Narrativa straniera Classici L'educazione sentimentale
 

L'educazione sentimentale L'educazione sentimentale

L'educazione sentimentale

Letteratura straniera

Classificazione

Editore

Casa editrice

L'indolente esistenza di Frédéric Moreau, giovane inquieto e scontento, dalle vaghe ambizioni artistiche e sociali, si dipana attraverso esperienze deludenti e infelici. Una lenta usura, che non risparmia nemmeno l'amore tenero e profondo per Madame Arnoux, corrode inesorabilmente la sua sofferta e egotistica interiorità. Da qualcuno considerato il capolavoro di Flaubert, "L'educazione sentimentale" è una delle più amare denunce degli inganni e delle meschine velleità della società borghese, è il romanzo del fallimento esistenziale di una generazione che non trova risorse contro l'ineludibile sentimento della propria disperante impotenza e mediocrità.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 2

Voto medio 
 
4.4
Stile 
 
4.5  (2)
Contenuto 
 
4.0  (2)
Piacevolezza 
 
4.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
L'educazione sentimentale 2023-08-20 21:21:03 topodibiblioteca
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
topodibiblioteca Opinione inserita da topodibiblioteca    20 Agosto, 2023
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Classico intramontabile

“Voglio fare la storia morale della mia generazione; ‘sentimentale’ sarebbe più appropriato”.

Con queste parole Flaubert esprime, in sintesi, il cuore pulsante del libro. Forse, rispetto a “Madame Bovary”, quest’opera dell’autore francese non suscita nel lettore lo stesso trasporto emotivo, eppure è innegabile constatarne la grandezza. L’occhio attento e preciso di Flaubert descrive spietatamente la generazione borghese cittadina e lo fa con una storia che in sostanza “non esiste”: rifiuta la costruzione romanzesca, punta tutto sulla quotidianità, sulla routine, sui piccoli episodi noiosi e apparentemente inutili dei suoi personaggi. Obiettivo è servirsi di uno stile, di una prosa perfetti per tratteggiare una trama in fin dei conti banale, nella quale amore, tradimento, denaro e ricerca del prestigio personale risaltino. Lo persegue servendosi di protagonisti umanamente discutibili, pronti a fare le scarpe al prossimo ed anche a tradire i valori dell’amore e dell’amicizia pur di raggiungere un’affermazione personale.

Frederic Moreau, nella sua estenuante e improduttiva ricerca di conquista della Sig.ra Arnoux, vive nella convinzione che l’amore gli spetti di diritto, giunge alla conclusione che “Gli altri si accaniscono per avere la ricchezza, la fama, il potere” mentre per lui l’unica ragione di vita è quella di divenire l’amante di Madame Arnoux. Eppure Frederic, nonostante risulti totalmente permeato dall’amore non è innocente, non risulta di certo un personaggio candido. Anche lui infatti si “sporca le mani”, non esita a tessere relazioni con altre donne, per poi tradirle, preso dalla frustrazione e dallo sconforto nel mancare il primo obiettivo. Ma ancora di più Flaubert non si accontenta di raccontare una “non storia” privata, allarga l’orizzonte e colloca il suo romanzo negli anni della Seconda Repubblica Francese (1848) analizzando con dovizia di dettagli gli scontri armati che portano alla caduta della monarchia ed all’instaurazione (temporanea) della Repubblica. Fonde la storia di Francia con le vicende personali dei protagonisti, piega la cronaca alle loro esigenze, dimostrando quanto la partecipazione politica possa così diventare strumento per cercare un’affermazione personale e quanto la ricca borghesia reazionaria non si faccia scrupoli a salire sul carro dei vincitori, sposando le idee della Repubblica pur di realizzare i propri interessi.

Classico intramontabile della letteratura francese da leggere almeno una volta nella vita anche se, a tratti, non sempre scorrevole, l'educazione sentimentale può tranquillamente considerarsi romanzo di formazione perché nella parabola di Moreau, nel continuo passaggio tra fatti pubblici e fatti privati, si giunge ad una catarsi ad una sorta di bilancio di vita ed al riconoscimento di quanto stava più a cuore a Flaubert: la denuncia di un mondo borghese artificioso che travolge inevitabilmente per poi lasciare sgomenti e privi di forze.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore
L'educazione sentimentale 2017-03-08 08:58:38 AsiaD
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
AsiaD Opinione inserita da AsiaD    08 Marzo, 2017
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Amore e Interesse

Faccio subito outing: non ho mai letto Madame Bovary e non sono appassionata di classici.
Ma di due cose sono sicura: 1. Che leggerò prestissimo Madame Bovary; 2. Che questo libro è diventato il mio classico preferito.
Una lettura piacevole e nonostante ritrovi chiaramente anche qui quello che mi fa amare meno i classici, ossia la descrizione accurata di una vita di salotti così lontana dalla nostra vita contemporanea, che per altri è sicuramente l’aspetto più affascinante di un classico, mi sono appassionata così tanto alla storia di questo Federico e delle sue donne che non riuscivo a staccarmi dalla lettura.
Siamo nell’800 in Francia in pieno subbuglio politico nello scontro tra Monarchia e Repubblica ed in questo contesto si dipana la vita di Federico, piccolo borghese aspirante all’alta classe sociale parigina che lascia la provincia per vivere la sua avventura nella bella e ricca Parigi. Si avvicina a personaggi anche di dubbia moralità, come Arnoux o Dambreuse, per aspirare in maniera osmotica l’aria della classe benestante e aristocratica. E’ pur vero che in questa sua agognata rincorsa c’è qualcosa di più forte che lo attrae e lo distrae, ossia l’amore appassionato e folle per Madame Arnoux, che poi cercherà di imitare o rappresentare negli altri suoi rapporti amorosi ma invano. A differenza infatti di Deslauries, che a mio parere è uno dei personaggi peggiori, che immola tutta la sua vita all’arrivismo di una scalata economica e sociale passando sopra tutto e cercando di approfittare a tratti dell’ingenuità dell’amico Federico, sfruttando le sue debolezze a suo piacimento, Federico in realtà nel momento in cui è messo di fronte alla scelta opta per l’amore a suo discapito. Questo gesto in qualche modo lo risolleva dal personaggio che trapelava dalle pagine di questo romanzo, ossia prima ragazzo senza una briciola di carattere, poi in un giro vorticoso a 360°, uomo freddo e cinico indifferente a tutto anche all’amore filiale. Il suo rapporto con le donne è effettivamente bislacco, si innamora solo delle donne che in qualche modo circondano gli uomini di potere che affianca forse in una strana trasposizione del suo sogno di uomo aristocratico.
E’ divertente leggere degli incontri sociali dell’epoca con scarso senso della privacy, si entra e si esce dalle stanze private senza preavviso, ci si abbandona per mesi e ci si ritrova con lo stesso ardore del passato senza alcuna difficoltà, ritrovo in questo stranamente una libertà amoreggiante da far invidia ai nostri figli dei fiori.
A tinte forti la descrizione politica e sociale dell’epoca, pagine intere dedicate ai dibattiti e discussioni sulla situazione politica e artistica che però, a mio modo di vedere, sembrano più pettegolezzi e meno dissertazioni pregnanti; la mia impressione è che facciano da cornice, cornice splendida chiaramente, alla storia personale dei protagonisti.
Unico appunto, mi è sembrato che negli ultimi capitoli la storia prendesse un’accelerazione immotivata, le ultime pagine mi trasmettono meno attenzione rispetto a tutta la dovizia di particolari con cui è stato affrontato tutto il romanzo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
151
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
3.9 (3)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I misteri di Udolpho
Il violino del pazzo
In affitto
In tribunale
Bandito
La fattoria delle magre consolazioni
Il possidente
Le torri di Barchester
Deephaven
Racconti di pioggia e di luna
La casa grigia
Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti
L'uccello nero
Il mago
Cristallo di rocca
Il racconto della vecchia balia