le volevamo bene, che eravamo lì per lei; un romanzo che ci fa aprire gli occhi sul senso della vita, sulla sua brevità, sulla sua bellezza e sulla sua spietatezza.

Devo dire che nelle prime cento pagine ho avuto qualche difficoltà a proseguire nella lettura del
romanzo, lo trovavo un po’ troppo incentrato sul movimento ormonale tipico del sesso maschile dell’età del personaggio; ma le frasi in dialetto bolognese e la fiducia nelle potenzialità del testo mi hanno fatto tenere botta e difatti tutto è cambiato: mi sono ritrovata a sperare, a vivere e a lottare con Lazzaro… a capire che la vita è una sola, che non dobbiamo sprecarla... e che vale sempre la pena di essere vissuta!

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Sia fatta la tua volontà 2014-05-17 21:15:02 Marco Caggese
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Marco Caggese Opinione inserita da Marco Caggese    17 Mag, 2014
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"Per vivere non basta non morire"

Più che un libro, “Sia fatta la tua volontà” è un’esperienza.
Sì, perché “Sia fatta la tua volontà” non è semplicemente una storia inventata, ma non è nemmeno una storia ispirata alla realtà: questo libro è la vita. Crudo, dolente, felice, sorprendente e commovente come solo la vita vera può essere. Stefano Baldi, l’autore, laureato in economia a commercio, ha scritto questa storia durante il periodo più difficile che ha dovuto affrontare nella sua vita, combattendo contro un male che alla fine ha avuto la meglio su di lui. Una storia che pulsa, vive, ferisce e schiaffeggia il lettore sin dalle prime pagine, ma sa regalare anche tanti momenti di ilarità.
La storia è quella di un giovane di 26 anni con una vita mediocre, così come il suo lavoro ed i suoi amici, un uomo che commette il grave peccato di lasciarsi vivere e non di vivere la sua esistenza. Fino a che scopre di essere gravemente malato. In questo modo le sue prospettive improvvisamente cambiano e, per assurdo, comincia a vivere! E’ qui che Baldi ci lascia comprendere quanto sia essenziale dare importanza ad ogni momento della nostra vita, accompagnando il protagonista Luca-Lazzaro, attraverso un nuovo rapporto di amore con la vita che fa da fortissimo contrasto con l’oscuro dramma che il protagonista sta vivendo.
Vista la trama mi aspettavo un melodramma o quantomeno di veder cadere le pagine nelle facili trappole del sensazionalismo, delle facili emozioni, ed invece la spiritualità e la ricerca della profondità dell’animo umano troneggiano, dando al testo una credibilità spiazzante. I personaggi hanno una interessante tridimensionalità, vengono tutti scavati ed analizzati, e donano al libro concretezza e dinamicità.
Che il lettore non si aspetti di trovarsi di fronte la ricca scrittura della Mazzantini, o la dolce prosa di Marquez, siamo di fronte ad uno scrittore non professionista, e si vede, ma la voglia di comunicare le emozioni e la forza con la quale Baldi riflette su questa storia, molto vera ed ancorata alle durezze della vita quotidiana, conferiscono al testo una piena dignità letteraria.
Estraggo di seguito un brano che mi ha toccato profondamente, che da il segno reale di quanto Baldi, alla fine della sua esperienza di vita, abbia compreso appieno quanto la vita vera non sia costituita da altro che da “momenti irripetibili”:
“Una percezione di piccoli momenti, di quelli intensi. Quelli per cui le persone nascono, che vengono attesi per anni, e che bisogna cogliere con attenzione, affinché non sfuggano, trasportati dal marasma generale. Momenti che poi si attaccano alla memoria, e nutrono i ricordi con il loro latte dolce. Incontri, affetti, canzoni, sapori o semplici istanti che siano, restano comunque lì, come cartoline appese a una vetrina, a dire che quel pezzo di vita andava proprio vissuta. Per vivere non basta non morire”.

Ringrazio Stefano Baldi per avermi aperto gli occhi e Pia Sgarbossa che qualche settimana fa mi ha consigliato la lettura di questo libro.

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Sia fatta la tua volontà 2014-03-22 19:08:11 Pia Sgarbossa
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Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    22 Marzo, 2014
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NELLA PREGHIERA ... LA SALVEZZA.

