Narrativa italiana Fantasy Alakim. Luce dalle tenebre
 

Alakim. Luce dalle tenebre Alakim. Luce dalle tenebre

Alakim. Luce dalle tenebre

Letteratura italiana

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La trama e le recensioni di "Alakim. Luce dalle tenebre", romanzo di Anna Chillon pubblicato da Loquendo editrice. Alakim è un permanente divorato da una fame crudele. Reietto in cielo e braccato in terra da una schiera di guerrieri immortali, condivide il suo rifugio sotterraneo con due Nephilim, abili combattenti e fedeli compagni nella sorte. Di giorno è costretto all’oscurità, mentre la notte si aggira per le vie di una Marsiglia trasgressiva, in cerca di un modo per assolvere al patto stretto con Lucifero. È proprio durante questa ricerca che un prete dalle eccezionali capacità sensitive gli suggerisce un antico testo custode di segreti proibiti, portandolo così a imbattersi in Nicole, una giovane libraia animalista. La ragazza ingaggia una lotta impari per non venire travolta dall’indole tenebrosa di Alakim e dal suo spiccato gusto per la malvagità, ma l’ardore che scocca tra loro rapisce corpo e mente, lasciandola senza via di fuga, sopraffatta dall’impetuosità dell’immortale e dalla scoperta di una realtà troppo grande da accettare: una realtà per la quale occorre avere fede. Così, in un susseguirsi di eventi inaspettati, mettendo a rischio la propria esistenza, i suoi amici e Nicole stessa, Alakim fa di tutto per dare a Lucifero ciò che gli spetta, lottando, tracciando la sua strada nel sangue e spingendosi oltre i limiti. Perché avere una possibilità di scelta è l’unica cosa cui non è disposto a rinunciare, anche se quello da pagare è un inimmaginabile prezzo.



Recensione della Redazione QLibri

 
Alakim. Luce dalle tenebre 2014-04-08 15:19:03 LadyA
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LadyA Opinione inserita da LadyA    08 Aprile, 2014
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Alakim: Luce nelle tenebre del mondo ...

Alakim è un romanzo molto particolare. Partiamo dalla scelta del nome di questo personaggio che sembra già essere carico di tutta l’essenza immane ed intensa che si racchiude in un unico essere che diventa testimone di tutte le nefandezze di un mondo e di tanti altri ancora.
A me è piaciuto molto questo nome, sarà per la A che è anche la mia iniziale, oppure perché in esso ho immediatamente colto l'immensità di un personaggio così grande da rendere il suo essere incontrastato.
Quasi fosse impossibile resistergli.
Oppure perché per certi versi è simile al mio romanzo e soprattutto al seguito che sto scrivendo. Quasi una piacevole e strana coincidenza.
Ma chi è davvero Alakim?
Da dove nasce tanta rabbia, potenza e desiderio esasperato?
E’ mai possibile che un angelo, un Serafino, colui che ha sconfitto Lucifero, una volta caduto dall’Eden, e precipitato sulla terra per sua libera scelta, diventi così malvagio, perverso ed inarrestabile?
La risposta è sì quando la tua vita te la stai giocando con il Signore del Male.
Lucius come lo chiama fraternamente Alakim. Colui che gli era fratello quando nel Paradiso regnava la pace. Ebbene sappiate che non è stato l’arcangelo Michele a cacciare Lucifero ma Alakimael, un Serafino di egual potenza e luce che in nome del Padre, ha combattuto contro un suo simile, riportando una vittoria tanto meritata quanto eclatante.
Ma Alakim è sempre stato molto di più.

