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Il Gattopardo
 
Il Gattopardo 2012-03-14 18:04:27 peucezia
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
peucezia Opinione inserita da peucezia    14 Marzo, 2012
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cupa decadenza di un'epoca

Unico romanzo scritto da Tomasi di Lampedusa, Il gattopardo, forse vagamente ispirato ai Vicerè di De Roberto per ambientazione e periodo storico racconta attraverso i malinconici occhi del principe Fabrizio Cordera di Salina la decadenza dell'epoca borbonica e dei privilegi nobiliari a favore di una casta meno colta ma più scaltra e meschina con l'avvento dell'Unità d'Italia.
E' stato un male o un bene chiudere un mondo negativo per aprirne un altro non certo migliore? All'interrogativo Lampedusa da' la risposta nelle frasi del principe rassegnato al passaggio di consegne, amareggiato dall'avanzare di un nuovo già stantìo eppure incapace di lottare perché nato già vinto.
I personaggi positivi della storia sono tutti dei vinti ( di verghiana memoria): il colto e triste don Fabrizio, dongiovanni fedele alla timida e malaticcia consorte Mariastella, la casta Concetta mentre nonostante l'aria da simpatico sbruffone Tancredi, arrivista al punto giusto, sua la frase "bisogna che tutto cambi perché tutti resti com'è", è annoverato tra i personaggi negativi accanto alla bella Angelica e a suo padre don Calogero che rappresenta in toto tutte le negatività dell'epoca nuova.
Tuttavia risulta difficile definire Il gattopardo un romanzo storico tout court, si tratta piuttosto di un romanzo sul cambiamento, che sia di un'epoca o anche di una situazione inserito in un particolare contesto.
Protagonista assoluto Fabrizio di Salina, simbolo delle vestigia di un tempo irreplicabile. Romanzo moderno sia per stile che per tematiche ascrivibile alla corrente del flusso di coscienza per le continue riflessioni del principe.
Capolavoro della letteratura contemporanea.

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Consigliato a chi ha letto...
i vicerè, opere sul risorgimento
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Commenti

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E' un romanzo dal retrogusto amaro, ma la sua forza è anche una buona dose di ironia, che nei personaggi di Verga manca del tutto.
In risposta ad un precedente commento
peucezia
14 Aprile, 2012
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questo senz'altro..la citazione relativa a Verga si riferiva semplicemente alla constatazione che non vi sono vincitori, il libro è pervaso sì da ironia e il principe è spesso sarcastico ma nel contempo è estremamente malinconico ( in questo l'autore, nno in buona salute rilfetteva anche un suo stato d'animo strettamente personale)
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