Narrativa italiana Fantasy Il mistero dei libri perduti
 

Il mistero dei libri perduti Il mistero dei libri perduti

Il mistero dei libri perduti

Letteratura italiana

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Tea è una giovane scrittrice con un sogno nel cassetto: pubblicare. Dopo svariati rifiuti, ottiene un colloquio presso la Wizard Edizioni. Un sogno che si realizza o l’inizio di un incubo? Perché la sede della casa editrice somiglia a una casa degli orrori e lo stesso editore ha un aspetto sinistro e modi poco rassicuranti. Tea è sul punto di scappare, quando una figura indistinguibile sbuca dal nulla e le sottrae il manoscritto. Spinta dalla sua innata curiosità, la ragazza insegue il ladro nei sotterranei della Wizard e scopre, con grandissima sorpresa, che si tratta di un troll. Lo strano personaggio è intento a raccattare libri e a infilarli in un sacco, lo stesso sacco in cui Tea cadrà per incidente. Si ritroverà così a Fiabilonia, uno strambo regno in cui nessuno sa leggere e i libri sono stati scambiati per mattoni.



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Il mistero dei libri perduti 2015-03-14 13:54:07 Sordelli
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Sordelli Opinione inserita da Sordelli    14 Marzo, 2015
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Un viaggio fatto di amicizia e lealtà

Tea è una giovane insegnante con la passione per la scrittura; dopo aver pubblicato romanzi con "gli editori sbgliati", per il suo nuovo manoscritto decide di fare un'accurata ricerca e selezione; è proprio durante la sua ricerca che si ritrova alla Wizard Edizioni, al cospetto di un editore dall'aspetto terrificante e circondata da statue e quadri degni di un film dell'orrore.
Proprio quando decide di darsela a gambe, un'ombra le ruba di mano il suo prezioso manoscritto; decisa a recuperarlo, si lancia all'inseguimento del ladro. Ma davanti ai suoi occhi si delinea un'immagine strana e buffa: chi è quell'esserino che butta decine e decine di libri in un sacco in cui a malapena ce ne starebbero tre?!
Presa dalla curiosità, si avvicina al sacco e.....si risveglia nel mondo di Büchenland, un universo parallelo, precisamente nel villaggio dei Troll.

«E com'è un'umana vista da vicino? É brutta così come si vede nelle illustrazioni? La descrizione corrisponde a quella delle leggende?» Per brevi attimi la curiosità prese il sopravvento.
«Peggio!» rispose Marvin. «É un bel po' più alta di noi. Ha braccia corte e piedi piccoli. Sproporzionata direi. Ha la pelle pallida, di un rosa slavato e il naso poi...è tanto piccolo da mandarti in apnea. Se non ho visto male, ha anche un dito in più per ogni mano.»
«Cinque dita? Che orrore!» commentò Ronja disgustata.

L'arrivo di un'umana a Büchenland però, chiuderà la porta che permetteva ai Troll di andare nel mondo degli umani a rubare i libri con cui costruire case, oggetti e sfamare i loschi mangiatori di storie. Che ne sarà del destino del Regno e di quello di Tea, ora che il passaggio è chiuso?


Delizioso, assolutamente delizioso!
Ho comprato questo romanzo un paio di anni fa e poi l'ho lasciato sulla mensola perchè, come spesso accade, i romanzi nella mia libreria superano considerevolmente la quantità di tempo che ho a disposizione per leggerli! Ad ogni modo, dopo questo lasso di tempo, sentendomi anche ispirata, l'ho preso e letto....in pochissimi giorni!!! Considerando le ore effettive passate a leggere, penso di averne impiegate massimo sette! Questo è dovuto sia dal fatto che la storia è scritta bene, con uno stile semplice ed estremamente scorrevole, sia dal fatto che l'avventura magica in cui il lettore si trova catapultato è divertente e riguarda da vicino ogni lettore e/o scrittore del mondo:

«Non è solo questo. I libri racchiudono le idee, le esperienze, la fantasia di chi li ha scritti. Sono uno strumento che consente di comunicare, di far viaggiare i pensieri nello spazio e nel tempo e poi hanno qualcosa di magico...quando leggi un romanzo è come se esplorassi un universo sconosciuto e conoscessi persone nuove. Leggere ti può far piangere o ridere, ti può terrorizzare, far riflettere, sognare...»
Adelindo addentò una castagna perplesso. «Tutte queste cose in un mattoncino di carta?» [...] «C'è una cosa che proprio non capisco però» riattaccò lui. «Ho sempre preso i libri da posti bui e puzzolenti. Erano buttati lì a prender polvere. Non mi sembra che nteressassero davvero a qualcuno, parevano piuttosto dimenticati. Se sono tanto importanti perchè li trattate così?»

Con questo romanzo, Miriam Mastrovito nobilita i libri e ne scrive quasi un elogio, benché la vicenda non si incentri unicamente su questi "libri perduti". La storia è narrata con uno stile molto semplice, ma mai banale; mi sono piaciuti tutti i personaggi, ben descritti pur senza eccedere nei dettagli. Ciò che ho maggiormente apprezzato di questo romanzo sono i valori che trasmette: amicizia, lealtà, coraggio, spirito di sacrificio e fiducia nel prossimo.
"Il mistero dei libri perduti" è una classica storia in cui il bene trionfa sul male ed è anche per questa ragione che ritengo sia una lettura estremamente adatta ai ragazzi: insieme allo stile semplice, ai personaggi buffi, ai valori che il romanzo trasmette, credo che questa lettura possa divenire un mattoncino importante nella formazione di giovani lettori, sia come persone che come lettori in sé (infatti, come accennavo prima, il romanzo è un elogio ai libri ed un invito a rispettarli).
Quanto appena detto non esclude che il lettore possa essere anche un adulto: io l'ho letto e sono estremamente felice di essermi persa nelle sue pagine, che ho divorato con grande allegria.
Un finale per niente scontato chiude egregiamente un romanzo che meriterebbe di esser conosciuto da molte più persone.
Provare per credere!

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