L’insofferenza nel vedere che gli angeli non possono godere di libero arbitrio mentre gli umani sì, lo ha spinto a voler scendere sulla terra e distruggere quel mondo che l’umanità non merita. I suoi piani però lo portano verso una strada completamente diversa sulla quale compare nuovamente il passato e il viso giovane e dissoluto di suo fratello Lucius.
Con lui stringerà un patto che se perderà lo costringerà a cedere la propria anima al Demonio, la cui brama sembra non avere fine.
Alakim è tante cose insieme. La sua natura è angelica, demoniaca, persino umana.
Da quando stringe quel patto, su di lui prevalgono le tenebre. La sua luce di Serafino viene offuscata e le sue azioni sono esclusivamente dettate da una fame insaziabile. Una fame fatta di malvagità, di odio, di rabbia, di sangue. Gli occhi dell’immortale hanno i colori dell’argento e si nutrono di tutto il male del mondo. Solo così egli riesce a sopravvivere facendo del male e subendolo in un misto di dolore e piacere che proprio per la natura perversa di quell’essenza non riesce mai a soccombere.
Sceso sulla terra si appropria del corpo di un uomo morto, un sicario e la sua forma umana diventa sinonimo di potenza, sensualità, forza, oscurità.

Alakim è un angelo e un demone, un uomo e un immortale che combatte continuamente contro la sua stessa natura.
E’ incredibile come l’autrice riesca a trasmettere perfettamente il dissidio interiore del protagonista. La sua fame, le sue voglie, la sua malvagità, la sua lussuria sono talmente vive tanto da sentirle addosso. Alakim ci sussurra continuamente all’orecchio quello che prova ed è devastante scoprire quanto sia forte la volontà di fare del male, tanto quanto è ancora acceso quel barlume di coscienza che gli permette di non superare il punto di non ritorno.
E poi c’è lei, Nicole, giovane donna che lotta per i propri ideali e che dalla vita è già rimasta ferita a tal punto da non avere nessuna fede.
Ebbene proprio lei incontrerà Alakim e scoprirà di essere colei che lui cerca. L’Invocantes, una persona in grado di richiamare gli angeli, l’unico modo per rispettare il patto con Lucius.
Nicole si troverà coinvolta in una storia incredibile, alla quale, inizialmente farà fatica a credere.
Conoscerà Alakim, scoprendo la sua natura di angelo e demone, i suoi amici, Samshat e Muriel, Nephilim anch’essi di straordinaria potenza e affronterà insidie e pericoli, sempre in balia di eventi che sembrano al di fuori della propria comprensione umana.
Ma la lotta più forte e più sentita sarà quella con il suo corpo e con il suo stesso cuore.
Alakim le strappa ogni briciolo di ragione, la conquista senza chiederle permesso, le entra dentro, appropriandosi di ciò che lui dice essere suo.

“Ti terrei qua per sempre, senza che tu possa mai vedere altro, senza che tu possa mai sentire altro al di fuori di questo. Qua ad aspettarmi ogni giorno e ogni notte, perché venga a riempire il tuo vuoto.”

Non lo fa solo perché Nicole è l’Invocantes e quindi l’unica in grado di aiutarlo, lo fa perché prova un’attrazione indefinibile per lei che lo porta a desiderare di farla sua in ogni modo possibile.
Nicole si rende lentamente conto che lo ama, e che desidera stare con lui contro tutto e tutti, persino contro la sua stessa natura che lo spinge inevitabilmente verso la malvagità e la crudeltà.

“Ma lei non serrò le palpebre e guardò dritto nella parte più tenebrosa di Alakim, poiché lui era anche questo: terrificante e affascinante come solo il male poteva essere.”

C’è molto di religioso all’interno del romanzo ed è inevitabile la riflessione che l’autrice fa nascere ponendo determinate questioni ma senza dubbio il suo stile rimane impresso non per le domande ma per le certezze che riesce a narrare.
La certezza delle sue parole, scelte perfettamente e con cura, capaci di descrivere in modo vivo e animato le sofferenze tanto quanto i piaceri.
Tutti i personaggi sono terribilmente reali, scoppiano di vitalità, non sono racchiusi nella pagina, essi vanno oltre, entrano nella testa e sono capaci di farti vedere ciò che essi stessi stanno vivendo.
Non sono personaggi fumettistici nonostante la loro natura immaginaria, sono esseri fatti di corpo e mente, a cui non manca una profonda carica di nostalgia e malinconia.
E’ così Muriel, con il suo viso triste e perfetto, talmente bello da apparire come il piacere stesso.
E’ così Samshat, guerriero e immortale, unico a cui Alakim dia davvero ascolto.
E così lo stesso Alakimael figlio del paradiso e adottato dall’inferno, anima dannata e maledetta che cerca soltanto pace nella possibilità di essere se stesso.

