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Prima persona singolare
 
Prima persona singolare 2021-07-26 19:20:34 68
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68 Opinione inserita da 68    26 Luglio, 2021
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Il,cuore dell’ eistenza

Otto racconti a scandire un tempo reale e immaginario nel percorso inafferrabile di una vita intera, passioni e inclinazioni in prima persona a sommare un microcosmo di piccole cose che hanno forgiato l’ uomo e lo scrittore di oggi.
Frammenti con origini lontane, quella gioventù ignara di stati d’ animo e sentimenti personali, che pensa di avere capito tutto, gioie e dolori, che non sa dare una giusta collocazione alla vasta gamma di emozioni intermedie.
Riflessioni sulla caducità della vita, sul decadimento improvviso che investe le persone mentre molte cose sono già scomparse senza lasciare traccia e ne restano solo labili ricordi.
Lo scrittore e l’ uomo si accompagnano ad alcune parole che rimangono, piccoli dettagli che fanno la differenza, a volte gli succedono cose senza senso e senza spiegazione che lo turbano profondamente.
Quale il senso dell’ esistere, un cervello che riflette su problemi difficili, un cuore che continua a battere in mezzo a vite che sono ... “ beni di consumo contraffati “.... E allora un giorno può capitare di ritrovarsi, per puro caso, davanti a un caffè, con qualcuno conosciuto in giovane età, parlando di qualcosa che ha importanza per se’, nella propria vita.
Una vita che acquisisce saggezza nel cuore della sconfitta e della vittoria, imparando a perdere, come in una partita di baseball in cui si vive intensamente il momento, al di là del risultato finale, mentre il valore e il peso del tempo non cambiano, un tempo che va trattato con molta cura e con il quale rimanere in buoni rapporti.
Gli episodi determinanti nella vita dell’ autore e il loro ricordo a volte ritornano a scuoterne il cuore, con essi un amore disperato e una disperata solitudine, due facce della stessa medaglia, custodendo in se’ il nome e l’ oggetto del proprio amore, mentre egli vive con l’ impressione che reale e irreale si alternano casualmente e a volte stenta a riconoscersi davanti allo specchio.
Racconti pacatamente intensi, diversi nella comunanza della scrittura e del tipico incedere Murakamiani, tra passioni irrinunciabili ( la musica classica, il jazz, il baseball, la letteratura, qui non si accenna al Murakami podista ) e riflessioni all’ interno e al di fuori del tempo, in una dimensione parallela, tra reale e immaginario, inafferrabile e irrinunciabile.
Ci immergiamo in un quid di irresolutezza, pensieri e parole che conservano l’ imberbe purezza e lo stupore dell’ infanzia nel cuore della pacata maturità dell’ esperienza, mentre i ricordi si confondono e i semplici accadimenti lasciano il passo a sensazioni e a sentimenti più forti, quelli dell’uomo maturo e dello scrittore di fama.

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