Dettagli Recensione

 
Del resto e di me stesso
 
Del resto e di me stesso 2018-07-11 16:44:02 Mian88
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    11 Luglio, 2018
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Del resto e di me stesso

«L’uomo non sapeva che le città che si circondano di alte mura (anche se bianche e con alberi) non si prendono senza lottare. Non sapeva l’uomo che, prima della battaglia per la conquista della città, avrebbe dovuto ingaggiare e vincere un altro combattimento. E che in questa prima lotta avrebbe dovuto lottare con se stesso. Nessuno sa nulla di sé prima di agire per impegnarsi totalmente. Non conosciamo la forza del mare finché non si muove, non conosciamo l’amore prima dell’amore»

Con “Del resto e di me stesso” Feltrinelli raccoglie una seconda parte, dopo la pubblicazione della prima nel 2013 in “Di questo mondo e degli altri”, delle cronache scritte da José Saramago tra il 1968 e il 1969 per i giornali “A Capital” e “Jornal do Fundao” di Lisbona.
Le narrazioni riportate assumono per il lettore la forma di brevi racconti, ciascuno con un proprio titolo, ciascuno con un proprio argomento più o meno pregnante. E sin da subito emerge dalle pagine la già consueta prosa che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare nelle successive opere del Nobel. Ma con una differenza: la punteggiatura. Lo scrittore che, infatti, si è affermato per molteplici peculiarità, tra cui l’assenza voluta e studiata di una precisa e elaborata, punteggiatura, in questo scritto ne abbonda e non vi si sottrae.
Ma badate bene, il Saramago riflessivo, paradossale, mistico, c’è tutto e non delude. Buona lettura!

«Semplicemente lo stesso sole che ha sollevato le botole della malinconia e ci ha misurati con un metro troppo corto per il nostro orgoglio sorge, il giorno seguente, violento, aggressivo, mostrando crudamente gli spigoli vivi della nostra condizione di esseri sconnessi, insoddisfatti, disadattati. E allora, senza i lenitivi della luce radente, ci scopriamo di nuovo nel corpo a corpo con la realtà – e la lotta ricomincia. Quel che doleva torna a dolere. Dunque, che così sia. Raddrizziamoci nella verticalità ancora recuperabile, e andiamo avanti, con una forza nuovamente inventata nel disfacimento interiore delle nostre perplessità. Il sole ha questo di buono: è maestro di ogni lezione. Padre della nostra vita, compagno, filosofo che ci conosce da sempre, spettatore di miserie e allegrie. Ora sta scomparendo. A domani.»

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La vita altrove
Le botteghe color cannella
Lieto fine
Che cosa fa la gente tutto il giorno
Le cose che abbiamo perso nel fuoco
Winesburg, Ohio
Un giorno come un altro
Bestiario sentimentale
Melancolia
Il generale e il giudice
L'universo in un granello di sabbia
I colori dell'addio
Ricordare Parigi
Il soldato Schwendar
Una notte a Kalinteri
Sette case vuote