Il tempo della clemenza Il tempo della clemenza

Il tempo della clemenza

Letteratura straniera

Editore

Casa editrice

Clanton, Mississippi. 1990. Quando l'avvocato Jake Brigance viene nominato suo malgrado difensore di Drew Gamble, accusato a soli sedici anni di aver ucciso Stuart Kofer, vicesceriffo della Ford County, capisce di trovarsi di fronte al caso più difficile della sua carriera. Perché Drew è soltanto un ragazzo timido e spaventato che non dimostra la sua età, e questo rende il suo crimine ancora più incredibile e agghiacciante. Ma sua madre e sua sorella, che insieme a lui vivevano a casa di Stuart, sanno cosa lo ha spinto a commettere questo terribile gesto. Conoscono fin troppo bene la doppia vita della vittima. Molti a Clanton invocano la pena di morte, l'assassinio di un poliziotto è considerato un atto inammissibile, e la professione di Stuart Kofer lo rendeva a suo modo intoccabile in un contesto sociale pieno di ombre e contraddizioni. Il ragazzo ha poche chance di sfuggire alla camera a gas e Jake è l'unico che può salvarlo, in un processo controverso che dividerà l'opinione pubblica, mettendo a rischio anche la sua vita e quella della sua famiglia.



Recensione Utenti

Opinioni inserite: 1

Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
5.0  (1)
Contenuto 
 
4.0  (1)
Piacevolezza 
 
3.0  (1)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Stile*  
Assegna un voto allo stile di questa opera
Contenuto*  
Assegna un voto al contenuto
Piacevolezza*  
Esprimi un giudizio finale: quale è il tuo grado di soddisfazione al termine della lettura?
Commenti*
Prima di scrivere una recensione ricorda che su QLibri:
- le opinioni devono essere argomentate ed esaustive;
- il testo non deve contenere abbreviazioni in stile sms o errori grammaticali;
- qualora siano presenti anticipazioni importanti sul finale, la recensione deve iniziare riportando l'avviso che il testo contiene spoiler;
- non inserire oltre 2 nuove recensioni al giorno.
Indicazioni utili
 sì
 no
 
Il tempo della clemenza 2020-12-28 22:14:23 cesare giardini
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    29 Dicembre, 2020
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La difficile impresa di un avvocato difensore.