In questo romanzo si gioca la libertà di ciascuno dei personaggi e gli Dei sembrano ridere e prendersela comoda mentre le sue creature, sia esse mortali che immortali muoiono in nome della libertà.
Ma quanto vale la nostra libertà?
Alakim se lo chiede e per lui vale la sua stessa esistenza. Vale l’amore, la passione, la morte, e la vendetta. Non vuole rinunciarci e non ci rinuncerà mai.

Una storia che spezza il fiato, che non lascia respiro e che coinvolge oltre ogni possibilità di riflessione e comprensione.
Il clima è avvincente, non c’è un attimo di pausa, le vicende si susseguono senza lasciare spazio alla noia. La trama è costruita perfettamente e nonostante ci siano avvenimenti e personaggi, ciò che emerge e s’impone su tutto sono i pensieri e le anime di questa gente, di questo mondo in bilico tra l’umano e l’inafferabile.
I pensieri contorti, i desideri inappagabili, la fame immonda di un essere che desidera più di ogni altra cosa vivere.
Amare, lottare, odiare, per se stesso e per ciò che gli appartiene.
Alakim è più profondamente umano di qualsiasi altro personaggio fantasy inventato.
E’ così vicino al dolore, alla rabbia senza via d’uscita perché lui, nonostante la sua forza, non può combattere contro la sua stessa natura.
Molto brava Anna Chillon a rendere tutto questo vicino e comprensibile a tal punto che Alakim è uno sfacciatamente cattivo ma non puoi odiarlo.
La sua cattiveria, la sua malvagità sono figlie della sofferenza e dell’umanità. Sono figlie delle stesse domande che ogni santo giorno ci poniamo anche noi.
Dio dov’è? Perché mi ha fatto questo?
Egli è un reietto, uno che è stato abbandonato e adesso è perseguitato. I suoi sentimenti non sono quelli di un angelo potente e luminoso, sono quelli di un essere ferito, che ha combattuto in nome di ciò che credeva giusto e adesso è terribilmente solo.
La solitudine, la consapevolezza, l’estraneità sono elementi che permeano l’intero romanzo rendendo la lettura dello stesso profonda e incisiva.
Non si può restare indifferenti di fronte a tanta potenza, ardore, mistificazione.

Alakim è uno sconfitto che si trascina dietro gli echi di una vittoria. La più grande delle vittorie, i cui segni lo marcano dentro. Resterà per sempre un immortale che ha goduto del Paradiso ma adesso è sulla terra ed è questa la sua casa. L’umanità fatta di splendore e terrore colora e vivifica le sue notti solitarie di cui solo la luna è inconsapevole testimone.
Il suo orgoglio è grande tanto quanto la volontà di non piegarsi a nessuna lusinga, consapevole che la solitudine è l’unica scelta.
Sembra quasi che questo romanzo spiani la strada ad un prossimo in cui davvero conosceremo l’anima del suo eroe.
Un eroe nero, fatto di sangue e ferite, di desideri e paure che ci lascia dandoci le spalle, senza prometterci se ritornerà, avvolto dalle fredde ombre.
Ma nelle tenebre si nasconde inevitabilmente la luce.
Alakim ha dimenticato la sua vita da Serafino, Nicole può essere l’unica in grado di salvarlo, di riportarlo indietro dall’inferno in cui è precipitato.
Ma a che prezzo?
Anna Chillon è l’unica in grado di svelarcelo.
E’ l’unica ad avere le sorti di Alakim in mano.
Sono certa che non lo lascerà da solo, che continuerà ad ascoltarlo.
Ad ascoltare la sua fame e a cercare la sua luce.
Perché la luce è lì, da qualche parte.
Anna, trovala.
Per lui, per te, per noi.