Stefano Baldi è morto di tumore all'età di trentaquattro anni.
Prima di morire gli è stata concessa la possibilità di dare una svolta totale alla propria esistenza e di avere il tempo per capire il senso della vita e della morte. Ci è riuscito, e ci ha lasciato in dono questa sua toccante testimonianza, che lo vede impersonato in Luca, il protagonista del suo libro.
Una vita vissuta all'insegna di tante insoddisfazioni personali , in particolare in ambito affettivo, tra continue paure e frustrazioni mentali. Lui vergine, insicuro e poco portato alle relazioni , in particolare con l'universo femminile; lui imbrigliato in una vita spesa nella vacuità dell'apparire,della bellezza esteriore e delle menzogne, soprattutto nei confronti degli amici, continuamente alla ricerca di avventure sessuali.
Da sempre la sua vita ha fatto parte in quel pentagramma dove ognuno di noi è una nota, che a momenti può essere alta, in altri bassa, o che può essere eternamente bassa o alta.
Luca è una nota bassa...vive e si sente uno "sfigato".
Finché un giorno vede un viso femminile: un'immagine che entra in un cassetto della sua memoria e non se ne andrà mai più. Un volto che a lungo andare per lui diventa angelicato...sublime, persino quando viene a conoscenza della vita che la ragazza a cui il volto apparrtiene è tutt'altro che angelica. Ma Luca vi ha colto una bellezza mista a tristezza e ad un gran dolore. E Luca inizia ad avere un sogno tutto per sè, che non aveva mai avuto in vita e " i sogni alla fine , sono una parte della vita".La ragazza diventa il suo sogno.
Ma come si sa la sfiga va a braccetto ad altra sfiga.
Ecco che gli viene prognosticato un tumore ai polmoni...e per il ragazzo inizia un percorso che lo vedrà ribaltare tutto: valori, persone, luoghi.
Prima tra tutti il fratello diversamente abile, nei confronti del quale aveva da sempre provato vergogna nel mostrarsi agli altri; e il cui talento più scarso diventa ora il più splendente.
Luca capisce che esiste una vita con regole che esulano dal pentagramma di quella vita "nella norma" che credeva unica. No, esiste una vita con nuovi orizzonti, a cui approda grazie a Don Edoardo, una figura che sarà per lui una guida, che gli permetterà sentirsi in compagnia e mai solo nel dramma che gli è successo.
Nuovi interessi, nuove speranze attendono ora il ragazzo che diventa forte sia nei confronti della malattia, sia nei confronti del mondo intero.
La lettura è andata in crescendo...dalle stalle alle stelle...Si, perché se inizialmente ci viene presentata una vita "vuota", questa va via via riempiendosi di colori e sfumature che la rendono intensa e tanto bella...
Un libro che fa riflettere su come sia la nostra vita, sulla valenza o meno della nostra quotidianità...su ciò che sia importante o al contrario vacuo, e che affronta il tema della prostituzione vissuta nella schiavitù.
Un libro che resterà nel mio cuore, in particolare per il suo messaggio a mio avviso più importante: quanto sia bello vivere la condivisione di un amore...l'amore che riempie veramente i cuori..., perché "per vivere non basta non morire" ma è importante "percepire attimi intensi vita che vanno vissuti "e che ti rendono ricco dentro e ti lasciano un senso profondo di pienezza.
Nella speranza che ognuno di noi trovi un senso importante di vita, saluto calorosamente tutti coloro che mi leggeranno.
Buona lettura,
Pia
@ Stefano : ti giunga lassù il mio grazie...

E un grazie ad Ezio.

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Consigliato a chi ha letto...
Dedicato a chi cerca di dare un senso alla propria vita.
A chi spende tutte le sue energie all'esteriorità.
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Sia fatta la tua volontà 2013-02-08 10:32:30 gianni1978
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gianni1978 Opinione inserita da gianni1978    08 Febbraio, 2013
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un pugno nello stomaco

E' un libro da leggere . E' una storia che fa arrabbiare, che rattrista, che fa sorridere. Queste pagine sono permeate di un dolore autentico. Il dolore di un ragazzo che troppo presto deve arrendersi al destino. Ma che allo stesso tempo non vuol perdere un secondo della vita che gli rimane.
Un libro consigliato a chi dimenticato il senso della vita.

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