Torna in campo il brillante avvocato Jack Brigance, uno dei personaggi più amati da John Grisham. Siamo nel profondo sud dell’America, anni ’90, in quel Mississippi ancora turbato da tensioni razziali, dove vige come principio il biblico “occhio per occhio, dente per dente”: la clemenza non è di casa, la giustizia deve attenersi rigidamente alle leggi, senza sbavature pietistiche e senza eccezioni. Il nostro avvocato, sempre a corto di parcelle, ha un suo studio, gestito in collaborazione con Portia, una bravissima praticante nera che promette di laurearsi con la prospettiva di diventare socia, e con vecchi colleghi, amici che lo supportano e con i quali ha rapporti altalenanti. In più, un’adorabile e pazientissima moglie, Carla, insegnante, ed una figlia, Hanna. Siamo a Clanton, una cittadina operosa, sede del delitto di cui tratta il romanzo. Un minorenne, Drew Gamble, dall’aspetto infantile (dimostra meno dei suoi sedici anni), e con precedenti non limpidissimi, esasperato dai continui soprusi e dai ripetuti atti di violenza ingiustificati del vicesceriffo Stuart Kofer che ospita lui, la madre e la sorella quattordicenne, gli spara a freddo uccidendolo, convinto che, in preda ai fumi dell’alcool, abbia ucciso, dopo averla pesantemente insultata, la madre a pugni e calci. Questo l’antefatto. Il delitto sconvolge la vita della città, un uomo di legge, per altro stimato in servizio ( ma con precedenti oscuri e senza freni inibitori se ubriaco), assassinato: la legge prevede la pena capitale, il giudice della contea nomina Brigance avvocato difensore, che accetta temporaneamente e non volentieri l’incarico. Ma la nomina diventerà definitiva: Brigance ha paura, tutti sono contro di lui, teme addirittura per la sua incolumità, ma, alla fine, prevale in lui il senso del dovere, il dovere morale di aiutare un povero ragazzo che ha ucciso per difendere la madre e porre fine a continui atti di violenza e minacce di morte. Il romanzo è la minuziosa storia del processo e relativi accadimenti. Sono più di cinquecento pagine, pochi i colpi di scena da vero thriller, estesa e sviscerata in ogni particolare la parte legale, tanto da rendere la narrazione a volte prolissa e noiosa, ma comunque a suo modo affascinante per gli amanti del genere. Brigance, in altri romanzi convinto assertore della pena capitale, è qui propenso a porre in primo piano le ragioni che hanno condotto il ragazzo al gesto fatale, ne assume coraggiosamente la difesa, cerca in ogni modo di rendere meno insopportabile la sua reclusione in un carcere per adulti, fino a calare l’asso che tiene nella manica, tenuto nascosto al processo: è il vero e unico colpo di scena, allorquando rivela che la sorella di Drew, stuprata dal vicesceriffo, è incinta ed è prossima a partorire. La giuria ascolta l’arringa di Brigance, non emette un giudizio unanime di colpevolezza, appare divisa: il processo si dovrà rifare, Brigance ne esce virtualmente vincitore e prende sempre più a cuore le sorti del ragazzo. Ottiene per lui una sorta di libertà vigilata e la frequenza a scuola, mentre propone alla moglie di adottare ufficialmente il neonato, proposta accettata con entusiasmo. Per il ragazzo, si batterà nel prossimo processo per ottenerne l’assoluzione.
Sempre attento ai grandi temi sociali, John Grisham affronta nel romanzo un grande tema, quello della clemenza, legato in un certo senso alla pietà, non tanto nel senso della “pietas” romana intesa come devozione religiosa, ma interpretata come compassione e misericordia: sentimenti tutt’altro che facili da far comprendere in un ambiente chiuso, retrivo e vendicativo come quello in cui Brigance opera. Ma ha una grande famiglia al suo fianco, un vecchio ed esperto giudice senza pregiudizi che riesce a comprenderlo, un pubblico accusatore che non infierisce pur insistendo per la pena capitale.
Un altro tema che affiora nel romanzo è quello del razzismo: pur in un ambiente in cui i bianchi hanno ancora la supremazia ed i neri hanno ancora aree separate nei cimiteri e nella maggioranza dei ristoranti, il protagonista si batte per avere una socia nera, Portia, una collega abile e fidata, sostenuta ed incoraggiata negli studi e nel conseguimento del diploma.
Per gli appassionati di questioni legali, il romanzo offre una miniera di spunti e riflessioni. Per chi invece predilige il thriller, la narrazione non offre emozioni forti. Consiglio comunque la lettura, perché le vicende familiari e processuali dell’indifeso e fragile Drew Gamble, inserite in un ambiente del tutto particolare, offrono più spunti di riflessione.
Lo stile narrativo: essenziale ed impeccabile. John Grisham non si smentisce mai, anche nei romanzi apparentemente meno popolari.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Altri legal thriller di John Grisham
Trovi utile questa opinione? 
50
Segnala questa recensione ad un moderatore
 

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

L'orizzonte della notte
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
Five survive
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Compleanno di sangue
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
La prigione
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Day
Day
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Morte nel chiostro
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Pesci piccoli
Valutazione Utenti
 
4.1 (4)
Cause innaturali
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tutti i particolari in cronaca
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Dare la vita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
L'età fragile
Valutazione Utenti
 
3.2 (3)
Il rumore delle cose nuove
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Sepolcro in agguato
Five survive
Cause innaturali
Compleanno di sangue
La prigione
Senza pietà
Il libro delle cose sconosciute
La casa delle tenebre
Omicidio a Manhattan
Lo scambio
L'ultima carta è la morte
Poirot e i quattro
Tempo di caccia
A cena con l'assassino
Teddy
Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio