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Devilish
 
Devilish 2012-12-17 18:06:41 Vivix
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Opinione inserita da Vivix    17 Dicembre, 2012

La fine del mondo

CONTIENE SPOILER. La cover è carina; mi ha fatto piacere che abbiano ripreso il motivo dell’occhio, anche se avrei preferito che vi fosse stato anche il sopracciglio, va be’, piccolezze. Passiamo alla recensione vera e propria. Premetto che Angel mi aveva assolutamente fatto sognare, perciò avevo enormi aspettative. I primi capitoli promettevano bene, mi son detta “Ah, ecco che ritorna la poesia di De Spirito”, ma purtroppo non è andata proprio come me l’aspettavo. In Devilish l’attenzione della scrittrice è concentrata molto più sull’azione che sui sentimenti ed il libro ne ha risentito. La prosa lirica dell’autrice, a mio parere, è molto più adatta all’introspezione psicologica che, in alcuni punti, ha lasciato un po’ a desiderare. Nel secondo volume di Angel troviamo grandi novità, (alcune parecchio forzate): Paride, lo stronzo, il quasi stupratore, che diventa un perfetto angioletto; Vittoria che diventa un’Iride, cosa che farà aprire il passaggio verso gli Inferi che si trova nella città (per scongiurare il pericolo, la ragazza non poteva semplicemente andarsene?), Guglielmo spiegherà spesso e con facilità le sue ali (non dovrebbe soffrire le pene dell’inferno quando lo fa?) . Ma va be’, queste cose possono passare, però l’imminente giudizio universale, la storia di Thanatos e la discesa agli Inferi, li ho trovati proprio ai limiti dell’assurdo. Non tanto per i fatti in sé, ma per come l’autrice li ha presentati: con troppa leggerezza. La difficilissima discesa nell’Averno (con tanto di cane a tre teste ed arpie) e le complicatissime prove da superare, vengono trattate in un unico capitolo?Di fatti ne esce una cosa ridicola: Vittoria supera le prove con la facilità con cui avrebbe preso una penna in mano. Penso che per trattare bene la cosa, De Spirito avrebbe dovuto scrivere un capitolo per ogni prova. Per non parlare, poi, della battaglia finale, assolutamente assurda. Si prospettava terribile, quasi impossibile da vincere, e invece?Termina in un baleno, senza quasi accorgersene. E lo scontro con Eva(la quale intrattiene un non ben identificato rapporto con Thanatos)?Peggio che andar di notte. Vittoria l’affronta con tanto di battutine sarcastiche e riesce a salvare in un baleno i due amici presi in ostaggio dal demone (quando l’anno prima, non era riuscita a salvare nemmeno se stessa). Eva, che nel primo volume era apparsa tanto terribile, qui diventa quasi caricaturale. Okay, forse caricaturale è esagerato, però non riesce nemmeno a sfiorare Vittoria (quando in Angel l’aveva praticamente in pugno) e non è capace di colpirla con le frecce mentre la ragazza è appesa ad un tetto! Allora qui due sono le cose: o Vittoria è diventata improvvisamente super agile, oppure la mira del demone è pessima. Andando avanti, vogliamo parlare di Thanatos? Quello che avrebbe dovuto essere il Ministro della Morte, il Diavolo, il Demone per eccellenza, che taglia il filo della vita, che avrebbe dovuto essere super malvagio, si rivela essere quasi un buon nonnetto??Appare dinanzi ad un’intera città e nessuno fiata?Nessuno si spaventa, urla, scappa, da di matto ecc?Il modo in cui Guglielmo riesce a salvare dalla dannazione la propria anima: a mio parere, un po’ ridicolo, ma se l’autrice non è riuscita a far nulla di meglio, pazienza. Infine, il “dono” di Thanatos. Se lo poteva risparmiare. Finalmente in Devilish Vittoria ottiene le sue adorate ali, alle quali negli Inferi rinuncia (senza quasi dispiacersi) per salvare Guglielmo, e Thanatos (il quale avrebbe dovuto essere imperturbabile alle vicende dei mortali) dopo la battaglia, gliele restituisce?Tanto per fare “e tutti vissero felici e contenti”. In compenso, il resto del libro non è male e la prosa leggera, fluida e, in alcuni punti, divertente dell’autrice, aiutano a farlo scorrere veloce anche se ho trovato piuttosto stucchevole il continuo ripetersi dell’espressione “amica mia”. Nella seconda metà del volume ho trovato qualche errore di battitura, tra cui, un’h ad una a non verbo. In Devilish mi sono mancati i sentimenti profondi e struggenti, i momenti romantici, le “sententie” e le citazioni di canzoni e opere, che in Angel avevano reso tutto più magico.

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Angel
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