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Alakim. Luce dalle tenebre 2014-03-12 12:57:02 Foschia75
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    12 Marzo, 2014
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Incatenata ad ali d'angelo...

Sono la più maledetta tra le creature della Terra. Ecco cosa sono.
Un tempo regnavo puro e potente, giungendo in ogni luogo e la mia volontà era legge.
Ora sono braccato e non ho regno nell' Eden né agli inferi.
La mia casa è una tana nel fondo oscuro del mondo.
Io sono il più inetto tra gli esseri, perchè ho deciso per me stesso pur non avendone diritto.
La mia essenza è ancora lì, la posso sentire sotto una coltre di carne, sangue e ossa.
Io ero la luce. Io sono la luce.
Eppure era costretto a vivere nelle tenebre.


Questo irresistibile Paranormal romance italianissimo, potrebbe essere il libro che scriverei se sapessi farlo, il libro che rileggerei domani, quello che rimarrà impresso nel mio immaginario per i prossimi giorni. Se dovessi riassumere in una frase il mio stato d'animo, in questo momento, sarebbe: Odio il vuoto che lascia la fine di un (buon) libro.
Sono talmente tanti i contenuti di Alakim - Luce dalle tenebre, che certamente ne dimenticherò qualcuno. Da dove comincio? Forse dal fatto che mesi fa ho letto i primi due capitoli e ho capito subito che dovevo leggerlo. E così quando la Loquendo Editrice mi ha dato questa splendida opportunità, non ho esitato a lasciare tutte le altre letture e divorare queste 399 pagine in due giorni. IMPOSSIBILE RIUSCIRE A CHIUDERLO.
Alakim, Nicole, Muriel, Samshat, Padre Morél difficile non affezionarsi ad ognuno di loro, buoni o cattivi, perchè il confine tra bene e male è talmente sottile da far perdere al lettore le proprie certezze, sul personaggio col quale schierarsi. Va bene, sono spudoratamente di parte, adoro gli angeli cattivi ed egoisti, che ci posso fare? Quelli buoni e saccenti mi annoiano e non attirano la mia attenzione. No, io parteggio sempre per quelli più tormentati e incompresi, perchè è proprio il sottile confine tra bene e male che ne decreta l'appartenza ai giusti. E credetemi, qui il personaggio più cattivo e insensibile sarà quello al quale non potrete resistere, nonostante le sue azioni e i suoi pensieri per niente "angelici". Questo romanzo è un Paranormal Romance di tutto rispetto che non ha nulla da invidiare a serie come quella di Nalini Singh o Jeaniene Frost. E se avete amato Raphael e i suoi repentini cambi d'umore, rimarrete ammaliate da questo Serafino che ha deciso di "cadere" sulla Terra, per essere libero di conservare la propria libertà di scelta ... anche a costo di scendere a patti con Lucifero, suo fratello.
Attraverso la narrazione, avrete modo di esplorare i cerchi e le principali gerarchie di Angeli, in modo leggero e naturale. Conoscerete parte del passato di Alakim e dei suoi due fraterni amici nephilim, Muriel e Samshat, con i quali condivide la sua dimora e la sua esistenza e, irresistibili battute testosteroniche. Perchè vagare per il mondo essendo consapevole di non poter avere amici, famiglia e amore è un fardello davvero pesante, anche per una creatura potente come Alakim.
Stringere un patto con il demonio non è mai una cosa conveniente, ma se questo servisse a salvare l'umanità, Alakim è pronto a rischiare di finire nel Tartaro, dove perderebbe la sua volontà e la sua anima.
In lui albergano la luce e le tenebre, in continua lotta per emergere l'una sull'altra. Per scongiurare la fine dell'umanità, deve invocare e fare prigionieri, i quattro Angeli dell'Apocalisse. Ma lui non ha il potere di invocarli, ha bisogno di un Invocantes.
Il richiamo di un' Invocantes era il solo modo in cui un angelo del Signore avrebbe potuto assumere forma terrena, a meno di non essere inviato per diretta e superiore volontà.
Perciò Alakim, Muriel e Samshat si mettono sulle tracce di un libro e di una Invocantes grazie ai quali potranno suggellare il patto con Lucifero.
Troveranno entrambi, ma Alakim dovrà fare i conti con la crescente attrazione per la caparbia invocantes Nicole, una calamita per i guai .... e per la sua lussuria. Piccolo inaspettato problema, perchè il nostro sexy-bad- serafino, non solo si nutre del dolore altrui, ma anche della lussuria che lo circonda. Assorbendo dolore e desiderio, rivitalizza il suo corpo ma soprattutto il suo lato oscuro, quello che sembra prevalere senza speranza sulla flebile luce che ancora alberga nel più profondo di sé stesso. Ma se Nicole è capace di invocare gli angeli.... forse potrebbe invocare la parte angelica di Alakim? Potrebbe essere lei quella che lo salverà dal baratro?
L'intensa e sensuale storia tra il Serafino e l'insicura umana, è qualcosa di irresistibile, originale e diverso da quello che avete potuto leggere finora perchè non vi troverete davanti alla solita storia d'amore letta e riletta. No, sarete testimoni di una storia davvero forte, senza edulcorata dolcezza, solo la vera essenza di un angelo quasi demone, e le insicurezze di una giovane donna che ha perso la fede. Scordatevi smancerie o parole d'amore, qui tutto quello che riguarda sensazioni e stati d'animo è elevato all'ennesima potenza... nel bene e nel male. E questo per me è il vero punto di forza di questa bellissima storia, non c'è niente di scontato, neanche i sentimenti... quando già pregusterete un passaggio romantico, Anna Chillon vi spiazzerà. In queste quattrocento pagine non avrete modo di annoiarvi o abbassare la guardia, sarete chiamati a combattere con la mente e con i muscoli, schierandovi al fianco di creature tormentate e tremendamente sole.
Impossibile tralasciare il lato sensual-erotico della narrazione che vi trascinerà in un vortice di esplicite situazioni alle quali sarà difficile resistere. Non solo l'attrazione tra Alakim e Nicole, ma le sensuali storie degli altri personaggi, che non sono certo da meno. Anna Chillon intreccia magistralmente erotismo e soprannaturale, in un crescendo di colpi di scena fino all'epilogo "crudele" che lascia il lettore in preda alla sensazione di nostalgia, fino al prossimo capitolo. Non aspettatevi un finale scontato... anche in questo Anna ha pensato bene di rispettare la sua originalità!!!
Infine, vorrei incuriosirvi su due chicche che riguardano direttamente il nostro sexy serafino.... due armi che porta sempre con sé e dalla quali non potrebbe mai separarsi. Il Kriss, un pugnale dalla lama particolarmente elaborata, ma soprattutto l'Ikraa, qualcosa di originale e davvero diabolicamente insostituibile, scaturito dalla laboriosa materia grigia di Anna.
L'Ikraa funzionava, anche se a caro prezzo.
Una goccia scarlatta spuntò dai tre piccoli fori posti sul medaglione, a quella se ne aggiunsero altre più abbondanti. Il suo cuore grondò sangue: era il pianto di una piccola morte, dalla quale non si sarebbe mai riavuto se non fosse stato per il potere rigenerante che gli conferiva il male di cui si era nutrito.

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Consigliato a chi ha letto...
A chi ha apprezzato serie forti come la Guild Hunter di Nalini Singh o Jeaniene Frost
Non è un paranormal romance sui generis... è molto graffiante e a tratti esplicito.... ma proprio per questo originale nell'ormai troppo vasto oceano di paranormal italiani...
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