Ritorno nel South Riding
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UN CLASSICO DA RISCOPRIRE
Questo classico mi ha davvero emozionata e appassionata, era da tempo che mi chiamava nella libreria, sapevo in cuor mio che mi sarebbe piaciuto. Non so se capita anche a voi, con alcuni libri, di sentire qualcosa prima di leggerli, alcune volte quella sensazione si rivela, a fine lettura, positiva altre volte no.
Ritorno nel South Riding, è un vero e proprio classico del Novecento molto conosciuto tra gli inglesi, meno da noi ma non per questo meno importante e ricco di significato.
Il libro si apre con una lettera che l'autrice scrive alla madre, Alice Holtby, la prima consigliera dell' East Riding.
Winifred Holtby scrive questa storia in due anni quando sapeva già che da lì a breve sarebbe scomparsa.
La Holtby fu una giornalista molto prolifica, femminista, antirazzista e scrittrice di racconti ma "Ritorno nel South Riding" fu il suo unico romanzo che uscì postumo nel 1936 ed ebbe un enorme successo.
Prima di iniziare il romanzo troviamo una mappa del South Riding disegnata dall'autrice e sei pagine con un elenco dei personaggi che compariranno nel libro, certo si può essere intimoriti da questo ma non bisogna scoraggiarsi e superate le prime venti/trenta pagine la lettura è tutta in discesa.
Non so come mai, ma mi sono affezionata un po' a tutti i personaggi che vivono nel South Riding, ad alcuni di più ad altri di meno, però tutti mi hanno lasciato qualcosa. Lì conosciamo nelle loro debolezze, nei loro punti di forza, non sono descritti in maniera superficiale o artificiosa, potremmo uscire di casa e incontrare uno di loro da quanto siano verosimili e reali.
Sarah Burton è una donna alla soglia dei quarant'anni che ritorna nel suo paese di origine, per guidare una scuola per ragazze. La donna ha già avuto altre esperienze di lavoro in Sud Africa e a Londra, il suo obbiettivo è quello di insegnare a queste future donne che il ruolo femminile non deve solo essere relegato a quello di moglie e madre, ma che possono diventare ciò che loro vogliono e ciò che sognano.
"Ed eccola lì, una poco avvenente insegnante di quarant'anni con i capelli rossi e le grandi mani ossute. I suoi difetti fisici le bruciavano. Si sentiva umiliata per aver creduto nella sua grandiosa e nobile idea di impersonalità. Si amava e voleva essere riamata, e per questo si stava offrendo alla propria vanità. Si sentiva vulnerabile, spaventata, inerme davanti a un mondo ostile."
Sarah è una donna che lotta per ottenere ciò che vuole per quello in cui crede, cerca anche di essere "umana" nei confronti delle sue allieve, di dare un insegnamento di vita. La Burton vuole che ci sia un cambiamento che tutte le ragazze di qualsiasi estrazione sociale possano studiare e trovare un lavoro. Non devono per forza rinunciare a se stesse per l'amore di un uomo.
"Se si riuscisse a insegnare ai giovani a non aver paura, a non odiare, a non desiderare cose brutte e ostili, beh, allora sì che ci sarebbe speranza per la società, pensava. Per questo disprezzava la rassegnava, l'accettazione delle sofferenze inutili ed evitabili, la timidezza e l'indecisione."
A livello personale è molto libera, anche se è sola, ha sofferto molto per amore, ha paura per lo scoppio di un'altra guerra quando le ferite della precedente sono ancora vive. Sostiene fortemente l'istruzione e si oppone alla guerra e a tutto quello che può danneggiare i più deboli e la classe operaia.
"Scegliere e prendere, con occhi ben aperti e idee chiare. Calcolare il prezzo della scelta e pagarlo senza rimpianti. Andare avanti sopportando le avversità senza lamentarsi, anzi assumendosi la piena responsabilità delle proprie azioni. Questo era il codice che Sarah cercava d'imprimere nella mente delle ragazze che doveva educare e preparare alla vita, il codice che lei stessa seguiva. "
Sarah è un'idealista, ha delle idee innovative e desidera costruire una scuola moderna che consentirà alle ragazze della zona di poter sviluppare il loro potenziale, ma si troverà a scontrarsi con le persone che non hanno la sua stessa mentalità.
"Era intrappolata dalle sue emozioni, lacerata dalla paura, dalla pietà, dalla rabbia di sapere che lui era suo nemico, dal rimpianto e dal desiderio. Si
era illusa di poter vivere senza pensare a se stessa, dedicandosi solo alle ragazze da istruire e da preparare alla vita. Aveva creduto che le sarebbe bastato questo per sentirsi appagata da una più vasta speranza impersonale."
Sarah fa delle riflessioni in merito a quanto valga la pena lottare nonostante tutte le difficoltà che una persona possa incontrare, si può continuare a credere che esiste qualcosa di davvero importante e lottare per cercare di ottenerlo?
Un altro personaggio interessante è quello di Emma Beddows, prima consigliera donna nella contea, è una persona molto forte, saggia, generosa e affettuosa che come Sarah crede nel cambiamento e nell'importanza dell'istruzione femminile. Sa anche essere dura e inflessibile e diventa un'amica per la Burton. Il personaggio di Emma è ispirato alla madre dell'autrice Alice Holtby, la prima consigliera dell' East Riding.
Tra le alunne dell'istituto sicuramente spiccano Lydia Holly e Midge Carne.
Lydia è una ragazza molto intelligente con la passione per la lettura e per la scrittura, molto ambiziosa e appassionata, vive con i molti fratelli in distrettezze economiche, inizia ad andare a scuola quando Sarah diventa preside e grazie all'appoggio del padre. Quando però succederà un evento drammatico dovrà rinunciare al suo sogno o almeno lo dovrà accantonare e scontrarsi con la dura realtà. Avrà la possibilità di continuare a studiare?
Midge Carne, è la figlia di Robert Carne, uno dei personaggi principali della storia. Sua madre è in manicomio e ha da sempre avuto un'insegnante privata. Il padre è uno degli amministratori della scuola e su insistenza di Mrs. Beddows entra a far parte della classe dove troverà anche Lydia. Ha un carattere ribelle, protetta dal padre anche per il fatto che la madre non ci sia, certo questo però non può giustificare le azioni che compie.
Robert Carne è un contadino molto orgoglioso, le sue fattorie non rendono più come una volta, sta perdendo molto denaro e la sua amata e rimpianta moglie è in manicomio, la figlia sembra soffrire la mancanza di una figura femminile. Emma Beddows è amica di Robert, cerca di aiutarlo e di consigliarlo. Le idee dell'uomo sono molto lontane da quelle di Sarah Burton, legate alle antiche tradizioni, all'inizio i due si scontrano molto anche se poi il loro rapporto cambia.
"Non riusciva nemmeno più a criticarlo. Poteva anche essere retrogrado, un ostinato ostruzionista antisociale di idee limitate, ma era suo, suo, suo, e lei non poteva toccarlo. Lo aveva visto nel completo abbandono, inerme, disperato, fuori da ogni controllo, e lo amava ancora di più per questo."
Il South Riding è un paese in piena crisi economica che perdura da quando la Grande Guerra è finita, il livello di povertà è molto alto e anche Robert Carne è in difficoltà e dovrà prendere delle decisioni importanti per salvaguarderà la sua famiglia. E' un libro che si sofferma molto sull'attività delle amministrazioni locale, inoltre si concentra sulle donne nel loro ruolo pubblico e privato e dove gli uomini sono in forte contrasto con loro.
Lo stile è molto coinvolgente e appassionante, ogni capitolo ci racconta un personaggio diverso, prima dello stesso c'è un titolo dove ci viene presentato quello che leggeremo. I personaggi li impareremo a conoscere a poco a poco e quindi dopo alcune pagine, non ci sarà più bisogno di consultare la lista dei vari nomi che abbiamo a inizio capitolo.
Succedono moltissime altre cose ma non vi svelo altro, è stata per me una vera e propria esperienza di lettura che mi ha lasciato moltissimo e che vi consiglio di leggere.