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La morte della Pizia
 
La morte della Pizia 2019-12-20 01:47:09 DanySanny
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DanySanny Opinione inserita da DanySanny    20 Dicembre, 2019
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Il principio di indeterminazione di Dürrenmatt

Una delle mie passioni proibite e segrete è la fisica. Da buon studente di liceo classico, non ne sapevo molto, ma la dura legge dell’università mi ha costretto a compensare le lacune. Uno dei principi più affascinanti, almeno concettualmente, e che è oggi uno dei fondamenti della meccanica quantistica, è quello di indeterminazione di Heisenberg. Detto in maniera semplice, non siamo in grado di misurare contemporaneamente e con precisione la posizione di una particella e la sua velocità, perché per sapere dove si trova, devo illuminarla sempre di più e quanta più luce uso per osservarla, tanto più energia conferirà alla particella, che cambierà continuamente la propria velocità. E questo equivale a dire che su ogni evento, l’occhio dello scienziato-spettatore non è neutro, ma esercita continuamente un’influenza. Che, traduciamo ancora, ci ricorda (lo cito sempre, ma è uno dei principi cardine del Novecento) che il fatto è stupido e tutto è interpretazione. E, ancora in altri termini, che non c’è interpretazione senza indeterminazione, piccola o grande che sia.

A ben vedere questo brillante racconto di Dürrenmatt è tutto in questo, nell’incapacità di determinare con assoluta precisione la verità, perché tanto più la si illumina, tanto maggiore sarà l’ombra che su di essa si stende. In questo senso la realtà si trasforma in un ginepraio sempre più fitto, un cubo di Rubik che si risolve e disfa in continuazione. È una vecchia Pizia, smaliziata e cinica, limpida e pungente, a tentare di dipanare la coltre di nebbia che circonda il celebre mito tebano: Edipo, figlio di Laio, uccide il padre e sposa la madre; lei si impicca e lui si acceca. Eppure stavolta ogni personaggio in gioco (Edipo, Laio, Giocasta, Tiresia, la Sfinge) concede la propria testimonianza e ogni volta la storia si crea e disfa senza che sia possibile stabilire la verità, in un gioco di affermazioni, negazioni e ritrattazioni che hanno il ritmo seducente della vertigine. E quello che è ancora più divertente, è che comunque vada la storia, tra figli doppi e amanti e uomini evirati, la profezia che una vecchia Pizia ha snocciolato solo per soldi e per stupire con l’inverosimile, si avvera. E qui Dürrenmatt costruisce un curioso cortocircuito: se il mondo è figlio del caso e quello che accade è solo una delle infinite possibilità, com’è possibile che la Pizia, parlando a caso, abbia azzeccato? Ecco in fondo questo cortocircuito quasi si scopre un’identità: parlare a caso del caso può anche finire per essere una predizione. È che la verità è negli occhi di chi guarda, perché non esistono sguardi oggettivi. E così l’arte più sacra della Grecia, tanto più sacra perché sempre accompagna da una menomazione (la cecità di Tiresia, l’impossibilità di essere creduta di Cassandra), fa da controcanto e amplificatore a questo intrico impossibile. Di lato le consuete stilettate contro i totalitarismi e l’incredulità rispetto alla giustizia, ma certo quello che resta più godibile è lo stile frizzante, il senso brioso del ritmo, l’ispirazione geniale nella massima condensazione: è il principio di indeterminazione di Dürrenmatt.

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Commenti

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siti
20 Dicembre, 2019
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Geniale racconto, bravo Daniele, è come dire che se tutto è indeterminato niente è noto. Gorgia?
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DanySanny
20 Dicembre, 2019
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Sì, Dürrenmatt è davvero brillante, una piacere da leggere. Poi per me che sono invasato di miti greci ahahah sarebbe piaciuto anche a Gorgia decisamente ;)
Questi paradossi logici, Daniele, mi fanno pensare a Borges, un altro grande creatore di trame impossibili, Tra l'altro, come Durrenmatt, anche Borges ha dato il meglio di sé nei racconti.
In risposta ad un precedente commento
DanySanny
20 Dicembre, 2019
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Di Borges ho letto soltanto "Finzioni" e sicuramente è a un livello altissimo. Approfondirò entrambi, ma hai sicuramente color un bel punto in comune.
Grazie per il commento Daniele, molto interessante! Un altro autore che vorrei finalmente conoscere.
In risposta ad un precedente commento
DanySanny
23 Dicembre, 2019
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Sì Chiara, si presta anche molto bene a letture fugaci.
6 risultati - visualizzati 1 - 6

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